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Temistocle
Erma di Temistocle
copia romana da originale
del V secolo a.C. - Ostia
Temistocle nacque in
Atene
intorno al
527 a.C.
da un notabile di nome Neocle, della tribù dei Leontidi.
Dimostrò fin dalla gioventù grande perspicacia ed intelligenza pratica. Studiò con il filosofo
Mnesifilo
ma con scarsa attenzione tanto che le sue lacune culturali gli procurarono da adulto la derisione di molti.
Temistocle adulto, ammettendo i suoi errori giovanili, ne attribuì la causa al suo carattere pur considerandoli esperienze che in qualche modo concorsero alla formazione della sua personalità .
Plutarco
comunque respinge la notizia che Temistocle fu diseredato dal padre provocando un tale scandalo che la madre si uccise per il disonore.
Entrò in politica giovanissimo ma con idee molto chiare e contrarie all'atteggiamento filopersiano di
Clistene
. Fin dai primi tempi fu suo avversario il moderato
Aristide
.
Quando nel
493 a.C.
fu nominato arconte si dedicò a trasformare il porto del
Pireo
in scalo militare costruendo le fortificazioni che, ne era convinto, sarebbero presto servite a proteggere
Atene
dagli
Egineti
e dai
Persiani
.
Nel
490 a.C.
l'esercito ateniese comandato da
Milziade
sconfisse i
Persiani
nella battaglia di
Maratona
ma Temistocle intuì che la guerra non era finita e che quella vittoria preludeva ad un conflitto di maggiori dimensioni. Tuttavia
Milziade
, sfruttando il prestigio acquisito a
Maratona
, ostacolò i progetti di Temistocle che, pur riuscendo a portare avanti i lavori del
Pireo
, dovette momentaneamente accantonare l'idea di una flotta da combattimento.
Tornò su questo progetto finchè non convinse gli
Ateniesi
ad investire nella flotta i proventi delle miniere d'argento del
Laurio
rinunciando a percepirne i dividendi. Nel frattempo gli
Alcmeonidi
, già suoi sostenitori poi suoi avversari, erano stati espulsi dalla città lasciando a Temistocle una maggiore libertà di manovra che egli accortamente utilizzò richiamando l'attenzione dei concittadini sui pericoli di una probabile guerra contro gli
Egineti
, piuttosto che sulla minaccia persiana che era resa meno credibile dai recenti successi dei
Greci
.
In questo modo riuscì a far costruire centottanta nuove triremi che sono state a ragione definite l'inizio della potenza navale ateniese.
Ambizioso, liberale ed astuto, Temistocle devolveva molti dei suoi introiti privati di affarista in sontuosi banchetti ed in altre iniziative propagandistiche acquisendo una popolarità che nel
481 a.C.
gli fruttò un secondo arcontato.
In quell'anno i
Persiani
richiesero ad
Atene
e a molte altre città greche un formale atto di sottomissione, l'offerta di acqua e di terra.
Temistocle rifiutò seccamente ed iniziò un'intensa attività diplomatica per convincere le altre città a fare altrettanto, sforzandosi di promuovere una grande coalizione antipersiana.
Nell'autunno del
481 a.C.
gli stati greci disposti a combattere contro l'imminente invasione di
Serse
si riunirono all'Istmo per decidere una strategia comune. Anche se prevalse il comando spartano, Temistocle seppe esercitare grande influenza.
Con il generale spartano
Sineto
guidò una spedizione in
Tessaglia
per presidiare la
Valle di Tempe
ma, resosi conto di quanto quella posizione fosse facilmente aggirabile, preferì tornare indieto.
Per facilitare l'avanzata delle sue truppe
Serse
realizzò due grandi opere: un ponte sull'
Ellesponto
ed un canale nell'istmo del Monte Athos. Nel
480 a.C.
l'esercito persiano penetrò in
Europa
utilizzando il ponte. I
Greci
inviarono la flotta al capo
Artemisio
e quattromila uomini comandati da
Leonida
a difendere il passo delle
Termopili
.
Consigliati da una spia i
Persiani
riuscirono ad aggirare il passo per attaccare il contingente spartano alle spalle. Saputolo
Leonida
congedò i suoi uomini tranne cinquecento concittadini con i quali durante la notte riuscì a penetrare nel campo nemico facendo strage dei nemici, ma all'alba venne accerchiato ed ucciso.
La flotta greca era comandata da
Euribiade
ma quando quella persiana raggiunse l'
Artemisio
prevalse il parere di Temistocle di attaccare subito ma, giunte le notizie delle
Termopili
le navi lasciarono l'
Artemisio
portandosi a
Salamina
dove, su consiglio dello stesso Temistocle, si stava rifugiando la popolazione ateniese.
Proprio nelle acque di
Salamina
, insidiose e svantaggiose per le grandi navi persiane, Temistocle propose di combattere e per indurre il nemico ad accettare lo scontro in questa posizione inviò a
Serse
un finto disertore con false notizie.
L'espediente ebbe successo e il 28 settembre del
480 a.C.
si svolse la famosa battaglia fra la flotta
greca
e quella
persiana
. La flotta
persiana
era composta da millequattrocentosette navi comandate da quattro ammiragli.
Le forze ateniesi consistevano nelle centoottanta triremi che
Temistocle
aveva fatto costruire negli anni precedenti in vista dello scontro con i
Persiani
, erano particolarmente agili e manovrabili, in confronto le navi
persiane
, molto più grandi, risultavano pesanti e di difficile governo nelle pericolose acque dello stretto in cui si svolse la battaglia. I
Greci
riportarono una grande vittoria e la flotta di
Serse
fu costretta a ritirarsi.
Dopo la vittoria Temistocle fece sapere a
Serse
che i
Greci
stavano per distruggere il ponte sull'
Ellesponto
. Per non rimanere bloccato in
Europa
,
Serse
tornò a casa lasciando il comando a
Mardonio
.
Nel
470 a.C.
fu bandito da
Atene
e rifugiò in
Persia
presso il re dei Molossi
Admeto
, dove fu raggiunto dalla famiglia grazie all'aiuto dell'amico
Epicrate
, poi presso
Artaserse
; vi morì nel
460 a.C.
, non si sa se per malattia o per veleno.
Secondo
Pausania
dopo la morte di Temistocle gli
Ateniesi
si pentirono di averlo esiliato e costruirono un monumento funebre al
Pireo
per deporvi le sue ceneri che i congiunti avevano trafugato a
Magnesia
, inoltre i figli di Temistocle gli avrebbero dedicato un ritratto nel
Partenone
.
Riferimenti letteratura:
Erodoto - Storie
Diodoro Siculo - Biblioteca storica
Plutarco - Temistocle e Camillo
Plutarco - Vite di Cimone e Lucullo
Pausania - Descrizione della Grecia
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