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Olimpiade d'Epiro



Principessa epirota nata nel 375 a.C., appartenente alla famiglia degli Eacidi che tradizionalmente era considerata discendente da Neottolemo ed Andromaca.
Il padre, infatti, si chiamava Neottolemo ed era re dell'Epiro, alla sua morte Olimpiade fu affidata allo zio Aribba che curò gli accordi per farla sposare con Filippo II re di Macedonia. Il matrimonio fu celebrato nel 359 a.C.. Nel 356 a.C. le nacque il figlio Alessandro e nel 355 a.C. la figlia Cleopatra.
Filippo II venne ucciso nel 336 a.C. ed Alessandro ebbe il trono per acclamazione dell'esercito. Olimpiade ed Alessandro fecero eliminare tutti i possibili rivali fra i quali un figlio di secondo letto di Filippo II; non mancarono sospetti sul coinvolgimento di Olimpiade e del figlio nel regicidio.
La regina collaborò al governo con il figlio fino al 335 a.C. quando, per motivi non chiari, Alessandro la allontanò dal potere.
Dopo la morte di Alessandro, Olimpiade cospirò contro Filippo Arrideo, figlio illegittimo di Filippo II che aveva preso il potere usurpando i diritti di Alessandro IV, figlio postumo di Alessandro Magno, intanto i generali di Alessandro affidavano la reggenza a Perdicca in considerazione dell'instabilità mentale di Filippo Arrideo, e procedevano a divedere fra di loro le varie satrapie conquistate da Alessandro. La Macedonia toccò ad Antipatro, che già ne era governatore e Olimpiade tornò a vivere in Epiro ma senza rinunciare alle proprie mire al potere.
Quando alcune città greche si coalizzarono contro il dominio macedone dando inizio alla Guerra Lamiaca, Olimpiade tentò di convincere il cugino Eacida re dell'Epiro ad appoggiarle contro Antipatro, non ottenendo risultati tentò con Leonnato e poi con Perdicca promettendo ad entrambi la mano della figlia Cleopatra.
Dopo la morte di Antipatro avvenuta nel 319 a.C., Olimpiade rimase in Epiro ma appoggiò il governo di Poliperconte contro il rivale Cassandro figlio di Antipatro.
Tornò in Macedonia nel 317 a.C. con un esercito epirota e fece assassinare Filippo Arrideo e molti suoi sostenitori prendendo il potere per un breve periodo. Assediata a Pella da Cassandro fu costretta ad arrendersi. Le fonti non sono concordi sulla sua fine: per molti si uccise per evitare il disonore di una condanna, per alcuni affrontò dignitosamente i suoi esecutori e venne strangolata dai parenti delle persone che aveva fatto morire.

Una tradizione voleva che Alessandro non fosse figlio di Filippo II ma di Zeus unitosi ad Olimpiade in forma di serpente. Lo stesso Alessandro, come ricorda Aulo Gellio, amava definirsi "figlio di Zeus".


Riferimenti letteratura:
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Plutarco - Alessandro e Cesare
  • Aulo Gellio - Notti Attiche
  • Pausania - Descrizione della Grecia
  • Giustino - Epitome delle Storie Filippiche Di Pompeo Trogo
  • Giovanni Zonara - Storia del mondo


  • Matrimoni - Unioni:
  • Filippo II
    Figli:
  • Alessandro
  • Cleopatra di Macedonia


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