Giudeo di Gerusalemme, nipote del sommo sacerdote Eliasib, aveva sposato la figlia del governatore di SamariaSanballat.
Al rientro dalla cattività babilonese dei Giudei, per ripristinare la piena osservanza della Legge, si decise di rimandare alle loro case tutte le donne straniere che avevano sposato i Giudei scampati alla deportazione.
Piuttosto che separarsi dalla moglie, Manasse preferì seguirla e stabilirsi con lei a casa del suocero Sanballat. Questi, ottenuto da Alessandro Magno il permesso di costruire un tempio simile a quello di Gerusalemme, nominò Manasse sommo sacerdote.
Riferimenti letteratura: