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Flavio Odoacre
Figlio di
Edicone
, un principe della tribu germanica degli
Eruli
membro della corte di
Attila
, Odoacre nacque intorno al
434
.
Nel
469
, con truppe di
Eruli
mercenari, si mise al servizio dell'impero romano d'Occidente e nel
475
partecipò alla deposizione di
Giulio Nepote
comandata da
Flavio Oreste
il quale pose sul trono imperiale il proprio figlio
Romolo Augustolo
e per dieci mesi governò in suo nome.
L'esercito di
Oreste
reclamava l'assegnazione di un terzo delle terre in
Italia
ma
Oreste
respingeva la richiesta fin quando Odoacre non prese in mano la situazione e non mosse contro di lui.
Oreste
rifugiò a
Pavia
(Ticinum), Odoacre assediò la città , la prese e devastò .
Oreste
venne ucciso mentre tentava di fuggire (4 settembre
476
), e Odoacre risparmiò la vita del giovane
Romolo Augustolo
al quale veniva assegnata una residenza in
Campania
ed una pensione vitalizia.
Diversamente da quanti prima di lui avevano destituito un imperatore, Odoacre non tentò di assumere personalmente la carica o di affidarla ad una persona da lui controllata. Preferì inviare le insegne imperiali a
Costantinopoli
e chiedere all'imperatore d'Oriente
Zenone
di riconoscerlo come suo incaricato ufficiale, affidandogli in questa forma il governo dell'Occidente.
Zenone
, il quale aveva recentemente ripreso il potere dopo l'usurpazione di
Basilisco
, invitò Odoacre ed il
Senato
a riconoscere il titolo imperiale di
Giulio Nepote
che, spodestato l'anno precedente da
Flavio Oreste
, si trovava in
Dalmazia
ma questo invito risultò puramente formale: Odoacre infatti, a titolo di compromesso, riconobbe ufficialmente
Nepote
(e pare abbia fatto anche coniare delle monete in suo onore) ma continuò a detenere il comando di fatto mentre
Nepote
rimaneva fuori dall'
Italia
e
Zenone
non interveniva in alcun modo per cambiare lo stato delle cose.
Contemporaneamente Odoacre riceveva dal suo seguito il titolo di 'rex gentium' che deve essere considerato come un'investitura nei confronti delle genti barbariche stanziate in
Italia
e non nei confronti dell'
Italia
stessa, la quale rimaneva di diritto parte dell'impero ed in ultima analisi soggetta a
Zenone
.
Ottenuto, sia pur in via non ufficiale, anche il titolo di '
patrizi
o' dall'imperatore d'Oriente, Odoacre cominciò a governare.
Fra i suoi primi atti legislativi fu l'assegnazione delle terre ai soldati, il cui rifiuto aveva provocato la caduta di
Oreste
e di
Romolo Augustolo
. E' opinione di molti storici che questo provvedimento di Odoacre recò meno danni alla popolazione nativa di quanto ad un primo approccio si potrebbe valutare, sia perché non riguardò l'intera penisola ma solo le regioni più prossime a
Ravenna
, sia perché colpì prevalentemente i latifondisti che furono parzialmente indennizzati tramite agevolazioni fiscali.
Odoacre governò accortamente salvaguardando nei limiti del possibile le istituzioni, le leggi e le consuetudini dei
Romani
e, conservando nel loro ruolo molti funzionari e magistrati romani che si trovavano in carica al momento della presa del potere, seppe guadagnare la stima dell'aristocrazia italica.
Con opportuni atti di liberalità ottenne anche il consenso popolare come quando, ad esempio, intervenne per aiutare con esenzioni fiscali gli abitanti di
Pavia
che avevano subito gravi danni al tempo del suo scontro con
Oreste
.
Durante il suo primo anno di governo, Odoacre intraprese trattative diplomatiche con il re dei
Vandali
Genserico
riuscendo a farsi cedere la parte orientale della
Sicilia
in modo pacifico, corrispondendo al vandalo un tributo concordato.
Nel
480
Giulio Nepote
venne ucciso a
Salona
ed uno dei suoi esecutori materiali, di nome
Ovida
, si impadronì della
Dalmazia
. Odoacre mosse con un esercito contro
Ovida
e fra il
481
ed il
482
conquistò la
Dalmazia
annettendola al suo impero.
Nel
487
attaccò i
Rugi
che negli anni precedenti avevano invaso e saccheggiato il
Norico
, una nelle poche province al di là delle
Alpi
che ancora facevano parte dell'Impero d'Occidente. Secondo alcune fonti i
Rugi
erano segretamente supportati da
Zenone
che non osava attaccare direttamente Odoacre ma avrebbe voluto rimuoverlo dal comando perché preoccupato del crescente potere dell'Erulo.
La guerra contro i
Rugi
fu breve, Odoacre li sconfisse e fece giustiziare il loro re
Feba
e la regina
Gisa
.
L'anno successivo il figlio della coppia reale,
Federico
, tentò un'azione vendicativa ma fu sconfitto da
Onulfo
, fratello di Odoacre, il quale penetrò nel paese dei
Rugi
oltre il
Danubio
e lo devastò .
