Nell'Eneide (IX, 672 e segg) sono due gemelli troiani, al seguito di Enea.
Figli di Alconore, erano stati allevati dalla ninfa Iera. Per prestanza fisica vengono paragonati ad alberi e a torri.
Durante l'attacco dei Rutuli al campo troiano sono posti a guardia della porta dell'accampamento. Enea è assente essendo andato ad incontrare Evandro e gli Etruschi per ricevere rinforzi.
Pandaro e Bizia, incoraggiati da un momento della battaglia favorevole ai Troiani, aprono le porte per uscire a combattere allo scoperto. Durante il combattimento Bizia viene ucciso da una falarica (sorta di gigantesco dardo incendiario lanciato da una catapulta) e Turno approfitta della porta aperta per penetrare nell'accampamento prima che Pandaro la richiuda.
Furente, Pandaro attacca Turno ma la sua lancia viene deviata dall'intervento di Giunone ed il rutulo riesce a colpirlo alla testa, uccidendolo.

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Riferimenti letterari:

Virgilio - Eneide

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