Regione storica e parte del Piemonte fra i rilievi della Serra d'Ivrea e il corso della Dora Baltea da Mazzè alla confluenza nel Po, la Stura di Lanzo e le Alpi Graie, per una superficie di circa 2000 kmq.
Il comune di Ivrea, appartenente alla città metropolitana di Torino, è considerato il suo capoluogo.
Il territorio è dominato dal Massiccio del Gran Paradiso, ricco di laghio e corsi d'acqua e comprende diversi parchi e riserve naturali.

Principali comuni del Canavese
Alto Canavese

Cuorgnè

Rivarolo Canavese

Castellamonte
Eporediese

Ivrea
Basso Canavese

San Giusto Canavese

Caluso

Volpiano

Storia
Il Canavese fu abitato dai Salassi sottomessi nel 24 a.C. dai Romani che fondarono la colonia di Eporedia (Ivrea) nello stesso periodo in cui veniva fondata Augusta Praetoria (Aosta).
Ivrea e Aosta furono in età imperiali importanti centri commerciali sulle strade di comunicazione fra le Gallie e l'Italia Settentrionale.

Dopo la caduta dell'impero, come l'intero Piemonte, il Canavese fu soggetto ai Goti e per un breve periodo ai Bizantini, ma nella seconda mentà del sesto secolo fu invaso dai Longobardi che istituitono il ducato di Ivrea.
I Franchi, dopo aver messo fine al regno longobardo, divisero il Piemonte in marche e il Canavese fu parte della Marca degli Arduinici.
Fra il XII e il XIII secolo si formò una confederazione di feudatari che strinse un accordo poilitico e commerciale con il comune di Ivrea, intorno a questa realtà associativa si consolidò l'uso del termine Canavese che derivava dal piccolo centro di Canava presso Cuorgnè e che divenne noto e riconosciuto anche fuori dal Piemonte.
Nel XIII secolo molte aree del territorio canavese furono contese fra i feudatari locali, i vescovi di Ivrea, la famiglia marchionale del Monferrato e altri potentati dell'epoca ma dal XIV secolo furono i Savoia ad ottenere il controllo della regione.
Il dominio dei Savoia fu interrotto soltanto dalla penetrazione francese a partire dalla fine del XVIII secolo fino al 1814 e perdurò fino alla caduta della monarchia.