Figlio di
Agrippa e di
Giulia, nato nel
12 a.C., fu esiliato da
Ottaviano nell'isola di Planasia.
Tacito lo descrive 'assolutamente disadorno di buone qualità, stoltamente brutale per robustezza di corpo ma, nonostante ciò, innocente di qualsiasi colpa.'
Fu fatto uccidere da
Tiberio appena questi, morto
Augusto, divenne imperatore.
Da
Svetonio (Augusto XIX):
I congiurati Lucio Andasio e Asinio Epicado volevano rapire Giulia ed Agrippa Postumo dall'isola dove erano confinati e metterli sotto la protezione degli eserciti........ un certo Giunio Novato divulgò una pretesa violentissima lettera di Agrippa Postumo contro Augusto ......Adottò [Augusto] allora nel Foro, secondo la legge curiata, il suo terzo nipote Agrippa e il figliastro Tiberio, ma in breve ripudiò e confinò a Sorrento Agrippa a causa della sua indole sorda e ribelle....Dopo cinque anni ... lo trasferì in un'isola perché diventava ogni giorno più pazzo e gli mise intorno una guardia armata.
Da
Svetonio (Tiberio XXII):
Tiberio non divulgò la notizia della morte di Augusto finché non fu assassinato il giovane Agrippa. Lo uccise il tribuno militare preposto alla sua custodia. Non si sa se l'ordine fosse stato dato da Augusto morente per eliminare un motivo di torbidi o se fosse di Livia o dello stesso Tiberio.
Riferimenti letteratura:
Velleio Patercolo - Storia romana
Dione Cassio - Storia romana
Svetonio - Vite dei dodici Cesari
Tacito - Annali
Aurelio Vittore - Vite degli Imperatori Romani
Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare