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VELLEIO PATERCOLO
Storia Romana.
I
Quanto ci è pervenuto dell'opera di
Velleio
è mancante della prima parte, di estensione ignota, nella quale
Velleio
probabilmente risaliva alla guerra di
Troia
.
Il testo in nostro possesso inizia dalla descrizione di come gli eroi greci e troiani, finita la guerra, si sparsero per il mondo e di come molti di loro furono fondatori e signori di nuove città.
Teucro
, respinto dal padre
Telamone
per non aver vendicato la morte del fratello
Aiace
, fondò
Salamina di Cipro
.
Fidippo
fondò
Efira
in
Tesprozia
,
Neottolemo
figlio di
Achille
invase l'
Epiro
.
Sostando a
Creta
Agamennone
fondò tre città:
Micene
,
Tegea
e Pergamo. Tornato a casa fu ucciso da
Clitemnestra
e da
Egisto
. Sette anni dopo
Oreste
ed
Elettra
vendicarono il padre sopprimendo gli assassini.
Oreste
visse fino a novant'anni, uccise
Neottolemo
per aver sposato
Ermione
che gli era stata promessa. Gli successero i figli
Pentelo
e
Tisamene
.
In
Lidia
i fratelli
Lido
e
Tirreno
per penuria di cibo estrassero a sorte che dovesse emigrare con una parte del popolo. Toccò a
Tirreno
che venne in
Italia
dando il nome alla sua gente ed al mare.
Ottanta anni dopo la caduta di
Troia
i discendenti di
Pelope
furono cacciati dal
Peloponneso
dagli
Eraclidi
Temeno
,
Cresfonte
e
Aristodemo
.
Dinastia degli
Eraclidi
(i discendenti di
Ercole
).
Codro
, ultimo re di
Atene
, si sacrifica perché si avveri la profezia che assegnava la vittoria alla città che avrebbe perduto il re (guerra fra
Atene
e
Sparta
).
I.3. Fondazione di stati e città in
Grecia
. La
Tessaglia
.
I. 4. Colonie Ateniesi e Spartane in
Asia
ed in
Italia
, fondazione di
Napoli
.
I.5. Il paragrafo è dedicato ad
Omero
. E' una digressione della narrazione che
Velleio
si concede per celebrare il poeta, sintetizzare le qualità e mettere in evidenza la carenza di informazioni biografiche su di lui.
I.6.
Sardanapalo
ultimo re Assiro, detronizzato ed ucciso dai
Medi
. A
Sparta
costituzione di
Licurgo
.
Elissa di Tiro
, in genere identificata con
Didone
, fonda
Cartagine
sessantacinque anni prima della fondazione di
Roma
.
Carano di Argo
, di stirpe reale e discendente di
Ercole
, si impadronisce della
Macedonia
.
I.7. Ritratto di
Esiodo
.
Controversie con
Catone
sulla data di fondazione di
Capua
e
Nola
che
Velleio
colloca intorno all'anno 800 a.C. e
Catone
intorno al
370 a.C.
I.8. Istituzione dei
Giochi Olimpici
, anno
776 a.C.
In
Atene
l'
arconte
a vita viene sostituito da
arconti
nominati per dieci anni, e dopo settanta anni da magistrati nominati annualmente.
Fondazione di
Roma
.
Inizio della grande lacuna del testo (cinquecentoottanta anni).
I.9. Dopo la grande lacuna del testo la narrazione riprende dal tempo della
Terza Guerra Macedonica
combattuta a partire dal
171 a.C.
contro
Perseo
, figlio e successore di
Filippo V
.
Consolato di
Lucio Emilio Paolo
(figlio).
Lucio Emilio Paolo
nella battaglia di
Pidna
(
168 a.C.
) sconfigge definitivamente il re dei
Macedoni
Perseo
il quale cerca scampo nella fuga e viene catturato in
Samotracia
da
Gneo Ottavio
, pretore della flotta.
Nello stesso anno si celebrano a
Roma
i trionfi di
Lucio Emilio Paolo
e di
Anicio
, vincitore sugli
Illiri
.
I. 10.
Antioco IV Epifane
assedia in
Egitto
il giovane re
Tolomeo VI
(
169 a.C.
), l'ambasceria romana di
Marco Popilio Lenate
intima ad
Antioco IV
di desistere.
Publio Scipione
, figlio dell'
Africano
adotta il figlio di
Lucio Emilio Paolo
, il futuro
Publio Scipione Emiliano
.
I. 11.
Perseo
muore ad Alba Fucense, luogo di deportazione dei prigionieri di Stato quattro anni dopo la sua cattura.
Nel
149 a.C.
-
148 a.C.
un certo
Andrisco
, detto Pseudofilippo occupa la
Macedonia
con le armi ma il pretore
Quinto Metello detto Macedonico
lo sconfigge e spodesta.
Subito dopo
Quinto Metello
combatte con gli
Achei
che si erano ribellati e li sconfigge (Scariea, presso le
Termopili
146 a.C.
)
Metello
costruisce dei portici a
Roma
e vi pone un gruppo di statue equestri che si diceva fossero opera di
Lisippo
. Elogio di
Metello
che dopo una lunga vita colma di gloria e di onori muore lasciando quattro figli tutti consolari fra i quali il
Balearico
,
console
nel
123 a.C.
I. 12. Nuova rivolta in
Acaia
(
146 a.C.
)
Terza guerra Punica
.
Scipione Emiliano
sconfigge definitivamente
Cartagine
e la rade al suolo.
I. 13. Morte di
Catone
149 a.C.
, tre anni prima della rovina di
Cartagine
).
Nello stesso
146 a.C.
Lucio Mummio
conquista
Corinto
.
Trionfi di
Scipione
e di
Mummio
.
Ritratti dei due generali.
I. 14.
Velleio
inizia una sintetica cronologia della fondazione delle colonie romane a partire dalla calata dei
Galli
a
Roma
. In questo contesto fornisce anche la notizia della fondazione dei
Floralia
nel
241 a.C.
I. 14 - I. 15.
Velleio
elenca una serie di colonie latine e romane indicandone l'epoca di fondazione.
I. 16. Divagazione dello storico sul fenomeno della concentrazione in spazi e periodi limitati del fiorire di ingegni nella stessa disciplina.
I. 17. Il concetto viene approfondito in tutti i campi della conoscenza, dell'arte e di ogni abilità umana si hanno brevi periodi di splendore durante i quali fanno la loro comparsa i massimi ingegni di ogni disciplina che provocano in un primo tempo numerosi tentativi di emulazione. La difficoltà nel raggiungere il grado di perfezione dell'artista emulato allontana molti dalle proprie opere e così inizia il declino. E' da notare che queste considerazioni venivano fatte sotto
Tiberio
, in un periodo cioé in cui le arti liberali risentivano certamente delle riserve e dei limiti imposti dalla cultura di regime.
Velleio
ovviamente non ne parla. Opportunismo o ingenuità ?
