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Dione Cassio Cocceiano



Nacque a Nicea, in Bitinia, verso il 155 d.C.
Di agiata famiglia (suo padre era il senatore Cassio Aproniano, governatore in Cilicia e Dalmazia), ebbe una sofisticata educazione, fu probabilmente alla scuola dei sofisti ed approfondì gli studi di diritto, come dice egli stesso in una sua opera; esercitò l'avvocatura sotto Pertinace.
Visse in Cilicia con il padre, poi nel 180, all'inizio del regno di Commodo, si trasferì a Roma.
Sotto Commodo Dione fu senatore, fu poi pretore sotto Pertinace e Didio Giuliano.
Dagli ultimi libri della sua opera si apprende che fu testimone, in qualità di senatore, di molti avvenimenti ai tempi di Settimio Severo: approvò il decreto che proclamava questi imperatore ed assistette al suo ingresso a Roma, al suo discorso di investitura, al suo elogio funebre di Pertinace e partecipò negli anni seguenti ai vari eventi politici del regno di Severo.
Dione fu console in un anno imprecisato, non si sa se sotto Settimio Severo o più tardi, nel 229 fu di nuovo console sotto Severo Alessandro.
Durante i regni di Settimio Severo e di Caracalla la vita di Dione fu riservata e schiva (nei limiti consentiti dalla sua carica di senatore) a causa dell'opportuna prudenza in quei periodi di tirannide.
Con Macrino, Dione tornò ad una più viva attività pubblica, nel 218 ottenne la curatela di Pergamo e di Smirne. In forza di questa carica trascorse a Pergamo circa un anno, quindi tornò a Nicea dove, ammalatosi, dovette trattenersi per qualche tempo per poi recarsi in Africa a svolgere una nuova carica civile della quale non si conosce con certezza la natura.
Durante il regno di Eliogabalo (218-222) Dione fu sempre assente da Roma.
Con l'avvento al trono di Severo Alessandro si aprì una nuova vita per Dione che stabilì con il giovane imperatore una vera amicizia. Ebbe incarichi in Dalmazia ed in Pannonia e nel 229 fu eletto console insieme all'imperatore.
Dimorò per qualche tempo nella sua villa di Capua ma, ammalatosi, decise di tornare a Nicea dove morì nel 230.


La Storia Romana di Dione Cassio è la storia di Roma dallo sbarco di Enea ai tempi di Alessandro Severo (229 d.C.).
Comprendeva ottanta libri di cui ci sono pervenuti solo i libri dal 36 al 60, comprendenti gli avvenimenti dal 68 a.C. al 47 d.C., degli altri libri si conoscono pochi frammenti, tuttavia due importanti compendi medievali ci rendono noto il contenuto dei libri mancanti.
Il compendio del monaco Xifilino, fatto su richiesta dell'imperatore Michele Ducas (1071-1078) riguarda i libri 36-80 e gli avvenimenti dal 68 al 229, il compendio di Zonara (XII sec.) i libri I - XXI relativi ai fatti dallo sbarco di Enea in Italia all'anno 146 a.C.

Libri:
I-II : Sbarco di Enea in Italia e stanziamento dei profughi troiani nel Lazio
III - X: Storia della Repubblica
XI - Prima guerra punica
XXI - Terza guerra punica
XXXI - Guerre mitridatiche
XLI - Inizia la descrizione della guerra fra Cesare e Pompeo
LI-LII - Inizia la storia dell'Impero
LIII-LVI - Augusto
LVII-LX - Tiberio, Caligola, Claudio
LXI - LXIV - Nerone
LXV - LXVII - Vespasiano, Tito, Domiziano
LXX - LXXI - Antonino Pio e Marco Aurelio
LXXII - LXXX - Commodo e i Severi.


Riferimenti letteratura:
  • Dione Cassio - Storia romana
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare



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