Antica città dell'Asia Minore, bagnata dal fiume Pattolo. Fu capitale del regno di Lidia.
Benché la città esistesse già sul finire del secondo millennio a.C., le notizie storiche più antiche sul suo conto risalgono al VII secolo a.C. Intorno al 650 a.C. fu distrutta dai Cimmeri che tuttavia non riuscirono a prendere l'acropoli se non con un successivo attacco alcuni anni dopo. Ricostruita nel sesto secolo fu conquistata nel 546 da Ciro il Grande che fece del regno di Lidia una satrapia persiana della quale Sardi fu capitale.
Nel 498 fu attaccata e data alle fiamme dai Greci delle città ioniche ribelli contro l'impero persiano ma anche questa volta non fu possibile prendere l'acropoli, impresa che non riuscì neanche nel 395 al re di SpartaAgesilao.
Nel 334 a.C. Sardi fu conquistata da Alessandro Magno.
Nel periodo dei Diadochi passò rapidamente sotto il dominio di Antigono Monoftalmo, Lisimaco, Demetrio Poliorcete fino a quando nel 287 fu conquistata da Seleuco I. I Seleucidi la tennero fino al 228 quando Attalo di Pergamo la conquistò e la unì al suo regno per un breve periodo. I Seleucidi la riconquistarono ma nel 189 a.C. i Romani sconfissero Antioco III e Sardi fu di nuovo aggregata al regno di Pergamo che nel 133 a.C. confluì nella provincia romana d'Asia.
Nel 17 d.C. fu distrutta da un terremoto, prontamente ricostruita fu importante centro commerciale e finanziario durante le età imperiale e bizantina.
Riferimenti letteratura: