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Fiume Po



Lungo 652 km. il Po è il più lungo fiume italiano ed anche il fiume della Penisola con il bacino più ampio (circa 71.000 kmq).
Nasce a Pian del Re ai piedi del Monviso nelle Alpi Cozie in provincia di Cuneo.
Scende rapidamente per circa 20 km. raggiungendo la pianura nei pressi di Saluzzo e ricevendo diversi affluenti. Dopo circa 100 km. dalla sorgente attraversa Torino per proseguire verso est nel Vercellese dove riceve la Dora Baltea e la Sesia.
Superate Casale Monferrato e Valenza costituisce per un tratto il confine fra Piemonte e Lombardia, riceve le acque del Tanaro ed entra nella provincia di Pavia dove il contributo del Ticino lo rende navigabile fino alla foce.
Proseguendo fra Lombardia ed Emilia Romagna il Po bagna Piacenza e Cremona, riceve l'Adda, l'Oglio e il Mincio.
Nella regione del Polesine inizia a dividersi nei cinque rami del suo delta (Po di Maestra, Po della Pila, Po delle Tolle, Po di Gnocca, Po di Goro) e sfocia nel Mare Adriatico.

Per ulteriori informazioni di carattere geografico vedere Wikipedia da cui è liberamente tratto il testo precedente.

Mitologia
Il nome del fiume per gli antichi Greci era Eridanos. Come molti altri fiumi era figlio di Oceano e di Teti e come tale viene citato nella Teogonia di Esiodo ma non sappiamo quanto precise potessero essere le nozioni degli antichi Greci riguardo a questo fiume.
In un'altra leggenda alla quale accenna Apollonio Rodio nelle Argonautiche il fiume era nato dal corpo semicombusto di Fetonte precipitato sulla terra da Zeus quando cercando di guidare il carro del padre ne aveva perso il controllo. Nel racconto di Apollonio gli Argonauti, per raggiungere il Tirreno, navigano lungo l'Eridano storditi dai suoi miasmi.
Ma Eridano è anche un figlio di Fetonte che in questo caso avrebbe dato il proprio nome al fiume nel quale precipitò durante una corsa di bighe.
Le ninfe dell'Eridano vengono consultate da Eracle che cerca il giardino delle Esperidi (Pseudo-Apollodoro, Biblioteca). Lungo l'Eridano viene sepolto Fetonte dalle sue sorelle che per volere di Zeus piangeranno lacrime d'ambra e saranno tramutate in salici (Ovidio, Metamorfosi - Luciano, Dialoghi).

Il Po negli autori antichi
Strabone (V, 4) parla del Po e della fertile Pianura Padana. La regione è abitata dai Celti (Boi, Insubri, Senoni e Gesati) e divisa dal fiume in Cispadania, e Transpadania.
Plinio il Vecchio ricorda l'antica città di Spina, sulla foce del Po, secondo il mito fondata da Diomede. Parla inoltre del pesce attilo (storione attilo, huso huso), grande come un tonn0 che una volta pescat0 doveva essere estratto dall'acqua tirandolo con una coppia di buoi. La notizia è attendibile, questa specie di pesce viveva nel Po ancora negli anni settanta del XX secolo.
Polibio parla dei Galli abitanti nella Pianura Padana descrivendo rapidamente i loro costumi.


Riferimenti letteratura:
  • Esiodo - Teogonia
  • Apollonio Rodio - Argonautiche
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale
  • Luciano di Samosata - Dialoghi marini, degli dei e delle cortigiane
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
  • Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo



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