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Atteone



Pastore, figlio di Aristeo e di Autonoe.
Fin da Esiodo è attestato mito che lo vuole sbranato dai suoi stessi cani.
Ne esistevano tre versioni: nella prima veniva punito da Artemide per aver esagerato nel vantare le proprie doti di cacciatore (Euripide - Baccanti v. 335 e sgg., Bacchilide); nella seconda veniva punito da Zeus per aver tentato di sedurre Semele (Acusilao, Stesicoro); la terza, la più diffusa, è quella legata all'accidentale incontro di Atteone con Artemide al bagno.
La dea si bagnava in una fonte nel territorio di Megara presso la roccia dove Atteone soleva riposare al ritorno dalla caccia. A seconda degli autori Atteone si limita a spiare di nascosto le grazie della dea nuda oppure tenta di stuprarla.
Artemide trasforma Atteone in cervo gettandogli dell'acqua sul viso o avvolgendolo con una pelle di cervo e subito i suoi cani si scagliano su di lui e lo dilaniano.


Riferimenti letteratura:
  • Euripide - Baccanti
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Igino - Fabulae
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
  • Nonno di Panopoli - Dionisiache

  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Aristeo
  • Madre: Autonoe

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