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Aristodemo



Quando gli Eraclidi conquistarono il Peloponneso, tre di loro si divisero il territorio tirando a sorte.
A Temeno toccò Argo, a Cresfonte (che aveva barato) la Messenia e ad Aristodemo andò Sparta.
Cresfonte fu ucciso da un parente di nome Polifonte che pretese di sposare Merope, moglie della sua vittima.
Merope riuscì a mettere in salvo il figlio Telefonte e quando questi fu cresciuto vendicò il padre uccidendo Polifonte.
Aristodemo morì colpito da un fulmine lasciando due figli gemelli: Euristene e Procle, rispettivamente considerati fondatori degli Agiadi e degli Euripontidi, le due case regnanti di Sparta.
Secondo una versione narrata da Pausania (III,1,5) ad uccidere Aristodemo furono i figli di Pilade e Elettra che erano cugini di Tisameno caduto combattendo contro gli Eraclidi.


Riferimenti letteratura:
  • Erodoto - Storie
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
  • Velleio Patercolo - Storia romana
  • Pausania - Descrizione della Grecia


    Vedi anche:
  • Dinastia degli Agiadi
  • Dinastia degli Euripontidi


  • Matrimoni - Unioni:
  • Argia
    Figli:
  • Euristene
  • Procle


  • Indice sezione