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Sparta
Città del
Peloponneso
sulla destra del fiume
Eurota
, oggi Iri, presso la confluenza con il Magula.
Capoluogo del nomo di
Laconia
. Più in alto sul colle di
Terapne
poi detto
Lacedemone
(propaggini settentrionali del
Monte Taigeto
), sorgeva un villaggio di età micenea occupato nel X secolo a.C. dai
Dori
che fondarono Sparta, già citata nell'
Iliade
come una città del regno di
Menelao
.
La costituzione di Sparta prevedeva che in città regnassero contemporaneamente due re: uno della famiglia degli
Euripontidi
e l'altro degli
Agiadi
.
Resti del teatro di Sparta
Nel
quinto secolo a.C.
Sparta, a capo della confederazione delle città del
Peloponneso
, combattè una lunga guerra contro
Atene
ed i suoi alleati: la
Guerra del Peloponneso
. Principale causa del conflitto fu la preoccupazione suscitata dal prestigio e dalla potenza sempre crescenti di cui
Atene
godeva grazie al ruolo giocato durante le
Guerre Persiane
che si erano da poco concluse.
Combattendo contro i
Persiani
al comando di
Temistocle
, infatti, gli
Ateniesi
avevano allestito la flotta più potente della
Grecia
acquisendo il dominio dell'
Egeo
, strumento formidabile che li avrebbe rapidamente portati a sottomettere l'intera
Grecia
se non fossero stati contrastati.
Quando gli
Ateniesi
assunsero un comportamento egemonico nei riguardi dei loro stessi alleati e tributari, questi presero a rivolgersi a Sparta come l'unica città in grado di fronteggiare
Atene
. Evento scatenante fu la contesa fra
Atene
e
Corinto
per il possesso di
Potidea
che nel
431 a.C.
provocò l'inizio del conflitto che si concluse solo nel
404 a.C.
con la resa di
Atene
che perse completamente la flotta e fu costretta ad accettare le dure condizioni degli Spartani.
Sparta fu annessa a
Roma
nel
167 a.C.
, come città libera e federata. Nel
395 d.C.
fu distrutta da
Alarico
.
La società spartana era divisa in tre classi: gli Spartiati, i soli cittadini di pieno diritto, i Perieci, stanziati sui territori di confine e gli Iloti, costituiti dalle popolazioni preesistenti alla conquista dei
Dori
e da quelle confinanti successivamente sottomesse da
Sparta
, come i
Messeni
.
Gli Iloti vivevano in condizione servile ed erano destinati a lavorare la terra mentre i cittadini erano dediti esclusivamente alla carriera militare.
Questa situazione sociale creò, ovviamente, fortissime tensioni interne che portarono ad episodi gravi come la rivolta degli Iloti ricordata da
Tucidide
(I,101).
Pare che nel caso di
Sparta
gli eventi dell'invasione e della conseguente fusione delle popolazioni indigene con quelle sopravvenute furono particolarmente complessi e durarono molto a lungo: quegli invasori che, penetrati nel
Peloponneso
, percorsero la valle del fiume
Eurota
non dovevano essere né numerosi né particolarmente organizzati. Giunti all'antica fortezza di
Amicle
dovettero arrestarsi e qui restarono per alcune generazioni, in costante atteggiamento militare. Con l'andar del tempo gli invasori fecero di questo loro vivere perennemente in campi di assedianti la loro abitudine e costume di vita, cosicché quando, intorno all'800 a.C.,
Amicle
finalmente capitolò, i comportamenti belligeranti erano entrati definitivamente nella mentalità dei
Dori
.
I primi a pagare le spese di questa situazione furono gli Iloti, il ceto servile composto dalle popolazioni sottomesse che visse per secoli in condizioni di assoluta schiavitù, condizioni regolate da una sorta di legge marziale perennemente vigente.
L'Ilota, privo di qualsiasi diritto, era sottoposto al governo pubblico degli Spartiati (l'aristocrazia) e questa situazione gli negava anche i possibili benefici derivanti da un buon rapporto personale con il singolo padrone, benefici di cui certamente godettero gli schiavi di altre epoche e di altri paesi.
Nel mito Sparta è il regno di
Menelao
ed è qui che
Paride
rapisce
Elena
, moglie del re, provocando la guerra di
Troia
.
Riferimenti letteratura:
Iliade
Odissea
Erodoto - Storie
Tucidide - La Guerra del Peloponneso
Aristotele - La costituzione degli Ateniesi
Diodoro Siculo - Biblioteca storica
Polibio di Megalopoli - Storie
Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
Livio - Storia di Roma
Velleio Patercolo - Storia romana
Igino - Fabulae
Strabone - Geografia
Pausania - Descrizione della Grecia
Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo
Ditti Cretese - Storia della guerra troiana
Plinio il Vecchio - Storia Naturale
Darete Frigio - Storia della rovina di Troia
Diogene Laerzio - Vite dei filosofi
Plutarco - Vite di Agide e Cleomene, Tiberio e Caio Gracco
Plutarco - Teseo e Romolo
Plutarco - Vite di Pericle e Fabio Massimo
Plutarco - Licurgo e Numa
Plutarco - Temistocle e Camillo
Plutarco - Vite di Lisandro e Silla
Plutarco - Vite di Cimone e Lucullo
Plutarco - Demetrio e Antonio
Giustino - Epitome delle Storie Filippiche Di Pompeo Trogo
Valerio Massimo - Fatti e detti memorabili
Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
Niccolò Machiavelli - Discorsi sulla prima decade di Tito Livio
Niccolò Machiavelli - Il principe
Vedi anche:
Re di Sparta
Figli:
Polidoro
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