I. 18. Ancora sul concetto precedente considerato in senso spaziale anziché temporale. Tutti ateniesi, nota
Velleio
, i migliori intellettuali greci.
Libro II.
II. 1. Finite le guerre puniche cominciano grandi rivolgimenti nella mentalità e nei costumi romani.
Velleio
denuncia il fenomeno come un rapido degenerare dalle antiche virtù a nuovi vizi. Possiamo pensare che in effetti grandi cambiamenti ci furono e probabilmente furono dovuti da un lato alla reazione psicologica del saper finalmente concluso un periodo di guerre durato tre generazioni, dall'altro dall'entrare in contatto diretto dei
Romani
con la raffinata cultura greca.
Rivolta dei
Lusitani
guidata dal pastore
Viriato
: dura otto anni con alterne fortune, alla fine
Viriato
viene ucciso a tradimento dai suoi e
Velleio
non sembra concedere meriti a
Servilio Cepione
che lo aveva combattuto.
In realtà pare che
Cepione
avesse ridotto ormai allo stremo
Viriato
, anzi questi fu ucciso proprio nel timore che attirasse pene più severe sui
Lusitani
.
Conflitto di
Numanzia
, con i
Celtiberi
.
Il
console
Quinto Pompeo
prima ed il
console
Gaio Ostilio Mancino
poi sono costretti a svantaggiosi trattati di pace con i
Numantini
.
II. 2.
Tiberio Gracco
forma un triumvirato con l'ex
console
Appio
ed il fratello
Gaio Gracco
, per la ripartizione delle terre e la fondazione di colonie. Viene promulgata la legge agraria (
133 a.C.
).
II. 3.
Scipione Nasica
, non investito di alcuna carica pubblica, prende l'iniziativa e fomenta moti contro
Tiberio Gracco
, moti nei quali
Tiberio
perde la vita.
II. 4.
Aristonico
fratellastro di
Attalo III re di Pergamo
si ribella al testamento con cui
Attalo
lasciava il regno ai
Romani
. Vinto da
Caio Marco Perperna
è catturato ed ucciso.
Publio Cornelio Scipione Emiliano
, il distruttore di
Cartagine
è inviato contro
Numanzia
, che espugna dopo quindici mesi di assedio.
Morte di
Scipione Emiliano
, a cinquantasei anni, improvvisa e misteriosa. Alcuni contemporanei tramandarono che avesse segni di strangolamento.
II. 5.
Decimo Bruto
conduce una campagna di conquista in
Spagna
tra il
138 a.C.
e il
136 a.C.
Gliene viene il soprannome di Galleco (dal popolo vinto.
Galleci
,
Galizia
).
Fabio Emiliano
, fratello di
Scipione
, al comando delle legioni in
Spagna
ne restaura la disciplina.
II. 6.
Gaio Gracco
, eletto
tribuno della plebe
(
123 a.C.
) promuove riforme rivoluzionarie fra cui la concessione della cittadinanza a tutti gli
Italici
, distribuzione di terre, limitazione dei latifondi, ecc. Le riforme di
Gracco
provocano reazioni turbolente e nei moti che ne seguono, guidati secondo
Velleio
dal
console
Lucio Opimio
,
Gaio Gracco
e
Fulvio Flacco
trovano la morte. Il cadavere di
Gracco
come dieci anni prima quello del fratello
Tiberio
, viene gettato nel
Tevere
.
II. 7. Singolare episodio raccontato da
Velleio
: un figlio di
Fulvio Flacco
viene arrestato da
Opimio
e vedendolo condurre piangente in prigione un
aruspice
etrusco suo amico esclama: "Perché non fai piuttosto così?" e si fracassa la testa contro il muro. (lo stesso episodio in
Valerio Massimo 9. 2. 6
).
Seguono processi e persecuzioni dello spietato
Opimio
contro i sostenitori dei
Gracchi
.
A proposito di
Opimio
,
Velleio
annota infine un particolare: al suo consolato risale il nome del vino Opimiano.
Marziale
celebra il vino di quell'annata e
Plinio il Vecchio
testimonia che ai suoi tempi (due secoli dopo) qualcuno ancora ne conservava.
Viene ricostruita
Cartagine
(colonia Lunonia) e nel
118 a.C.
viene fondata Narbo Martio (Narbone).
II. 8. Processo contro
Caio Catone
, nipote di
Catone il Censore
e sua condanna per concussione.
Trionfo di
Gaio Metello Caprario
e di
Quinto Metello Numidico
.
I
Cimbri
ed i
Teutoni
varcano il
Reno
(
111 a.C.
).
Campagna di
Marco Minucio Rufo
contro gli
Scordisci
(
110 a.C.
-
109 a.C.
).
II. 9. Carrellata di
Velleio
sugli intellettuali del periodo trattato (fine
II secolo a.C.
): oratori, scrittori, storici ed autori teatrali.
II. 10. Campagne contro gli
Alverni
e gli
Allobrogi
.
Elogio della
gente Domizia
.
II. 11. Guerra Numidica, condotta da
Quinto Metello Numidico
poi da
Gaio Mario
. Trionfo di
Metello
.
Elogio della gente Cecilia.
II. 12.
Gaio Mario
vince i
Teutoni
ad
Aquae Sextiae (Aix en Provence)
nel
102 a.C.
ed i
Cimbri
penetrati dal
Veneto
nel
101 a.C.
insieme a
Quinto Lutazio Catulo
.
Del successo di
Mario
cercano di approfittare i suoi compagni di partito
Servilio Glaucia
ed
Apuleio Saturnino
promuovendo riforme graccane e sobillando disordini. Per correttezza politica, dice
Velleio
, ma più credibilmente per stupidità politica,
Mario
si lascia impressionare dalle possibili reazioni e sopprime
Glaucia
e
Saturnino
(
100 a.C.
).
II. 13. Nel
91 a.C.
, alcuni anni dopo le vicende di
Mario
il
tribuno
Marco Livio Druso
tentò un compromesso promuovendo riforme sociali che non destabilizzassero il potere senatorio. Il tentativo ebbe scarso successo per ottusità del
Senato
e
Velleio
se ne duole.
II. 14. L'anno successivo
Marco Livio Druso
tenta di promuovere la concessione della cittadinanza romana agli
Italici
, provvedimento atteso da molto tempo ma fallisce anche questa iniziativa perché
Livio Druso
viene ucciso in un attentato.
II. 15. Alla morte di
Livio Druso
iniziano le ribellioni degli
Italici
che reclamavano la cittadinanza romana. La rivolta di
Ascoli Piceno
(
91 a.C.
) segna l'inizio della
guerra sociale
(cosiddetta perché combattuta contro gli alleati di
Roma
, socii).
Velleio
cita i nomi dei comandanti romani.
II. 16.
Velleio
cita ora i nomi dei condottieri italici impegnati nella
guerra sociale
e ricorda il suo antenato
Minazio Magio
che aveva ottenuto la cittadinanza a titolo personale per meriti acquisiti in alcune campagne militari.
