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WILLIAM SHAKESPEARE

RE LEAR


King Lear

Personaggi:
Lear
Il re di Francia
Il duca di Borgogna
Il duca di Cornovaglia
Il duca di Albany
Il conte di Kent
Il conte di Gloucester
Edgardo
Edmondo
Curan
Osvaldo
Un vecchio
Un medico
Il buffone
Un ufficiale
Un gentiluomo
Un araldo
Domestici
Gonerilla
Regana
Cordelia
Cavalieri, messaggeri, soldati e persone del seguito

Scena: In Inghilterra

ATTO PRIMO

Il conte di Gloucester ha appena presentato al conte di Kent il figlio Edmondo quando entra in scena re Lear con un seguito di nobili. Lear ha deciso di ritirarsi e intende dividere il regno tra le sue tre figlie: Gonerilla e Regana con i rispettivi mariti e Cordelia non ancora sposata con i suoi pretendenti.
Gonerilla e Regana, sollecitate dal padre, usano molti superlativi per descrivere il proprio affetto filiale e Lear le premia assegnando un terzo del suo regno a ciascuna di loro. Quando è il turno di Cordelia la giovane rifiuta di adulare il padre con belle parole e frasi fatte offendendo la vanità del vecchio re che decide sul momento di diseredarla e cacciarla dalla sua presenza. Il conte di Kent prende le difese di Cordelia facendo infuriare Lear che non esita a bandirlo dal suo regno.
Il re di Francia e il duca di Borgogna sono rivali in amore perché entrambi desiderano sposare Cordelia ma quando vengono a sapere che è stata diseredata il duca di Borgogna si ritrae inorridito mentre il re di Francia afferma di preferire la sincerità che Cordelia ha dimostrato alla dote che ha perduto, sposerà quindi Cordelia lasciando che il vecchio Lear si consumi nel suo livore.
Edmondo, figlio naturale del duca di Gloucester, ha ideato un inganno per seminare discordia tra il padre e il fratello Edgardo, figlio legittimo del conte. Incontrando il padre gli mostra una falsa lettera di Edgardo che sembra alludere a una cospirazione in atto. Incontrandolo il fratello lo mette in guardia verso le cattive intenzioni del padre.
Lear ha deciso di vivere un mese presso Gonerilla ed uno presso Regana, ma subito si creano complicazioni perché il vecchio re maltratta la servitù di Gonerilla continuando a valersi dell'autorità a cui ha rinunciato. Gonerilla ordina al maggiordomo Osvaldo di trattarlo con freddezza, comportamento che viene subito notato da Lear che, esasperato, si dimostra arrogante quanto impotente.
Gonerilla protesta perché i cavalieri del seguito del padre abusano della sua ospitalità e si comportano in modo sconveniente ma Lear non sente ragioni, non ascolta le proteste della figlia, le insinuazioni del buffone, e i consigli del conte di Kent che, travestitosi, è riuscito a rientrare al suo servizio.
La lite si conclude con la decisione impulsiva di Lear di lasciare il palazzo di Gonerilla e di suo marito il duca di Albany e trasferirsi da Regana augurandosi che lo ami più della sorella.

ATTO SECONDO

Nel castello del conte di Gloucester, Edmondo inganna il fratello Edgardo facendogli credere di essere in pericolo e convincendolo a fuggire. Rimasto solo, Edmondo si procura una ferita e quando entra il padre dice di aver lottato con il fratello. Edgardo lo voleva convincere a uccidere il padre, racconta Edmondo, e infuriato per il suo rifiuto lo aveva aggredito e avevano lottato.
Mentre il conte di Gloucester ascolta il racconto del figlio entrano in scena il duca di Cornovaglia e sua moglie Regana che cercano il consiglio di Gloucester a proposito della lite di Gonerilla con il padre.
Davanti al cancello si incontrano Kent e Osvaldo, Kent ha riconosciuto il maggiordomo di Gonerilla e immagina che porti messaggi, non volendo che Osvaldo consegni la lettera di Gonerilla alle sorelle, Kent lo attacca verbalmente e lo sfida a battersi. Le loro voci richiamano Edmondo, Gloucester, Cornovaglia e Regana.
Kent continua a strapazzare Osvaldo anche al cospetto dei nuovi venuti e il duca di Cornovaglia, esaurita la pazienza, lo fa legare ai ceppi nonostante i tentativi di Gloucester di intercedere per lui.
Mentre Egdardo, convinto dal fratello di essere in pericolo, si aggira camuffato da mendicante in cerca di rifugi, Lear, il suo buffone un gentiluomo giungono davanti al castello di Gloucester dove si trova Kent in ceppi. Alle pressanti domande di Lear, Kent risponde che il suo scontro con il messaggero di Gonerilla è stato la causa della sua attuale disgrazia.
Lear è irritato per il trattamento subito da Kent suo messaggero ma diventa furioso quando la figlia Regana e il genero rifiutano di riceverlo. Ordina di slegare Kent e di chiamare subito Regana e Cornovaglia. Finalmente Regana e il marito vengono ad accogliere Lear che subito inizia a lamentarsi dell'ingratitudine di Gonerilla. Regana cerca di convincerlo a tornare da Gonerilla chiedendole scusa il che esaspera il vecchio re ma proprio in quel momento entra Gonerilla che è arrivata per incontrare la sorella.
Gonerilla e Regana insistono perché il padre faccia a meno dei cento cavalieri del suo seguito tenendone al massimo venticinque, ma Lear non ascolta ragioni e in un delirio di arroganza e autocommiserazione minaccia terribili vendette ed esce di scena. Il signore di Gloucester informa le due sorelle che Lear è partito per una destinazione ignota nella tremenda notte di tempesta.

ATTO TERZO

Da un dialogo tra Kent ed un gentiluomo si apprende che nel regno di Lear ci sono molte spie del re di Francia e che questi sta preparando un esercito per approfittare della debolezza di Lear e della discordia tra i suoi generi. Kent affida al gentiluomo una borsa da consegnare a Cordelia quando la incontrerà.
Continua la tempesta e Lear cerca riparo continuando ad imprecare contro l'ingratitudine delle figlie e ignorando i deboli tentativi del buffone di farlo ragionare. Lo raggiunge Kent che lo prega di riposare in una capanna, Lear accetta ma giunto alla capanna non vuole entrare e ricomincia a lamentarsi.
Nella capanna c'è Edgardo, tremante di freddo e allucinato che scambia battute vaneggianti con Lear, fingendo di essere un pazzo di nome Tom. Sopraggiunge Gloucester che accompagna Lear ed Edgardo in una casa al riparo dalla tempesta.
Tra battute satiriche e vaneggiamenti in versi, Edgardo e il Buffone recitano la parte dei giudici in un processo che Lear immagina di organizzare contro le figlie mentre Kent insiste perché Lear riposi un poco. Gloucester vorrebbe che Kent porti al sicuro Lear perché teme un complotto per ucciderlo.
Il duca di Cornovaglia, Regana e Gonerilla hanno deciso di far morire Gloucester che ritengono un traditore, Lo legano a una sedia e lo torturano strappandogli la barba e gli occhi. Un servo che tenta di difenderlo viene ucciso ma prima di morire riesce a ferire il duca di Cornovaglia. Gloucester apprende dai suoi carnefici di essere stato tradito dal figlio Edmondo mentre Edgardo non ha colpe. Infine Gloucester viene condotto fuori, cacciato dal suo castello ferito e accecato.

ATTO QUARTO

Accompagnato da un vecchio, Gloucester arriva alla capanna in cui si trova Edgardo che non rivela la propria identità e continua a fingersi Tom il Pazzo. Gloucester allontana il vecchio che lo ha aiutato e chiede a Edgardo di accompagnarlo fino alla scogliera di Dover promettendo di dargli qualcosa di prezioso che ha ancora con se.
Davanti al palazzo del duca di Albany, Gonerilla ordina a Edmondo di preparare gente armata. Uscito Edmondo entra in scena il duca di Albany, marito di Gonerilla, che biasima la moglie per il modo in cui tratta il vecchio Lear. Mentre i due discutono sopraggiunge un messaggero che annuncia la morte del duca di Cornovaglia, le violenze subite da Gloucester e il tradimento di Edmondo.
Tramite due brevi scene lo spettatore viene informato che Cordelia si sta avvicinando con un esercito francese perché ha saputo delle sofferenze di Lear.
A Dover (scena sesta) Gloucester e Edgardo stanno risalendo un'altura sulla costa. Edgardo descrive l'immenso panorama in cui gli uccelli, le barche e le navi sembrano piccolissime. Edgardo inganna Gloucester facendogli credere di essere a un passo dal precipizio, Gloucester salta e rimane disteso a terra. Edgardo gli fa credere di essersi salvato miracolosamente.
Entra Lear vaneggiante, adorno di fiori selvatici, Gloucester lo riconosce dalla voce e anche Lear riconosce Gloucester e gli somministra una predica che Edgardo definisce confusione di senno e stravaganza.
Entrano dei soldati che vorrebbero arrestare Lear che fugge. Entra Osvaldo che spera di incassare la taglia su Gloucester, Edgardo lo ostacola, si battono e Osvaldo viene ucciso. Prima di morire affida a Edgardo la lettera per Edmondo e Edgardo la legge: a scrivere è Gonerilla che offre a Edmondo il proprio letto se si sbarazzerà del marito.
In una tenda del campo francese Lear è stato soccorso da Cordelia e da un medico. Anche Kent ha raggiunto Cordelia. Lear, al quale è stato somministrato un sonnifero, si sveglia molto confuso ma calmo. La battaglia è imminente.

ATTO QUINTO

Nel campo inglese presso Dover, Regana interroga Edmondo per sapere se è innamorato di Gonerilla.
Albany invita tutti ad allearsi contro l'esercito francese, arriva Edgardo e gli consegna la lettera presa a Osvaldo. Edgardo dice a Gloucester che Lear è prigioniero con la figlia.
Intanto Lear si sta rallegrando al pensiero di rimanere in prigione con Cordelia ma Edmondo ha già ordinato di ucciderli entrambi.
Edgardo sfida il fratellastro a duello e lo ferisce a morte. Edmondo, che prima di morire vuole compiere qualcosa di buono, ordina che l'esecuzione venga annullata ma è troppo tardi ed entra Lear che porta tra le braccia il cadavere di Cordelia e poco dopo muore di dolore.
Gonerilla, che ha avvelenato Regana credendo che Edmondo l'amasse, si uccide a sua volta.
Rimangono in scena Albany, Edgardo e Kent. Albany li saluta affidando a loro le sorti del regno ma Kent sa che non vivrà ancora a lungo.