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Erebo



Nella mitologia greca figlio del Caos, fratello e marito della Notte dalla quale ebbe l'Etere ed il Giorno (Esiodo, Teogonia). Rappresenta anche le oscure profondità della terra che ospitano la dimora dei morti, dov'è il regno di Persefone. Dall'Erebo viene la notte, Eracle vi trasse il cane Cerbero.
In Servio, commentatore di Virgilio, è detto Erebo il luogo dove le anime dei buoni si radunano prima di muovere verso l'Eliso. Qualche volta indica l'oscurità in generale (es. Sofocle, Antigone V 588).
Nella caricatura cosmogonica di Atristofane esistono da principio il Caos e la Notte, l'Erebo ed il Tartaro e nel seno infinito dell'Erebo la Notte produce l'uomo primitivo.
In Igino (Fabulae - prologo) è detto figlio di Caligine e di Caos al pari di Notte, Giorno ed Etere.


Riferimenti letteratura:
  • Esiodo - Teogonia
  • Igino - Fabulae


  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Caos
    Figli:
  • Emera


  • Indice sezione