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Silvestro II papa



Gerberto di Aurillac nacque a Belliac (Alvernia) intorno al 940.
Fattosi monaco in età giovanile, studiò nell'abbazia di Aurillac. Fra il 967 ed il 970 soggiornò in Catalogna dove svolse profondi studi filosofici anche sulla cultura islamica, studi che gli valsero sospetti di apostasia.
Nel 970 soggiornò per qualche tempo a Roma, quindi visse a Reims fino al 982 insegnando dialettica e retorica, furono suoi allievi anche Furberto di Chartres ed il futuro re di Francia Roberto il Pio.
Nel 983 l'imperatore Ottone II lo nominò abate di Bobbio ma dopo un breve periodo Gerberto preferì tornare a Reims.
Avendo attivamente sostenuto l'elezione di Ugo Capeto, nel 991 fu da questi chiamato a sostituire l'arcivescovo di Reims Arnolfo che era stato destituito dal sinodo di Verzy sotto accusa di tradimento perché aveva parteggiato per Carlo di Lorena avversario di Ugo.
Il papa Giovanni XV, tuttavia, si oppose a questa nomina fatta in assenza di legati pontifici e pretese che Arnolfo venisse reintegrato nella sua carica. Gerberto venne allontanato e si trasferì in Germania presso la corte dei reali di Sassonia.
Qui divenne consigliere del giovane imperatore Ottone III e nell'aprile del 998 lo seguì in Italia dove ottenne l'arcivescovato di Ravenna.
Per volontà di Ottone III Gerberto fu eletto papa nel 999 alla morte di Gregorio V ed assunse il nome di Silvestro II.
Dopo l'elezione pontificia Ottone III si stabilì sull'Aventino ed iniziò, in completo accordo con Silvestro II, un'opera di rinnovamento dell'organizzazione politica dello Stato della Chiesa (renovatio) che comportò, fra l'altro, la revisione o la sostituzione di donazioni che la Chiesa stessa aveva ricevuto nei periodi precedenti.
Silvestro si impegnò anche in un'intensa opera di evangelizzazione degli Slavi in Polonia ed Ungheria e, con il consenso dell'imperatore, riconobbe ufficialmente il regno di Stefano I.
Nel 1001 la popolazione romana si ribellò all'imperatore che fu costretto a ritirarsi a Ravenna insieme al pontefice.
Ottone III morì il 23 febbraio 1002 e seguì un periodo turbolento del quale approfittarono Arduino di Ivrea ed Enrico II di Baviera per autoproclamarsi rispettivamente re di Italia ed imperatore.
Quanto a Silvestro II riuscì a rientrare a Roma ma trascorse gli ultimi mesi della sua vita e del suo pontificato (morì il 12 maggio 1003) in una condizione di mortificante soggezione alla potente famiglia romana dei Crescenzi.
L'importanza storica della figura di Gerberto di Aurillac è legata più che al progetto della renovatio, che lui ed Ottone non ebbero il tempo di realizzare, alla sua grande cultura ed alla sua ampiezza di vedute, molto insolita per i tempi, tanto che sul suo conto nacquero in seguito leggende che lo descrivevano come mago o stregone.
Fu sepolto nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Gli successe nel pontificato Giovanni XVII.


Riferimenti letteratura:
  • Rodolfo il Glabro - Storie
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare


    Vedi anche:
  • Cronologia dei Papi ed Antipapi



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