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Flavio Claudio Giuliano l'Apostata imperatore



Figlio di Giulio Costanzo e di Basilina, nipote di Costantino, nacque a Costantinopoli nel 332. La madre morì poco dopo la sua nascita e nel 337, alla morte di Costantino seguì una strage della famiglia imperiale nella quale perì anche Giulio Costanzo.
Giuliano crebbe presso il cugino Costanzo II e la sua educazione fu affidata all'eunuco Mardonio che lo introdusse allo studio dei grandi classici del passato e dei filosofi pagani.
Dopo un breve periodo a Nicomedia, Giuliano e suo fratello Costanzo Gallo furono mandati in Cappadocia per approfondire la loro preparazione religiosa. Il giovane vi restò per sei anni e quando tornò a Costantinopoli vi rimase per breve tempo perché Costanzo II preferì allontanarlo di nuovo dalla corte e nel 351 lo rimandò a Nicomedia.
Nello stesso anno Costanzo Gallo veniva nominato cesare, ma nel 354 fu messo a morte per ordine di Costanzo II. A Giuliano fu concesso di trascorrere un breve periodo ad Atene per completare gli studi, ma nel 355 fu richiamato a Milano per essere nominato cesare e per sposare Elena, sorella di Costanzo II.
Negli anni successivi fu nelle Gallie dove riportò alcune vittore contro gli Alemanni ed i Franchi che tentavano di invadere il territorio imperiale.
Nella provincia Giuliano, grazie ai suoi successi militari e alle doti di buon amministratore che andava dimostrando, guadagnò la simpatia dei soldati ed il favore popolare suscitando la gelosia di Costanzo II che nel 360 richiamò i soldati di Giuliano. Fu un errore da parte dell'imperatore perché le truppe rifiutarono di obbedire e proclamarono augusto Giuliano.
Le trattative fra Giuliano e Costanzo si mostrarono impossibili e sarebbe forse scoppiata la guerra civile se la morte di Costanzo non l'avesse evitata.
Nel dicembre 361 Giuliano si insediò a Costantinopoli come imperatore e fra le sue prime decisioni fu il ripristino della libertà di culto per i pagani.
L'atteggiamento ufficiale del nuovo imperatore consisteva nell'osservare la massima tolleranza verso ogni forma di religione, non di meno operò contro la Chiesa cristiana revocando i privilegi che i suoi predecessori avevano concesso agli ecclesiastici e promuovendo in varie forme una propaganda anticristiana.
La sua educazione e la sua passione per la cultura antica lo portavano ad ostacolare il fenomeno del Cristianesimo nel quale egli vedeva, a ragione, la fine della grandezza romana così come gli antichi l'avevano concepita. Ma Giuliano non comprese che quel fenomeno era ormai inarrestabile, che il grandioso cambiamento era iniziato ed avrebbe continuato a penetrare nelle radici della società mentre il suo tentativo di restaurare gli ideali del paganesimo era destinato a rimanere un episodio isolato.
Alla guida dell'impero Giuliano si dimostrò di nuovo un saggio amministratore, sforzandosi di combattere l'inflazione, di contenere il potere dei burocrati e prodigandosi per migliorare le condizioni politiche, sociali ed economiche delle province orientali dell'impero. Nel 362, ad esempio, prese molti provvedimenti per aiutare la popolazione della provincia di Antiochia colpita da una carestia.
Nella primavera del 363 decise di intraprendere una spedizione contro i Persiani di Sapore II e nel giugno di quell'anno giunse a Ctesifonte alla testa di una considerevole armata, ma decise di temporeggiare e i suoi soldati avevano problemi di approvvigionamenti quando il 26 giugno l'imperatore venne ferito a morte durante un piccolo scontro con la cavalleria persiana. Aveva trentuno anni.
Giuliano scrisse varie opere in latino e in greco, in parte pervenuteci.
Fu autore di trattari filosofici di argomento religioso come Alla Madre degli Dei e Contro i Galilei ma anche di scritti satirici come L'odiatore della barba e I Cesari e di molte lettere di grande interesse storico.


Riferimenti letteratura:
  • Ammiano Marcellino - Storie
  • Agostino di Ippona - La città di Dio
  • Sulpicio Severo - Vita di Martino
  • San Girolamo - Vita di Ilarione


    Vedi anche:
  • Cronologia degli Imperatori Romani
  • Cronologia degli Imperatori di Bisanzio

  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Giulio Costanzo
  • Madre: Basilina
    Famiglia: Dinastia Costantiniana
    Fratelli e sorelle:
  • Costanzo Gallo

    Indice sezione