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Giuseppe figlio di Giacobbe
Figlio di
Giacobbe
e di
Rachele
.
Giuseppe, che aveva ereditato da
Rachele
una grande avvenenza, era il preferito di
Giacobbe
. Ciò suscitò la gelosia dei fratelli.
In
Genesi
37.5 e seguenti Giuseppe sogna che i covoni costruiti dai suoi fratelli si inchinano al covone costruito da lui e che il sole, la luna ed undici stelle si inchinano davanti a lui. Sogni profetici che rappresentano la sua supremazia futura su fratelli e genitori e che non mancano di suscitare ulteriori gelosie familiari. I fratelli si propongono di ucciderlo, solo uno -
Ruben
- si oppone al proposito; infine i fratelli vendono Giuseppe ad una carovana di mercanti
Madianiti
diretti verso l'
Egitto
e lo fanno credere morto a
Giacobbe
.
I mercanti portarono Giuseppe in
Egitto
e lo vendettero a
Putifar
, capitano delle guardie del Faraone.
Giuseppe conquistò subito la benevolenza di
Putifar
che lo nominò suo maggiordomo e gli affidò la conduzione della sua casa, concedendogli quindi la massima fiducia.
Pier Francesco Mola
Galleria di Alessandro VII (Sala Gialla),
Palazzo del Quirinale, Roma
Tuttavia la moglie di
Putifar
, invaghitasi di Giuseppe e da questi respinta per fedelà al padrone, si vendicò inscenando un falso tentativo di insidia da parte di Giuseppe e lo calunniò con il marito.
Putifar
fece imprigionare Giuseppe nelle carceri del Faraone e qui l'Eterno intervenne in suo favore procurandogli questa volta la fiducia del responsabile del carcere che lo nominò sorvegliante degli altri detenuti.
Fra i compagni di prigionia di Giuseppe erano due funzionari del Faraone: il gran coppiere ed il gran panettiere. Un mattino i due detenuti raccontarono ciascuno un sogno a Giuseppe: il gran coppiere aveva sognato di spremere i grappoli di tre tralci di vite e servire il succo al faraone, il gran panettiere aveva sognato di recare tre canestri di vivande al Faraone ma gli uccelli ne mangiavano il contenuto. Nell'interpretazione di Giuseppe i tralci ed i canestri rappresentavano tre giorni, ma al terzo giorno il coppiere sarebbe stato liberato mentre il panettiere sarebbe stato giustiziato. Allo scadere del terzo giorno, compleanno del Faraone, la sentenza di questi conferma la predizione di Giuseppe.
Ricordandosi di Giuseppe, dopo qualche tempo, il coppiere lo raccomandò al Faraone che era turbato da alcuni sogni che i suoi consiglieri non riuscivano ad interpretare. Il sovrano aveva sognato sette vacche magre che divoravano sette vacche grasse, nonchè sette stente spighe di grano che 'divoravano' altre sette spighe floride e piene di semi. Giuseppe fu mandato a chiamare e fornì una spiegazione convincente: le sette vacche grasse rappresentavano sette anni di carestia che avrbbero fatto tristemente dimenticare la precedente abbondanza. Giuseppe si prodigò in saggi consigli tanto che Faraone, colpito, lo nominò vicerè e gli affidò l'incarico di ammassare parte dei raccolti degli anni di abbondanza come lo stesso Giuseppe aveva suggerito.
Giuseppe, che da carcerato era improvvisamente divenuto il numero due dell'
Egitto
, sposò
Asenath
, figlia del sacerdote
Putifar
, e ne ebbe due figli:
Manasse
e
Efraim
.
Trascorsi i sette anni di abbondanza, puntualmente, giunse la carestia.
Poiché la carestia colpiva anche
Canaan
,
Giacobbe
inviò tutti i suoi figli in
Egitto
, ad eccezione di
Beniamino
, a comperare provviste. Giuseppe riconobbe i fratelli quando si presentarono a lui per chiedere il permesso di acquistare ma non fu da loro riconosciuto e decise di far finta di nulla.
