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Aristide



Figlio di Lisimaco del demo ateniese di Alopece, nacque verso il 540 a.C..
Venne detto 'Aristide il Giusto' per la sua famosa onestà .
In politica appoggiò la linea democratica di Clistene e partecipò all'allontanamento dei Tiranni. Ebbe un ruolo importante anche nella vittoria di Maratona.
Fu invece contrario alle tendenze espansionistiche di Milziade e di Temistocle, del quale osteggiò la politica marittima. I nobili, infatti, guardavano con preoccupazione e sospetto al potenziamento della flotta a causa del potere che questa scelta avrebbe conferito alle classi popolari impegnate nella costruzione delle navi e nella navigazione.
Temistocle riuscì a far esiliare Aristide nel 485 a.C., ma nel 480 a.C. - in vista dello scontro con i Persiani, tutti gli esuli vennero richiamati. Aristide, tornato in patria, partecipò alla battaglia di Salamina comandando il contingente di opliti che sbaragliò il presidio persiano dell'isola di Psittalia.
Nel 479 a.C.-478 a.C. fu stratego al comando degli opliti che combatterono a Platea. Quando negli anni successivi molte città greche cominciarono ad allontanarsi dalla sfera di influenza spartana e a rivolgersi ad Atene, Aristide fu uno dei promotori della Lega Delio-Attica.
Per la sua nota integrità fu chiamato ad amministrare il tesoro della Lega. Inviato in missione politico-amministrativa nel Ponto Eusino, vi morì intorno al 467 a.C. Fu sepolto con grandi onori a spese di Atene.


Riferimenti letteratura:
  • Aristotele - La costituzione degli Ateniesi
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Plutarco - Temistocle e Camillo
  • Plutarco - Vite di Cimone e Lucullo


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