Governatore della Samaria nominato dal re persiano Dario III.
Sua figlia aveva sposato Manasse, fratello del sommo sacerdote della Giudea Jaddo. Manasse fu espulso dagli anziani di Gerusalemme che consideravano il suo matrimonio contrario alle leggi e si trasferì presso il suocero Sanballat che gli promise il sommo sacerdozio di Samaria e accolse anche altri esuli che avendo sposato donne straniere si trovavano nella stessa situazione.
Quando Alessandro Magno marciò contro la Giudea, Sanballat passò dalla sua parte inviandogli un contingente di soldati e abbandonando la causa persiana. Con l'approvazione di Alessandro Magno iniziò la costruzione di un nuovo tempio simile a quello di Gerusalemme e ne nominò sacerdote il genero Manasse.
Sanballat morì sette mesi più tardi. I soldati che egli aveva inviato a Alessandro accompagnarono quest'ultimo in Egitto dove fu loro affidata la sorveglianza della Tebaide e dove ricevettero terreni sui quali stabilirsi.
Le circostanze del licenziamento delle mogli straniere da Gerusalemme sono narrate nel Libro di Esdra.

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Riferimenti letteratura:

Bibbia - Libro di Neemia

Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche

Giovanni Zonara - Storia del mondo

Francesco Cassini da Perinaldo - Storia di Gerusalemme

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