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ARISTOFANE

UCCELLI


Personaggi:
Evelpide
Pistetero
Un servitore dell'Upupa
L'Upupa
Un uccello
Coro di uccelli
Un sacerdote
Un poeta
Un venditore di oracoli
Metone
Un ispettore
Un venditore di decreti
Tre messaggeri
Iride
Un araldo
Un giovane parricida
Cinesia
Un sicofante
Prometeo
Posidone
Eracle
Il dio Triballo


Due vecchi ateniesi, Pistetero ed Evelpide, hanno lasciato la loro patria in cerca di un'ideale città della serenità e del piacere. Hanno come guida due uccelli (una cornacchia e un gracchio) che li accompagnano dall'upupa, cioè dal Tereo del mito trasformato in upupa per intervento degli dei.
Gli uccelli guardano i due uomini con diffidenza considerandoli pericolosi nemici, li minacciano, cercano di scacciarli, ma infine Pistetero riesce ad affascinarli coinvolgendoli in un grandioso progetto: la fondazione di Nubicuculia, città degli uccelli posta fra gli uomini e gli dei.
Pistetero sostiene che gli uccelli sono più antichi degli dei, dunque a loro spetta il governo dell'universo che gli dei hanno usurpato. Impedendo al fumo dei sacrifici di levarsi in cielo, gli uccelli di Nubicuculia potranno prendere gli dei "per fame" e costringerli a rassegnarsi al nuovo ordine delle cose, lasciando il potere ai pennuti.
La nuova città viene immediatamente fondata e, mentre Zeus irato invia inutilmente Iride a protestare, alcuni personaggi tipici della società ateniese (l'ispettore, il poeta, il sicofante ed altri) si presentano a reclamare un posta a Nubicuculia ma vengono scacciati.
Come sempre benevolo verso gli esseri umani arriva Prometeo ad avvisare Pistetero che Zeus, ormai alle strette, sta inviando un'ambasceria per trattare la pace. Prometeo consiglia di accettare solo se Zeus rinuncerà al suo scettro e lascerà sposare Pistetero con la bella Regina (Basileia), depositaria dei fulmini divini e nume tutelare del buon governo.
Arrivano infatti tre ambasciatori: Posidone, Eracle e Triballo, quest'ultimo è un dio dei barbari che si esprime in modo incomprensibile.
Pistetero li accoglie mentre sta cucinando le carni di uccelli ribelli "al governo democratico", un particolare sinistro in netto contrasto con le dichiarazioni precedenti del fondatore di Nubicuculia.
La trattativa si svolge rapidamente: le condizioni poste da Pistetero sono quelle che gli ha suggerito Prometeo, Zeus dovrà restituire il potere agli uccelli ed acconsentire alle sue nozze con Regina. In cambio Pistetero offre un'alleanza vantaggiosa anche per gli dei: gli uccelli, che sono materialmente più vicini alla terra, controlleranno direttamente l'operato degli uomini punendo subito ogni offesa arrecata agli dei ed esigendo i sacrifici.
Gli ambasciatori accettano le condizioni, il più entusiasta è Eracle che non vede l'ora di partecipare al banchetto allestito da Pistetero.
Infine, nel tripudio generale, si celefrano le nozze fra Pistetero e Regina e si festeggia il re della nuova città di Nubicuculia.