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Tiberio Sempronio Gracco console 177 a.C.



Circa 220 a.C.-153 a.C. Membro di una delle più note famiglie plebee.
Fu tribuno della plebe nel 186 a.C., edile nel 182 a.C., pretore in Spagna nel 180 a.C., console nel 177 a.C. con Caio Claudio Pulcro, censore nel 169 a.C. ed ancora console nel 163 a.C. con Manlio Giovenzio Talna.
Nel 178 a.C. celebrò il trionfo sui Celtiberi e nel 175 a.C. il trionfo sui Sardi. Sposò Cornelia, figlia di Scipione Africano Maggiore, fu padre dei famosi tribuni Tiberio Sempronio Gracco e Caio Sempronio Gracco, e di Sempronia, moglie di Scipione Emiliano.
Suo padre era fratello di Tiberio Sempronio Gracco, vincitore di Annone a Benevento nel 214 a.C.
Fu noto per l'austerità dei suoi costumi.
Livio e Gellio raccontano che il tribuno della plebe Caio Minucio Augurino chiese l'incarcerazione di Lucio Cornelio Scipione Asiatico il quale, essendo sotto processo, non aveva prestato garanzia.
Asiatico fu salvato da Tiberio Sempronio Gracco (anche egli tribuno) che, pur essendo in forte contrasto con la famiglia degli Scipioni esercitò il proprio diritto di veto per evitare che un consolare subisse l'umiliazione del carcere.


Riferimenti letteratura:
  • Plutarco - Vite di Agide e Cleomene, Tiberio e Caio Gracco
  • Aulo Gellio - Notti Attiche


    Vedi anche:
  • Cronologia dei magistrati romani

  • Matrimoni - Unioni:
  • Cornelia
    Figli:
  • Caio Sempronio Gracco
  • Tiberio Sempronio Gracco


  • Indice sezione