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Egeo figlio di Pandione



Figlio di Pandione alla morte del quale, aiutato dai fratelli, cacciò l'usurpatore Mezione e divenne re di Atene.
Secondo la tradizione (Plutarco: Teseo e Romolo, 3) Egeo ricevette dall'oracolo delfico l'indicazione di non aver rapporti con alcuna donna prima di essere rientrato in Atene dal viaggio compiuto, appunto, per consultare l'oracolo.
Non osservò questa disposizione e si congiunse con Etra da cui nacque Teseo. Etra era figlia di Pitteo re di Trezene.
Egeo lasciò la spada ed i sandali nascosti sotto una roccia, incaricando Etra di mandare da lui il nascituro solo se e quando fosse stato capace di sollevare il masso per recuperare gli oggetti, quindi, abbandonando Etra, tornò in Atene.
Quando Teseo partì per l'impresa del Minotauro gli promise di segnalargli il felice esito della missione inalberando vele bianche durante il ritorno, ma se ne dimenticò.
Egeo avvistò la nave di Teseo che tornava con le vele nere e, nell'erronea convinzione che il figlio fosse morto, si uccise nel mare che prese il suo nome.
Secondo Pausania (I,14) Egeo introdusse in Atene il culto di Afrodite Urania perché attribuiva le disgrazie delle sorelle e il proprio non riuscire ad avere figli all'ostilità della dea nei suoi riguardi.


Riferimenti letterari:
  • Euripide - Medea
  • Erodoto - Storie
  • Ovidio - Fasti
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Plutarco - Vite di Teseo e Romolo
  • Igino - Fabulae
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
  • Strabone - Geografia
  • Pausania - Descrizione della Grecia


    Vedi anche:
  • Re di Atene


  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Pandione
    Figli:
  • Teseo


  • Indice sezione