La
guerra sociale
si svolge con alterne fortune, ma a poco a poco
Roma
riesce a sopraffare gli avversari concedendo la cittadinanza alle popolazioni non belligeranti.
II. 17. Alla fine della
guerra sociale
Lucio Silla
, forte dei successi ottenuti durante la guerra stessa come pretore, presenta la sua candidatura al consolato che ottiene nell'
88 a.C.
all'età di quarantanove anni. E' suo collega
Quinto Pompeo Rufo
. II. 18.
Mitridate VI Eupatore re del Ponto
che aveva approfittato delle difficoltà di
Roma
impegnata nella
guerra sociale
per impadronirsi di parte dell'
Asia Minore
e di gran parte della
Grecia
, nell'
88 a.C.
ordina che in un solo giorno vengano trucidati tutti i cittadini romani residenti nei suoi domini, pare fossero centocinquantamila.
Muove contro di lui
Silla
che dopo il consolato dell'
88 a.C.
ha avuto in sorte la provincia d'
Asia
ma si attarda a
Nola
, ancora ribelle. Intanto
Publio Sulpicio Rufo
,
tribuno della plebe
propone di affidare all'anziano
Gaio Mario
l'esercito d'Oriente già assegnato a
Silla
(da qui la prima guerra civile).
II. 19.
Silla
reagisce occupando
Roma
con il suo esercito.
Sulpicio
viene catturato e sgozzato,
Mario
trascinato nel carcere di Minturno.
Ad uccidere
Mario
viene inviato uno schiavo germanico che era stato fatto prigioniero dallo stesso generale durante le battaglie contro i
Cimbri
; questi non ha il coraggio di eseguire la sentenza ed i
Romani
impietositi forniscono
Mario
di una nave per raggiungere il figlio sull'isola di
Ischia
perché vi trascorra il resto della vita.
II. 20. Il generale
Quinto Pompeo
viene ucciso dall'esercito del quale doveva assumere il comando, sobillato dal precedente comandante
Gneo Pompeo Strabone
.
Cinna
tenta di riprendere il programma di modifica del sistema elettorale già avviato da
Sulpicio
ridistribuendo i neocittadini italici in più tribù per accrescerne il peso elettorale.
Cacciato da
Roma
, deposto dalla carica di
console
riunisce un esercito in gran parte di
Italici
marcia contro
Roma
e richiama dall'esilio
Gaio Mario
.
II. 21.
Gneo Pompeo Strabone
, padre di
Pompeo Magno
, già menzionato nei paragrafi precedenti, ha incertezze iniziali nei riguardi di
Cinna
poi finisce per muovere contro di lui e si danno battaglia alle porte di
Roma
.
Gneo Pompeo
muore in modo non chiaro e
Cinna
riesce ad entrare a
Roma
dove promuove subito una legge per il richiamo di
Mario
.
II. 22.
Gaio Mario
torna a
Roma
.
Mario
e
Cinna
compiono una serie di persecuzioni ai danni dei rivali facendo uccidere, tra gli altri,
Quinto Lutazio Catulo
,
Cneo Ottavio
e
Lucio Cornelio Merula
.
II. 23.
Cinna
e
Mario
consoli
, rispettivamente per la seconda e per la settima volta.
Mario
muore e gli subentra
Valerio Flacco
. Intanto
Silla
è in
Grecia
per combattere
Mitridate
. Dopo un lungo assedio occupa
Atene
togliendola al nemico poi passa in
Asia
.
Mitridate
è alle strette e si arrende. Nell'
85 a.C.
si firma la pace di Dardano,
Silla
detta le condizioni.
II. 24.
Fimbria
, comandante della cavalleria che aveva fatto uccidere
Valerio Flacco
, prende il comando dell'armata mariana in
Grecia
e se ne fa proclamare "Imperator" ma si scontra con
Silla
ed è costretto al suicidio.
Conclusa la guerra contro
Mitridate
,
Silla
torna in
Italia
(
84 a.C.
) per eliminare
Cinna
.
Cinna
viene ucciso dai soldati.
II. 25. Risalendo la penisola
Silla
propaganda il suo partito ed ingrossa le sue truppe, presso
Capua
si scontra con successo con i
consoli
Scipione
e
Norbano
.
In questo periodo, dice
Velleio
,
Silla
dava grandi prove di clemenza ed equilibrio, rilasciando spesso incolumi gli avversari battuti.
II. 26. Consolato di
Cneo Papirio Carbone
e di
Caio Mario il Giovane
, figlio di
Gaio Mario
.
Caio Mario il Giovane
si scontra con
Silla
a Sacriparto, presso Segni, sconfitto rifugia a
Preneste
.
Persecuzioni a
Roma
di sospetti simpatizzanti di
Silla
.
II. 27.
Ponzio Telesino
, capo dei
Sanniti
ed odiatore dei
Romani
, insorge e tenta un assedio di
Roma
. E' sconfitto da
Silla
che ne fa esporre la testa mozzata a
Preneste
, dove si rifugiava
Caio Mario il Giovane
.
Mario
tenta una sortita e viene ucciso in circostanze non del tutto note.
II. 28.
Silla
nominato
dittatore
. Iniziano le proscrizioni.
II. 29. Compare il personaggio
Pompeo
.
Velleio
lo introduce dicendo che " raccolse un robusto esercito nella campagna picena "per ristabilire la dignità della patria", quindi si accinge a descriverne brevemente la figura.
Intraprendente e moderato
Pompeo
aveva per
Velleio
il solo vizio di "non poter tollerare alcuno alla sua altezza". cresciuto alla scuola del padre, valente generale messosi in luce nella
guerra sociale
, aveva approfondito fin da giovane l'arte militare.
II. 30. L'ex pretore
Marco Perperna
in
Spagna
assassina
Sertorio
.
Pompeo
e
Metello Pio
ottengono il trionfo per la campagna in
Spagna
e
Pompeo
viene nominato
console
.
Rivolta dei gladiatori di
Spartaco
che da uno sparuto gruppetto asserragliato sul
Vesuvio
raccoglie tanti proseliti da affrontare, dice
Velleio Patercolo
, con novantamila uomini l'esercito romano. La vittoria finale è di
Marco Licinio Crasso
che ne consegue grande prestigio.
II. 31. Il
tribuno
Aulo Gabinio
propone che venga affidata a
Pompeo
la guerra contro i pirati conferendogli poteri eccezionali in un raggio di cinquanta miglia dalle coste.
II. 32. La legge Aurelia di
Lucio Aurelio Cotta
, riequilibria il potere politico fra
Senato
, cavalieri e
plebe
.
Pompeo
conduce una grande campagna contro i pirati e dopo averli battuti e dispersi raccoglie i superstiti in alcuni centri urbani offrendo loro una qualche possibilità di lavoro.
