Da
Plutarco: (
Vita di Teseo 32)
Menesteo, figlio di Peteo, figlio di Orneo, figlio di Eretteo, fu il primo uomo che cercò di parlare alla folla in modo accattivante ... Provocò malumori contro Teseo approfittando di una sua assenza.
Un Menesteo compare nel IV canto dell'
Iliade e, con
Ulisse, esprime perplessità sull'opportunità di un combattimento. Nel XII canto, durante un assalto di
Ettore e dei
Troiani ai danni degli
Achei, Menesteo chiama rinforzi contro
Sarpedonte e
Glauco.
Menesteo è citato anche fra i pretendenti di
Elena.
Diodoro Siculo considera
Peteo, padre di Menesteo di origine egiziana e riferisce questo particolare fra gli argomenti addotti dagli
Egiziani per dimostrare che
Atene era stata fondata o ampliata da coloni provenienti dal loro Paese.
Nella
Biblioteca di Apollodoro: compare nel catalogo dei pretendenti di
Elena, i
Dioscuri gli affidano il regno di
Atene dal quale caccia
Teseo, dopo aver partecipato alla guerra di
Troia con quaranta navi si reca a
Melo e ne diventa re.
Secondo
Pausania era raffigurato in un'opera bronzea sull'
Acropoli di Atene fra i guerrieri che uscivano dal cavallo di
Troia insieme a
Teucro e a altri.
Riferimenti letterari:
Plutarco - Teseo e Romolo
Iliade
Diodoro Siculo - Biblioteca storica
Igino - Fabulae
Ovidio - Heroides
Pausania - Descrizione della Grecia
Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
Ditti Cretese - Storia della guerra troiana
Boccaccio - Filostrato