Tribuno nel 50 a.C.
In gioventù ebbe come tutore Cicerone e ricevette un'educazione tipicamente repubblicana, ma in seguito aderì alla politica di Cesare. Nella seconda Filippica Cicerone afferma che Curione fece di Marco Antonio, che usava prostituirsi per denaro, il proprio amante fisso.
Tra il 50 ed il 49 svolse intensa attività politica a favore di Cesare, dopo essere stato suo accanito nemico, grazie alle forti somme offertegli da Cesare.
Espulso da Roma raggiunse Cesare e fu fra quanti gli consigliarono di oltrepassare il Rubicone, per questo motivo Dante lo colloca nell'Inferno fra i seminatori di discordia (canto XXVIII).
Durante la guerra civile fra Cesare e Pompeo conquistò la Sicilia, poi combattè in Africa.
Riuscì ad assediare il comandante pompeiano Varo in Utica, ma perì contro un esercito inviato da Giuba.
Cesare descrive l'impresa africana di Curione nel De Bello Civili .
Fu il secondo marito di Fulvia, già vedova di Clodio poi moglie di Marco Antonio.

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Riferimenti letteratura:

Cesare - La guerra civile

Cicerone - Filippiche

Velleio Patercolo - Storia romana

Svetonio - Vite dei Cesari

Plutarco - Vite di Demetrio e Antonio

Divina Commedia - Inferno

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