II. 33. L'annessione della
Bitinia
a
Roma
(
74 a.C.
) causa la ripresa delle ostilità con
Mitridate re del Ponto
e col suo alleato
Tigrane re di Armenia
. Conduce la campagna
Lucio Licinio Lucullo
che però viene rimosso dal comando e sostituito dal
console
Acilio Glabrione
nel
67 a.C.
. per volere di
Pompeo
.
Velleio
attribuisce il provvedimento alla corruzione di
Lucullo
, alcuni critici moderni pensano invece che
Lucullo
si era reso inviso ai soldati e agli uomini di affari per aver proibito saccheggi e speculazioni ai danni dei provinciali.
Costumi di
Lucullo
e suo amore per il lusso.
II. 34.
Quinto Metello Cretico
sottomette l'isola di
Creta
ottenendo il trionfo.
Compare sulla scena
Marco Tullio Cicerone
, "uomo nuovo" di grandissimo ingegno ed abilità.
console
(nel
63 a.C.
) scopre e sventa la congiura di
Catilina
.
Catilina
fugge da
Roma
ed alcuni cospiratori sono messi a morte per ordine del
console
e con il consenso del
Senato
. (
Caio Cetego
,
Publio Cornelio Lentulo Sura
).
II. 35.
Catone Uticense
, in
Senato
, arringa contro i congiurati per ottenere la condanna.
Catilina
, fuggito, combatte contro le forze consolari e vi trova la morte.
II. 36. Sotto il consolato di
Cicerone
nasce
Ottaviano
.
Epoca di "grandi spiriti", dice
Velleio
e ricorda i nomi di molti famosi personaggi coevi.
II. 37. Campagna di
Pompeo
contro
Mitridate
e
Tigrane
.
Definitiva resa di
Tigrane
che conserva il titolo di re dell'
Armenia
ma perde le conquiste in
Siria
.
In quell'occasione viene annessa all'Impero anche la
Giudea
ponendo fine alle contese fra
Ircano
e
Aristobulo
(cfr.
Giuseppe Flavio
).
II. 38.
Velleio
ricapitola gli eventi relativi all'occupazione delle province romane citando:
Appio Claudio Caudex
(
264 a.C.
) e
Claudio Marcello
(
210 a.C.
), provincia di
Sicilia
.
Guerre puniche, da
Atilio Regolo
a
Scipione Emiliano
oltre cento anni di guerra, infine, distrutta
Cartagine
l'
Africa
è ordinata in provincia.
Il
console
Tito Manlio Torquato
, nel
235 a.C.
, conquista la
Sardegna
.
Più complesse le vicende della
Spagna
iniziate con la famiglia degli Scipioni all'inizio della prima guerra punica e conclusesi solo sotto
Augusto
(guerra cantabrica fra il
27
e il
19 a.C.
).
Paolo Emilio
soggiogò la
Macedonia
,
Mummio
l'
Acaia
.
Fulvio Nobiliore
l'
Etolia
nel
189 a.C.
Lucio Scipione
, fratello dell'
Africano
conquistò la provincia d'
Asia
contro
Antioco
nel
190 a.C.
Cipro
fu occupata da
Catone
in forza di un supposto testamento del re
Tolomeo Alessandro II
in favore di
Roma
.
Creta
fu sottomessa da
Metello Cretico
.
La
Siria
ed il
Ponto
furono conquistati da
Pompeo Magno
.
II. 39. Continua la ricapitolazione del paragrafo precedente.
Cesare
sottomise la
Gallia
e (.... lacuna del testo...) la
Numidia
.
Publio Servilio Vatia Isaurico
assoggettò la
Cilicia
.
Manlio Vulsone
la
Galazia (Gallogrecia)
.
Augusto
dopo la vittoria di
Azio
rese tributario l'
Egitto
.
Tiberio
sottomise
Illiri
e
Dalmati
aggiungendo all'Impero Rezia,
Vindelicia
,
Norico
,
Pannonia
, territorio degli
Scordisci
e
Cappadocia
.
II. 40. Riprende il racconto delle imprese di
Pompeo
che trionfa in tutti gli angoli del mondo.
Mitridate VI
tradito dal figlio
Farnace
si uccide e
Farnace
si affretta a concludere la pace con
Roma
.
Al ritorno di
Pompeo
in
Italia
si teme che tenti di abusare della fama e del potere conseguiti ma
Pompeo
liquida l'intero esercito a
Brindisi
ed entra con un esiguo seguito personale.
Celebra due giorni di trionfo dopo aver consegnato all'erario uno dei più ricchi bottini di guerra della storia romana.
Una legge proposta da
Tito Ampio Balbo
e da
Tito Labieno
,
tribuni
, autorizza
Pompeo
a vestire le insegne trionfali anche in altre occasioni. Al successo di
Pompeo
si oppongono
Lucullo
e
Metello Cretico
con una parte degli ottimati.
II. 41. Entra in scena
Giulio Cesare
che
Velleio
descrive in modo adulatorio (discendente di
Venere
... il più bello dei
Romani
, ecc.). Per cominciare
Velleio
racconta di come
Cesare
non volle ripudiare la moglie
Cornelia
, figlia di
Cinna
, quando
Silla
glielo richiedeva. Racconta poi dell'episodio in cui
Cesare
rapito dai pirati si comportò con tale coraggio e padronanza di se da incutere soggezione ai pirati stessi.
II. 42. Subito dopo la liberazione dai pirati
Cesare
organizzò una piccola flotta, inseguì i rapitori e ne catturò molti quindi si recò dal
proconsole
di
Bitinia
per chiedergli di mettere a morte i suoi prigionieri. Al rifiuto del
proconsole
rispose facendo crocifiggere i pirati catturati.
II. 43. Prime cariche di
Giulio Cesare
, nell'
85 a.C.
era stato nominato da
Mario
e
Cinna
flamine diale
, carica poi toltagli da
Silla
. Nel
73 a.C.
pontefice
. Nel
77 a.C.
accusò di concussione
Dolabella
e successivamente intraprese varie lotte politiche. Nel
65 a.C.
,
edile curule
intraprese il ripristino dei monumenti voluti da
Gaio Mario
. Nel
68 a.C.
fu in
Spagna
come questore e vi tornò come pretore nel
61
-
60 a.C.
riuscendo a sottomettre molte tribù ribelli.
II. 44.
Primo Triumvirato
.
Secondo
Velleio
Pompeo
accettò la coalizione per vedere confermati i suoi provvedimenti in
Asia
grazie al consolato di
Cesare
.
Cesare
ricercava prestigio nella gloria di
Pompeo
ma soprattutto " concentrandosi su quello l'odiosità della comune potenza avrebbe consolidato le proprie forze ".
Crasso
intendeva solo appoggiarsi al prestigio dei colleghi per raggiungere un potere che da solo non sarebbe riuscito a conseguire.
Gneo Pompeo
sposò
Giulia
, figlia di
Cesare
.
