Ninfe delle acque dolci, presiedevano ai fiumi, ai laghi, alle fonti.
Venerate nelle campagne dove si offrivano loro sacrifici generalmente incruenti, le si immaginava giovani e di bell'aspetto, spesso figlie di divinità fluviali.
Come tutte le ninfe erano considerate mortali ma si pensava che la loro vita fosse estremamente lunga e che rimanessero sempre giovani.
A seconda del tipo di corso d'acqua che presidiavano si distinguevano in Potameidi (fiumi), Crenee (fontane), Pegee (sorgenti), Limniadi (laghi), Eleadi (paludi).
Si avevano anche gruppi di naiadi associate a uno specifico sito come le Ninfe Sitnidi di cui parla Pausania (I, XL, 1) in relazione all'acquedotto e alla fontana di Megara.

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Riferimenti letteratura:

Apollonio Rodio - Argonautiche

Igino - Fabulae

Ovidio - Metamorfosi

Pausania - Descrizione della Grecia

Nonno di Panopoli - Dionisiache

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