Lico o Licurgo. Re di Nemea, figlio di Fere e di Periclimene, sposa Anfitea generando Ofelte.
Accoglie Ipsipile, regina di Lemno in esilio, e le affida il figlio Ofelte ancora neonato. Secondo un oracolo il bambino non doveva essere posto a terra fino a che non avesse imparato a camminare.
Quando i sette comandanti in marcia verso Tebe per rimettere sul trono Polinice passarono da Nemea incontrarono Ipsipile e le chiesero indicazioni, per porgere loro acqua da bere la donna pose su un cespiglio Ofelte che venne divorato da un drago.
Adrasto e i suoi compagni uccisero il drago e convinsero Lico a non punire Ipsipile, quindi istituirono i Giochi Nemei in onore di Ofelte che da allora fu chiamato Archemoro.

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Riferimenti letteratura:

Igino - Fabulae

Pseudo-Apollodoro - Biblioteca

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