A
Cesare
vennero assegnate per un quinquennio le
Gallie
.
II. 45.
Publio Clodio Pulcro
promuove la legge che fa esiliare
Cicerone
per aver fatto giustiziare alcuni congiurati senza processo,
80 a.C.
Nell'agosto del
57 a.C.
Cicerone
viene richiamato a
Roma
per l'interessamento di
Pompeo
.
Catone Uticense
inviato a
Cipro
a prendere possesso del regno lasciato in eredità ai
Romani
.
II. 46. Mentre
Giulio Cesare
compie imprese vittoriose in
Gallia
,
Pompeo
e
Crasso
iniziano il loro secondo consolato (
55 a.C.
). Le
Gallie
assegnate a
Cesare
per un altro quinquennio, la
Siria
assegnata a
Crasso
che progettava una guerra contro i
Parti
.
Crasso
muove contro i
Parti
traversa l'
Eufrate
ma viene sconfitto ed ucciso da
Orode
a Carre, nel giugno del
53 a.C.
Cassio
, il futuro cesaricida, all'epoca questore di
Crasso
mette in salvo i soldati superstiti e riesce a mantenere la
Siria
in potere dei
Romani
.
II. 47. Continuano le campagne vittoriose di
Cesare
in
Gallia
. Dopo quattro anni di permanenza in
Gallia
di
Cesare
muore sua figlia
Giulia
, moglie di
Pompeo
, poco dopo muore anche l'unico figlio di
Pompeo
e
Giulia
, ancora bambino (questa notizia non è attestata in altri autori). Vengono così a cessare le relazioni di parentela fra
Cesare
e
Pompeo
.
Nel
52 a.C.
Pompeo
è eletto
console
senza collega con l'appoggio dell'aristocrazia che in precedenza gli era stata ostile, ciò suscita il risentimento di
Cesare
.
Milone
uccide
Clodio
e viene esiliato nonostante la difesa di
Cicerone
e il parere contrario di
Catone
.
II. 48. Prime scintille della guerra civile legate alle controversie fra
Pompeo
e
Cesare
sul dominio delle province e il comando degli eserciti.
Il
tribuno
Caio Scribonio Curione
si schiera prima con
Pompeo
poi con
Cesare
creando ulteriori disaccordi.
Velleio
riporta, senza confermarla, la diceria che
Curione
avesse cambiato partito lasciandosi corrompere da
Cesare
per denaro.
Cicerone
cerca di condurre trattative a favore della pace.
II. 49.
Cesare
e
Pompeo
ai ferri corti. Il partito pompeiano rifiuta di trattare con
Cesare
e gli ordina di tornare a
Roma
come privato cittadino.
Cesare
passa il
Rubicone
con il suo esercito la notte del 10 giugno del
49 a.C.
II. 50.
Cesare
marcia verso
Roma
mentre i
consoli
se ne allontanano. Espone le proprie ragioni in
Senato
e parte verso la
Spagna
. Superata la resistenza dei Marsigliesi,
Cesare
arriva in
Spagna
e si scontra con i legati di
Pompeo
Afranio
e
Petreio
. Dopo la battaglia di
Ilerda (Lerida)
i due legati si arrendono,
Cesare
prende le loro truppe e li rimanda a
Pompeo
con quanti intendono seguirli.
II. 51.
Cesare
attacca
Pompeo
nella
Penisola Balcanica
e lo assedia con il blocco di
Durazzo
. Seguono combattimenti con esiti alterni.
II. 52.
Cesare
si sposta in
Tessaglia
e
Pompeo
incoraggiato da uno scontro a lui favorevole svoltosi a
Durazzo
, lo insegue. I due eserciti si scontrano a
Farsalo
dove avviene la disfatta di
Pompeo
.
II. 53.
Pompeo
fugge in
Egitto
sperando nell'aiuto di
Tolomeo XIII Aulete
che anni prima aveva protetto e ristabilito sul trono, ma gli egiziani per procurarsi il favore di
Cesare
o allontanarne la vendetta fanno uccidere
Pompeo
. (28 settembre del
48 a.C.
).
II. 54. Il partito pompeiano si riorganizza con
Giuba I re di Numidia
,
Quinto Metello Scipione
già
console
nel
52 a.C.
e
Catone Uticense
.
II. 55. Campagna in
Africa
di
Cesare
contro i pompeiani, vittoria di
Tapso
nel
46 a.C.
Campagna di
Cesare
in
Spagna
contro
Gneo Pompeo
, figlio di
Pompeo Magno
. Questa dura campagna si conclude con la vittoria di
Cesare
a
Munda
nel
45 a.C.
. e la fine del partito pompeiano.
II. 56. Nell'aprile del
45 a.C.
Cesare
ritorna a
Roma
, perdona tutti gli avversari superstiti e da luogo a grandi festeggiamenti. Vengono celebrati cinque trionfi per le varie vittorie di
Cesare
.
Congiura di
Bruto
e
Cassio
,
Cesare
viene ucciso alle idi di Marzo.
Velleio
pecca di superficialità nel discutere i moventi dei congiurati, in particolare dice che
Bruto
non si sarebbe accontentato di una promessa di consolato da parte di
Cesare
e che
Cassio
sarebbe stato risentito con
Cesare
per il ritardo nell'ottenere la carica. E' citato anche il noto episodio in cui
Marco Antonio
durante un banchetto mise una corona sul capo di
Cesare
chiamandolo re e procurandogli non poche antipatie.
II. 57. Considerazioni di
Velleio
su come presagi e previdenza non abbiano potuto cambiare la sorte di
Cesare
.
II. 58. I congiurati occupano il
Campidoglio
.
Antonio
si atteggia a pacificatore.
Cicerone
propone l'amnistia per i congiurati e la ratifica degli atti di
Cesare
.
Dolabella
prende il posto di
Cesare
nel consolato.
II. 59 Apertura del testamento di
Cesare
e adozione di
Ottaviano
.
Cenni sulle origini di
Ottaviano
.
Ottaviano
raggiunto ad
Apollonia
dalla notizia della morte di
Cesare
torna in
Italia
ed apprende i particolari del testamento.
Prime ostilità fra
Ottaviano
e
Antonio
.
Abusi dei
consoli
Antonio
e
Dolabella
.
Antonio
si arroga il governo della
Gallia
già destinato a
Decimo Bruto
.
II. 61.
Guerra di Modena
.
Irzio
e
Pansa
schierati con
Ottaviano
combattono contro
Antonio
per restituire il governo delle
Gallie
a
Decimo Bruto
.
Morte di
Irzio
e
Pansa
.
II. 62.
Bruto
e
Cassio
si impadroniscono delle province d'oltremare, dopo la
guerra di Modena
il
Senato
ratifica il loro mandato. Trionfo di
Decimo Bruto
, funerali di
Irzio
e
Pansa
. Onori negati a
Ottaviano
.
II. 63.
Antonio
in fuga dopo
Modena
rifugia presso
Lepido
.
