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Gundeperga



Figlia del re longobardo Autari e della regina Teodolinda, nacque intorno al 591 ed andò in sposa al duca di Torino Arioaldo il quale divenne re nel 626 succedendo a Adoloaldo, fratellastro di Gundeperga.
Secondo Paolo Diacono, Gundeperga seguì l'esempio di devozione religiosa della madre e fece costruire una chiesa dedicata a San Giovanni a Pavia, ricca di preziosi ornamenti.
Arioaldo la ripudiò e la rinchiuse nel castello di Domofole in Valtellina. A seconda delle fonti la ragione del ripudio e della prigionia fu un'accusa di adulterio oppure un sospetto di cospirazione.
Gundeperga riottenne la libertà dopo la morte di Arioaldo ed i duchi cattolici le consentirono di scegliere, sposandolo, un nuovo re.
Sposò Rotari il quale, ancora secondo racconti tradizionali, l'avrebbe a sua volta imprigionata per potersi liberamente dedicare ad altre donne fino all'intervento di un ambasciatore del re dei Franchi. Clodoveo II che ammonì Rotari.
Mentre alcune delle vicende narrate a proposito di Gundeperga appaiono poco credibili, è possibile che la crisi fra Arioaldo (ariano) e la consorte cattolica portò al ripudio della regina e della sua prigionia. E' noto, inoltre, che Gundeperga si adoperò per favorire il dialogo fra il papa Onorio I ed i suoi due mariti.


Riferimenti letteratura:
  • Paolo Diacono - Storia dei Longobardi




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