Generale bizantino nella guerra gotica, nel 538 proveniendo dall'Illirico raggiunse Milano per stabilirvi un presidio e difendere la città contro gli assedianti ostrogoti agli ordini di Uraia.
Aveva con se soltanto ottocento uomini ma avrebbe dovuto ricevere rinforzi da Belisario che aveva in effetti mandato altre truppe comandate da Martino e Uliare.
I due comandanti, tuttavia, una volta giunti al Po si fermarono ritenendo le loro risorse non ancora adeguate per affrontare gli Ostrogoti e scrissero a Belisario per chiedere ulteriori rinforzi.
I rinforzi furono inviati ma con forte ritardo a causa dei contrasti fra Belisario e Narsete.
Uraia offrì a Mundila la possibilità di lasciare Milano portando in salvo se stesso e i suoi uomini ma Mundila rifiutò e propose ai suoi di preferire un attacco suicida al disonore, ma la sua esortazione non fu ascoltata e il presidio si arrese.
Mundila e i Bizantini ebbero salva la vita ma gli assedianti entrarono in Milano e trucidarono, si stima, oltre trentamila persone.
Dopo la caduta di Milano Mundila fu trasferito a Rimini e Narsete richiamato a Costantinopoli.

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Riferimenti letteratura:

Procopio di Cesarea - La guerra gotica

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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