Munazio Planco
ed
Asinio Pollione
dopo molte indecisioni finiscono per consegnare ad
Antonio
i propri eserciti.
II. 64.
Decimo Bruto
, abbandonato da
Planco
cerca di raggiungere
Giunio Bruto
in Oriente ma viene ucciso dai sicari di
Antonio
.
Discorsi in
Senato
di
Cicerone
contro
Antonio
.
II. 65. Scambio di corrispondenza e trattative fra
Ottaviano
e
Antonio
che arrivano ad un accordo:
Secondo Triumvirato
. Fidanzamento di
Ottaviano
con
Claudia
, figliastra di
Antonio
(figlia di
Fulvia
e di
Clodio
).
Ottaviano
nominato
console
insieme a
Quinto Pedio
.
II. 66. Proscrizioni del
triumvirato
.
Morte di
Cicerone
.
Invettiva di
Velleio
contro
Antonio
.
II. 67. Ancora sulle proscrizioni del
triumvirato
.
Munazio Planco
fa proscrivere il fratello
Plozio Planco
.
II. 68.
Velleio
fa qualche passo indietro per ricordare episodi minori di periodi di cui ha già parlato: il
tribuno
Marco Celio Rufo
, nel
48 a.C.
versando in gravi difficoltà finanziarie tenta di far approvare una legge per la remissione dei debiti, non riuscendovi promuove disordini e viene ucciso per ordine del
Senato
. A lui si era alleato
Milone
, l'uccisore di
Clodio
, ostile al partito cesariano per non essere stato richiamato dall'esilio. Anche
Milone
muore durante i disordini.
Flavio Cesezio
e
Epidio Marullo
,
tribuni
nel
44 a.C.
avrebbero accusato
Cesare
di aspirare alla tirannia (diversa la versione di
Svetonio
e di
Dione Cassio
).
II. 69.
Dolabella
cattura ed uccide a tradimento
Gaio Trebonio
, congiurato cesaricida, poi viene assediato da
Cassio
a Laodicea e muore durante l'assedio.
Bruto
cattura ed uccide
Gaio Antonio
, fratello del triumviro prima che assuma il governo della
Macedonia
.
Bruto
si impossessa delle legioni di
Publio Vatinio
governatore dell'
Illirico
.
II. 70. Battaglia di
Filippi
. In un primo momento le truppe di
Bruto
assediano l'accampamento di
Ottaviano
mentre
Cassio
si trova in difficoltà. Credendo
Bruto
già sconfitto
Cassio
si uccide. Alcuni giorni dopo
Bruto
è sconfitto in battaglia campale e si uccide.
II. 71.
Messalla Corvino
, fra gli ufficiali di
Bruto
e
Cassio
perdonato da
Ottaviano
.
Illustri caduti di
Filippi
: il figlio di
Catone
,
Lucullo
,
Ortensio
,
Livio Druso
, padre di
Drusilla
, e
Quintilio Varo padre
.
II. 72. Dopo la sconfitta di
Filippi
molti dei superstiti repubblicani si raccolgono intorno a
Sesto Pompeo
, figlio di
Pompeo Magno
.
II. 73. Ritratto di
Sesto Pompeo
. "ignaro di studi, rozzo nell'esprimersi, risoluto negli slanci, pronto di mano, rapido nel riflettere e per lealtà del tutto dissimile al padre".
Velleio
ricorda brevemente come avendo avuto il comando delle coste spagnole e poi della
Sicilia
Sesto avesse finito col vivere come un pirata di scorrerie nel
Mar Tirreno
.
II. 74. Tornato da
Filippi
Ottaviano
affronta i disordini provocati da
Lucio Antonio
e da
Fulvia
, moglie di
Antonio
e si scontra con loro a
Perugia
.
Lucio
e
Fulvia
si salvano ma
Perugia
viene devastata.
II. 75. Scontri con gli espropriati ribelli. Fuga di
Tiberio Claudio Nerone
e della famiglia.
Livia
che sarà moglie di
Ottaviano
e
Tiberio
che ne sarà successore. Come
Dione Cassio
anche
Velleio
si stupisce dello strano corso del destino.
II. 76.
Velleio
ricorda il proprio antenato
Gaio Velleio
, amico di
Tiberio Claudio Nerone
(padre di
Tiberio
) che durante la fuga in
Sicilia
si uccise per non essere di intralcio ai suoi amici con la vecchiaia.
L'arrivo di
Antonio
in
Italia
fa temere un'altra guerra civile ma
Antonio
ed
Ottaviano
si accordano a
Brindisi
(
40 a.C.
).
Svelate le macchinazioni di
Salvidieno Rufo
ai danni di
Ottaviano
.
II. 77. Accordo di
Miseno
con
Sesto Pompeo
. Viene concesso il perdono ai repubblicani che si erano rifugiati dopo
Filippi
presso
Sesto Pompeo
.
II. 78.
Marco Antonio
sposa
Ottavia
, sorella di
Ottaviano
.
Scontro fra le truppe di
Pacoro
e di
Labieno
con
Marco Antonio
.
II. 79. Riprende le guerra contro
Sesto Pompeo
.
Agrippa
allestisce la flotta e la base di
Capo Miseno
e si scontra con Sesto a Milazzo e a
Nauloco
.
Sesto Pompeo
fuggitivo è preso e fatto uccidere da
Antonio
.
II. 80. Episodio di
Lepido
che tenta il colpo di mano, basta il carisma di
Ottaviano
per farlo abbandonare dalle legioni.
Lepido
viene risparmiato ma destituito.
II. 81.
Ottaviano
seda una rivolta fra le legioni, concede terre ai veterani. Opere pubbliche sue e di
Agrippa
.
II. 82. Guerre di
Antonio
in
Armenia
di esito incerto e con gravi perdite per le sue legioni.
Inizio della relazione di
Antonio
con
Cleopatra
.
Antonio
assume costumi orientaleggianti alienandosi la simpatia di molti suoi sostenitori ligi alle tradizioni romane.
II. 83.
Munazio Planco
abbandona
Antonio
e passa ad
Ottaviano
. Spietato ritratto di
Planco
.
II. 84. Battaglia di
Azio
: preliminari.
II. 85. Battaglia di
Azio
: schieramenti, fuga di
Cleopatra
, poi di
Antonio
.
Vittoria di
Ottaviano
.
II. 86. Dopo la battaglia di
Azio
, clemenza di
Ottaviano
.
II. 87. Suicidio di
Antonio
e di
Cleopatra
.
II. 88. Complotto di
Marco Lepido
(figlio di
Lepido il triumviro
e di
Giunia Seconda
) per uccidere
Ottaviano
rapidamente sventato da
Mecenate
.
Lepido
viene ucciso e la moglie
Servilia
si suicida ingoiando carboni ardenti.
II. 89. Ritorno di
Ottaviano
in
Italia
dopo la battaglia di
Azio
e l'occupazione dell'
Egitto
(agosto del
29 a.C.
). Trionfi di
Ottaviano
. Restaurazione della pace. Cenno all'epurazione dell'ordine senatorio.
II. 90. Finite le guerre civili
Roma
si dedica a questioni da tempo irrisolte. Viene riportato l'ordine in
Dalmazia
, in rivolta, dice
Velleio
, da ventidue anni e vengono sottomesse le tribù rozze e selvagge delle
Alpi
: si tratta dei
Salassi
delle
Alpi Graie
debellate da
Aulo Terenzio Varrone
nel
25 a.C.
(in quell'occasione fu fondata la colonia militare di
Augusta Pretoria, Aosta
).
Con alcuni interventi fra il
27 a.C.
e il
24 a.C.
Ottaviano
ed
Agrippa
pacificano la
Spagna
.
II. 91. Recuperate le insegne romane che i
Parti
avevano preso a
Crasso
e ad
Antonio
.
Su proposta di
Munazio Planco
ad
Ottaviano
viene tributato il titolo di Augusto.
Lucio Murena
e
Fannio Cepione
messi a morte per cospirazione contro
Augusto
.
Altro complotto ad opera di
Egnazio Rufo
, anche egli sarà messo a morte.
II. 92.
Gaio Senzio Saturnino
console
nel
19 a.C.
regge il consolato da solo in assenza di
Augusto
che dal
22
al
19 a.C.
svolse un lungo viaggio in
Asia
e in Oriente.
Saturnino
governa con grande fermezza opponendosi alle caricature di candidati indegni come
Egnazio Rufo
.
II. 93. Morte di
Marco Marcello
, figlio di
Ottavia
.
Era da tutti ritenuto possibile successore di
Ottaviano
. Si diceva di segreti contrasti fra lui e
Vipsanio Agrippa
che proprio per questo motivo si era allontanato da
Roma
.
II. 94. A diciannove anni
Tiberio
inizia la carriera politica come questore.
Per ordine di
Augusto
,
Tiberio
interviene in Oriente dove entra con le legioni in
Armenia
ed insedia sul trono
Tigrane III
nel
20 a.C.
II. 95.
Tiberio
ed il fratello
Druso
svolgono nel
15 a.C.
una campagna vittoriosa contro i
Reti
ed i
Vindelici
.
Breve cenno sferzante contro la
censura
di
Munazio Planco
.
II. 96. Muore
Agrippa
.
Tiberio
sposa
Giulia
, vedova di
Agrippa
e figlia di
Ottaviano
.
Tiberio
in
Pannonia
(dal
12 a.C.
al
9 a.C.
).
II 97. Campagna in
Germania
di
Claudio Druso Nerone
contro le tribù (
Sicambri
ed altri) che tentavano di invadere la
Gallia
. Dopo una lunga campagna (
12 a.C.
-
9 a.C.
)
Druso
muore per una caduta da cavallo ed il comando delle legioni in
Germania
viene affidato a
Tiberio
che conclude la campagna nell'
8 a.C.
sottomettendo le tribù insorte.
II. 98. Campagna di
Lucio Calpurnio Pisone
per proteggere la
Macedonia
ed il
Ponto Eusino
dalle incursioni dei Montanari della
Tracia
. Suoi successi. Elogio di
Pisone
.
II. 99.
Tiberio
dopo essere stato insignito per due volte dell'autorità consolare ed aver ricevuto la potestà tribunizia, decide di ritirarsi a
Rodi
. Ovviamente
Velleio Patercolo
gli attribuisce il nobile motivo di lasciare spazio ai giovani
Gaio Cesare
e
Lucio Cesare
, nipoti di
Ottaviano
in quanto figli di
Giulia
e di
Agrippa
.
Il ritiro di
Tiberio
dura dal
6 a.C.
al
2 d.C.
II. 100. Scandalosa condotta di
Giulia
, figlia di
Ottaviano
,
Iullo Antonio
,
Quinzio Crispino
ed altri amanti di lei esiliati.
Giulia
confinata a
Ventotene
, la segue volontariamente sua madre
Scribonia
.
II. 101.
Gaio Cesare
inviato in Oriente (
1 a.C.
) impone sul trono d'
Armenia
il re
Ariobarzane
.
II. 102. Su denuncia dei
Parti
vengono scoperti gli abusi in
Asia
di
Marco Lollio
, consigliere e accompagnatore di
Gaio Cesare
:
Augusto
ordina a
Gaio
di rimuoverlo dai suoi incarichi e
Lollio
, sembra, si suicida.
Gaio Cesare
attirato in un'imboscata viene gravemente ferito [nella città di
Artagera
], qualche tempo dopo muore durante il viaggio di ritorno a
Roma
(
4 d.C.
).
Nel
2 d.C.
era morto il fratello
Lucio Cesare
in non chiare circostanze.
II. 103.
Tiberio
tornato da
Rodi
dopo la morte di Gaio e
Lucio Cesare
, è adottato da
Augusto
, quindi di fatto designato come suo successore (
4 d.C.
). Evento questo molto fausto, a giudizio di
Velleio
.
II. 104. Adozione di
Agrippa Postumo
.
Campagna di
Tiberio
in
Germania
(
4 d.C.
),
Velleio
ricorda di essere stato fra i suoi collaboratori.
Esultanza dei legionari nel rivedere
Tiberio
come loro comandante.
II. 105. In
Germania
Tiberio
sottomette varie tribù, in particolare quelle stanziate lungo i fiumi per garantire l'accesso alla flotta dal mare del Nord. Fra i suoi luogotenenti è ricordato
Senzio Saturnino
.
II. 106. Campagna del
5 d.C.
per consolidare le conquiste di
Druso
e di
Tiberio
quindici anni prima.
Tiberio
compie una grande
manovra a tenaglia
fra il corso del
Reno
e quello dell'
Elba
fino a ricongiungersi con la sua flotta che risaliva l'
Elba
proveniendo dal mare del Nord.
II. 107. Un episodio della campagna di
Germania
. un vecchio barbaro rende onore a
Tiberio
.
Si conclude la campagna e
Tiberio
riconduce l'esercito ai quartieri d'inverno.
II. 108. Carattere e descrizione di
Maroboduo
, re dei
Marcomanni
.
II. 109.
Maroboduo
trasferisce i
Marcomanni
in
Boemia
dove organizza una forte resistenza antiromana.
Nel
6 d.C.
Tiberio
decide di attaccare
Maroboduo
preoccupato dalla sua crescente potenza ed organizza un accerchiamento dividendo l'esercito in due ali, una sotto il suo diretto comando ed una altra sotto quello di
Senzio Saturnino
.
II. 110. La campagna di
Tiberio
contro
Maroboduo
è interrotta da una grandiosa insurrezione in
Pannonia
, provocata probabilmente dagli ingenti reclutamenti fatti dai
Romani
per preparare la guerra ai
Marcomanni
.
