Figlio di Publio Vitellio. Fratello di Aulo Vitellio, Publio Vitellio il Giovane e Quinto Vitellio.
Padre dell'imperatore Vitellio.
Console nel 34 d.C. con Paolo Fabio Persico.
Proconsole in Siria ebbe il delicato incarico di gestire la complessa situazione provocata dai Parti che tentavano di impadronirsi dell'Armenia. Di nuovo console sotto Claudio nel 43 e nel 47. L'imperatore lo volle anche come suo collega nella censura.
Racconta Tacito che Vitellio, su richiesta di Agrippina, riuscì a screditare Lucio Silano fidanzato di Ottavia figlia di Claudio per indurre l'imperatore ad annullare il fidanzamento in modo che la giovane potesse sposare Nerone.
Fra i politici più abili e sagaci del suo tempo, ma Svetonio lo ricorda come un grande adulatore.

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Riferimenti letteratura:

Svetonio - Vite dei Cesari

Tacito - Annali

Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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Vedi anche:

Cronologia dei magistrati romani

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