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Linceo figlio di Afareo



Argonauta, figlio di Afareo e di Arene, fratello di Ida e di Piso.
Con Ida osò sfidare i Dioscuri Castore e Polluce. Personaggio dotato di vista eccezionale (il nome è accostabile a Lynx=lince), se ne ricordano episodi quali vedere entro il cavo di una quercia o scorgere fiumi sotterranei o anche vedere in profondità nel mare e nell'aria (Argonautiche orfiche 182) e attraverso nebbie o nuvole (es. Valerio Flacco I,467; Igino, Fabulae 14-12-13). La sua capacità di scorgere la luna nuova è attestata in Cleomede II,1 e citata da Plinio il Vecchio in HN. II,15.
Apollonio Rodio (Argonautiche IV) narra che a Linceo sembrò di scorgere Eracle attraverso una distanza smisurata 'come quando un uomo vede, o crede di vedere, la luna al principio del mese'. Probabilmente a questa fonte si riferisce la citazione di Plinio.
Nelle Metamorfosi di Ovidio è citato anche tra i cacciatori del cinghiale Calidonio, mentre in Igino questo ruolo è assegnato a un altro Linceo, figlio di Teneo.


Riferimenti letteratura:
  • Pindaro - Nemee
  • Apollonio Rodio - Argonautiche
  • Igino - Fabulae
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
  • Licofrone - Alessandra

  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Afareo
  • Madre: Arene
    Fratelli e sorelle:
  • Ida
  • Afaridi

    Indice sezione