Pittore e scultore del IV secolo a.C. ( 390 a.C. - 320 a.C. circa ), molto celebre ai suoi tempi.
Nativo di Corinto, visse gran parte della vita in Atene, città della quale rappresentò spesso divinità ed eroi nelle sue opere.
Abbiamo notizie di suoi dipinti e di opere scultoree in marmo, bronzo ed argento; fu autore di saggi di tecnica pittorica oggi perduti.
Si ricordano fra i dipinti: i Dodici Dei, Teseo, Era, Apollo, Patroclo, Odisseo ed una rappresentazione della battaglia di Mantinea nel Ceramico di Atene.
Fra le sculture: Paride, Atena (statua trasferita a Roma da Quinto Lutazio Catulo ), Latona con Apollo e Artemide neonati, allegorie della Grecia e della virtù, un gruppo rappresentante Filippo di Macedonia con il figlio Alessandro su una biga.
L'unica opera sopravvissuta di sicura attribuzione è un Apollo Patroo privo di testa e di braccia, conservato al Museo dell'Agorà di Atene.

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Riferimenti letteratura:

Pausania - Descrizione della Grecia

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