Il re di Tracia Tereo sposò la principessa ateniese Filomela. Quando si invaghì della sorella di lei Procne fece tagliare la lingua di Filomela e la rinchiuse in un luogo segreto.
Filomela riuscì ad avvisare Procne e le due decisero di uccidere il piccolo Iti, figlio di Tereo, e di servirne le carni al padre.
Il re inseguì con la scure le sorelle e quando stava per raggiungerle furono tutti e tre mutati in uccelli: Tereo in nibbio o in upupa, Filomela in rondine o usignolo, Procne in usignolo o rondine a seconda delle versioni del mito.
Il verso lamentoso di Procne risuona da allora come invocazione del nome del figlio ucciso.
Il personaggio, in forma di upupa, compare nella commedia Uccelli di Aristofane dove partecipa alla fondazione di una città ideale popolata dagli uccelli.

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Riferimenti letteratura:

Aristofane - Uccelli

Igino - Fabulae

Ovidio - Metamorfosi

Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo

Pausania - Descrizione della Grecia

Nonno di Panopoli - Dionisiache

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