II. 111. Preparativi a
Roma
per combattere gli insorti della
Pannonia
che minacciano l'
Italia
. Grandi reclutamenti,
Tiberio
assume il comando del nuovo esercito. Inizio della campagna in
Pannonia
.
Velleio
è ancora fra gli ufficiali di
Tiberio
, rinunciando al sorteggio per il governo di una provincia.
II. 112. Eroica difesa dell'
Illirico
contro gli insorti da parte di
Messalino
, figlio di
Messalla Corvino
.
Il re trace
Remetalce
alleato dei
Romani
.
Condanna di
Agrippa Postumo
.
II. 113. Le legioni romane e le truppe degli alleati si concentrano in
Pannonia
e
Dalmazia
sotto il comando di
Tiberio
.
II. 114. Solerzia di
Tiberio
verso i suoi ufficiali e soldati. Sua moderazione nel controllare la disciplina.
Conclusione della guerra in
Pannonia
(
8 d.C.
), resa dei capi dei
Pannoni
Batone
e
Pinnete
, l'uno fatto prigioniero, l'altro consegnatosi volontariamente.
L'esercito romano è ricondotto nei quartieri d'inverno ed affidato al comando di un
Marco Emilio Lepido
, cugino dell'omonimo cospiratore contro
Ottaviano
.
II. 115. Inizia la campagna di
Tiberio
in
Dalmazia
(
9 d.C.
).
Velleio
ricorda, con l'occasione, il fratello
Magio Celere Velleiano
, aiutante di
Tiberio
durante questa campagna.
All'inizio dell'estate del
9 d.C.
Lepido conduce le legioni della
Pannonia
a raggiungere
Tiberio
in
Dalmazia
e, passando, uccide e brucia qua e là in quelle regioni abitate da "popolazioni inviolate e finora indenni da sconfitte, e perciò ancora fiere ed orgogliose". Infine raggiunge
Tiberio
con un ricco bottino e viene insignito degli ornamenti trionfali.
Rapidamente
Tiberio
vince anche in
Dalmazia
sottomettendo le popolazioni locali.
II. 116. Lungo inciso di
Velleio
per menzionare personaggi poco noti del periodo i quali non ebbero occasione di conseguire onori o trionfi e che a giudizio dell'autore meritano di essere ricordati per virtù e rettitudine:
Elio Lamia
,
console
nel
3 d.C.
ed
Aulo Licinio Nerva Silano
,
console
nel
7 d.C.
II. 117. E' appena conclusa la campagna di
Tiberio
in
Dalmazia
quando arriva dalla
Germania
la notizia della disfatta delle legioni di
Varo
.
Velleio
si sofferma per un ritratto di
Quintilio Varo
: lo definisce di indole mite e di abitudini tranquille non insensibile alla ricchezza come aveva dimostrato negli anni precedenti quando era stato governatore della
Siria
.
Per
Velleio
Varo
, preso il comando della
Germania
commise un grosso errore di valutazione tentando di introdurre fra i barbari il diritto romano.
II. 118. I
Germani
sembrano in un primo tempo accettare il nuovo ordinamento ma fra i loro nobili già cova la rivolta. Entra in scena
Arminio
, che avendo militato nelle legioni romane aveva ricevuto la cittadinanza e l'ordine equestre.
Arminio
si fa promotore della rivolta contro i
Romani
e viene denunciato a
Varo
da
Segeste
, suo suocero, come più ampiamente di
Velleio
racconta
Tacito
, ma
Varo
non presta fede al delatore.
II. 119. Riprende la narrazione degli eventi dopo le parentesi descrittive. Colto di sorpresa nella
foresta di Teutoburgo
, l'esercito romano viene rapidamente sopraffatto dai
Germani
.
Varo
si uccide, gli ufficiali e i soldati che non cadono in battaglia vengono successivamente giustiziati.
La testa di
Varo
è portata a
Maroboduo
che la spedisce ad
Augusto
.
II. 120.
Tiberio
a capo dell'offensiva romana per vendicare la disfatta di
Varo
passa subito all'attacco e superato il
Reno
penetra rapidamente in
Germania
.
II. 121.
Tiberio
conduce altre azioni dimostrative in
Germania
.
Augusto
associa
Tiberio
al governo attribuendogli "l'Imperio proconsolare maggiore". Tornato a
Roma
Tiberio
celebra il trionfo (
12 d.C.
).
II. 122.
Velleio
loda
Tiberio
per la sua modestia: si accontentò di tre trionfi quando gliene sarebbero spettati almeno sette.
II. 123.
Germanico
è inviato in
Germania
per completarvi le operazioni militari.
Tiberio
nell'
Illirico
per operazioni di pace.
Augusto
si ritira a
Nola
dove si ammala e richiama
Tiberio
.
Morte di
Augusto
.
II. 124. Dopo un mese di esitazione
Tiberio
accetta la successione.
Apoteosi di
Augusto
. Pretura di
Velleio Patercolo
e del fratello
Magio Celere Velleiano
.
II. 125. Ribellione delle legioni in
Germania
sedata da
Germanico
.
Ribellione nell'
Illirico
sedata da
Druso Minore
.
In
Spagna
è posto al governo Marco Lepido, ricordato in 114.
II. 126. Lodi al governo di
Tiberio
.
Terremoto di
Sardi
,
Efeso
e Magnesia, città restaurate da
Tiberio
.
II. 127.
Seiano
collaboratore e confidente di
Tiberio
: dalle lodi di
Velleio
si evince che
Seiano
non era ancora caduto in disgrazia ai tempi della stesura del testo.
II. 128. Esempi storici di
Velleio
per dimostrare come il caso di
Seiano
non sia il primo in cui un "uomo nuovo" ascende ai più alti livelli di successo e di potere. Vengono nominati
Tiberio Coruncanio
,
Spurio Carvilio
,
Marco Catone
,
Mummio Acaico
,
Caio Mario
,
Cicerone
,
Asinio Pollione
.
II. 129. Vari eventi del principato di
Tiberio
: episodio di
Rascupoli
, principe trace spodestato con manovre politiche con la collaborazione del
console
Pomponio Flacco
; processo contro
Libone Druso
, donativi di
Tiberio
, trionfo di
Germanico
, interventi in
Armenia
, annessione della Commagene alla
Siria
, costituzione in provincia della
Cappadocia
.
Rivolta in
Gallia
di
Sacroviro
e
Giulio Floro
.
Guerriglia in
Africa
di
Tacfarinas
.
II. 130. Opere civiche di
Tiberio
: costruzione di grandiosi monumenti (non attestati in
Tacito
), restauro delle opere di
Pompeo
distrutte dal fuoco.
Morte di
Germanico
e di
Druso
.
Confino di
Agrippina Maggiore
e di
Nerone Cesare
.
Morte di
Livia Drusilla
.
II. 131. Conclusione dell'opera di
Velleio
.
Voto di
Velleio
per la lunga vita di
Tiberio
e la conservazione dell'Impero.