I coloni romani del
Norico
, ridotti in condizioni miserevoli dagli eventi bellici di quegli anni furono trasferiti in
Italia
, successivamente il paese dei
Rugi
ed il
Norico
furono ripopolati da
Eruli
e
Longobardi
.
Anche i numerosi prigionieri
Rugi
furono deportati in
Italia
, dove furono poi impiegati nelle campagne e nei lavori edili, in quanto Odoacre intendeva concludere definitivamente la vicenda ed evitare che in futuro i
Rugi
potessere riaprire le ostilità . Una parte dei
Rugi
, tuttavia, riuscì ad evitare la cattura e, con la guida di
Federico
, si trasferì in
Illiria
e si unì all'esercito che
Teodorico
stava preparando per attaccare Odoacre ed occupare l'
Italia
.
A
Costantinopoli
, infatti, l'imperatore
Zenone
, che voleva liberarsi dell'ingombrante presenza degli
Ostrogoti
aveva convinto
Teodorico
ad invadere l'
Italia
per impadronirsi del potere esercitato da Odoacre.
Teodorico
, verso il quale
Zenone
era in debito per l'aiuto ricevuto contro l'usurpatore
Basilisco
, era stato adottato dall'imperatore e, nel valutare il progetto, nutriva certamente l'ambizione di poter raggiungere la carica di imperatore di Occidente.
Raccolto un forte esercito, che crescerà lungo il cammino accogliendo nuove risorse barbariche in
Illiria
,
Teodorico
mosse da
Costantinopoli
nella primavera del
488
ed arrivato al confine italiano si accampò per trascorrere l'inverno. Scese in
Italia
nella primavera del
489
e stabilì il proprio campo nei pressi del fiume
Isonzo
.
La strategia difensiva che Odoacre decise di adottare consisteva nell'esasperare il nemico costringendolo a continui inseguimenti.
Teodorico
attaccò
Aquileia
,
Verona
,
Milano
,
Cremona
,
Pavia
ma per scoprire ogni volta che Odoacre non si trovava più sul posto. Infine l'11 aprile
489
i due eserciti si scontrarono sull'Adda in una battaglia dall'esito incerto dopo la quale Odoacre decise di barricarsi a
Ravenna
mentre
Teodorico
tornava momentaneamente sui suoi passi, verso
Milano
, per occupare la
Lombardia
.
Nel luglio del
490
ebbe inizio il lungo assedio di
Ravenna
. Odoacre aveva accortamente preparato difese e provviste in quella città difficilissima da espugnare grazie anche alla conformazione paludosa del territorio circostante.
Nel
491
, mentre
Teodorico
ancora assediava
Ravenna
, morì
Zenone
ed il trono di
Costantinopoli
passò ad
Anastasio I
il quale inizialmente non prese posizione sulle vicende italiane.
Durante il lungo assedio
Teodorico
conquistò altre città ed intraprese relazioni diplomatiche, in cerca di alleanze, con vari interlocutori fra i quali la chiesa cattolica, nonostante fosse di confessione ariana.
Intrecciò dunque ottimi rapporti con i vescovi di
Milano
e di
Pavia
mentre il vescovo di
Ravenna
Giovanni
tentava di convincere Odoacre a cercare una soluzione di compromesso (la spartizione del regno con
Teodorico
) e si offriva come mediatore.
L'assedio pareva senza soluzione in quanto Odoacre si era preoccupato di garantire una via d'accesso al mare dalla quale ricevere rifornimenti che gli avrebbe in teoria permesso di resistere a tempo indeterminato.
Teodorico
riuscì però a privare gli assediati di questa risorsa conquistando
Rimini
ed organizzando una piccola flotta per intercettare gli aiuti diretti a
Ravenna
.
Odoacre resistette ancora sei mesi, quindi avviò trattative con
Teodorico
tramite il vescovo
Giovanni
mentre inviava il figlio
Telane
al campo ostrogoto come ostaggio.
Le trattative da qui in avanti furono molto rapide e, sembra, i due si accordarono per governare insieme.
Pare poco credibile che si fidassero l'uno dell'altro ma entrambi avevano seri motivi per concludere la guerra: Odoacre, avendo perso la possibilità di rifornimenti, era sollecitato dal timore che la fame sterminasse la sua gente,
Teodorico
temeva che il nemico potesse ricevere aiuti da altri popoli barbarici o dal nuovo imperatore di
Bisanzio
.
Il
5
marzo
493
Teodorico
entrò a
Ravenna
e siglò il trattato ma pochi giorni dopo invitò Odoacre a celebrare con lui l'accordo in un banchetto e colse l'occasione per ucciderlo a tradimento, di propria mano.
Riferimenti letteratura:
Procopio di Cesarea - La guerra gotica
Eugippio - Vita di Severino
Anonimo Valesiano
Paolo Diacono - Storia dei Longobardi
Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare
Riferimenti Genealogici
Padre:
Edicone
Figli:
Telane
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