Giuseppe dimostrò di sospettare della lealtà dei suoi visitatori e li fece arrestare, dopo tre giorni acconsentì a farli ripartire con il grano ma trattenne
Simeone
in ostaggio ordinando loro di tornare con il fratello più giovane che avevano detto di avere.
Tornati a casa, i fratelli spiegarono la situazione a
Giacobbe
ma questi rifiutò di lasciar partire
Beniamino
finché la carestia non lo costrinse a cercare ancora in
Egitto
nuove provviste.
I fratelli tornarono in
Egitto
. Giuseppe li accolse benevolmente e liberò
Simeone
, quindi al momento della partenza ordinò al suo amministratore di nascondere nel loro grano l'oro con cui lo avevano pagato, come aveva già fatto la prima volta. Ordinò inoltre di nascondere una coppa d'argento fra le cose di
Beniamino
.
Durante il viaggio di ritorno i fratelli di Giuseppe furono circondati da soldati a cavallo ed accusati di aver rubato la coppa.
Beniamino
, ovviamente inconsapevole, fu trovato in possesso della coppa e tutti furono riportati in presenza di Giuseppe dove si dimostrarono disperati ed umiliati. In effetti Giuseppe aveva ordito l'inganno per saggiare l'affetto dei fratelli verso il giovane
Beniamino
e quando li vide pronti a pagare con la propria vita pur di salvare il fratello minore, si rivelò, dichiarò di perdonarli per quanto gli avevano fatto tanti anni prima e li invitò a trasferirsi in
Egitto
con le loro famiglie.
Pentiti della loro colpa nei confronti di Giuseppe e lieti di averlo ritrovato, i fratelli si affrettarono a tornare a casa per prendere
Giacobbe
e portarlo in
Egitto
. Durante il viaggio
Giacobbe
esitò, ma Dio gli apparve in sogno rassicurandolo. Seguendo la
Bibbia
,
Giuseppe Flavio
dice che il gruppo familiare di
Giacobbe
che si mise in viaggio verso l'
Egitto
era composto da settanta persone.
Giuseppe andò incontro alla sua famiglia fino ai confini dell'
Egitto
e, dopo un emozionante incontro con
Giacobbe
, condusse tutti al cospetto del Faraone che riservò loro una benevola accoglienza.
L'accorta politica di Giuseppe permise all'
Egitto
di superare i sette anni di siccità e carestia e quando il
Nilo
tornò ad irrigare il terreno producendo ricchi raccolti, Giuseppe ed il Faraone restituirono i campi a quanti li avevano ceduti in cambio del grano, imponendo una tassa del venti per cento sui raccolti futuri.
Trascorsi diciassette anni in
Egitto
,
Giacobbe
- che aveva allora centoquarantasette anni, si ammalò. Prima di morire benedisse i suoi numerosi figli e predisse che la loro discendenza sarebbe tornata in
Canaan
. Ordinò, inoltre, che i figli di Giuseppe fossero considerati alla pari dei suoi (cioè li adottò) nella spartizione delle future ricchezze. Espresse infine il desiderio di essere sepolto in
Ebron
, desiderio che fu esaudito da Giuseppe ed il suoi fratelli trascorsero felicemente in
Egitto
il resto della loro vita.
Riferimenti letteratura:
Bibbia
Bibbia - Genesi
Bibbia - Esodo
Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche
Giovanni Zonara - Storia del mondo
Riferimenti Genealogici
Padre:
Giacobbe
Madre:
Rachele
Fratelli e sorelle:
Dan
Neftali
Simeone
Gad
Ascer
Issacar
Ruben
Levi
Zabulon
Dina
Giuda
Beniamino
Figli:
Manasse
Efraim
Indice sezione