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Antipatro figlio di Erode il Grande



Figlio di Erode il Grande e della sua prima moglie Doris, nacque nel 46 a.C.
Dopo aver fatto giustiziare la seconda moglie Mariamne, Erode lo chiamò presso di lui e gli lasciò intendere che lo avrebbe nominato suo successore, probabilmente per ridimensionare le aspettative dei figli di Mariamne, Alessandro ed Aristobulo.
In effetti riuscì soltanto a peggiorare la situazione scatenando l'odio e l'invidia dei figli di secondo letto. Inoltre lo stesse Antipatro prese ad ordire trame segrete contro i fratellastri.
Erode affidò Antipatro ad Agrippa che rientrava dalle province orientali perché lo portasse a Roma per introdurlo negli ambienti imperiali, ma anche da Roma Antipatrò continuò a denigrare nelle sue lettere Alessandro ed Aristobulo che, infine, furono condotti dal padre davanti ad Augusto per essere processati. Augusto riuscì a riconciliare la famiglia e al suo rientro Erode dichiarò che avrebbe lasciato il regno ad Antipatro e, dopo di lui, ad Alessandro ed Aristobulo.
Successivamente Alessandro ed Aristobulo, ancora oppressi dai continui sospetti, tentarono di fuggire presso Archelao re di Cappadocia, suocero di Alessandro, ed Erode li denunciò nuovamente ad Augusto il quale ordinò di sottoporre i due giovani ad un regolare processo davanti al governatore romano. Erode fece in modo che gli imputati non potessero difendersi adeguatamente ed infine ottenne la loro condanna a morte.
Nonostante la morte dei rivali, Antipatro era ancora preoccupato perché il padre aveva deciso di prendersi cura dei figli di Alessandro ed Aristobulo, era inoltre molto odiato dal popolo e dall'esercito. Strinse rapporti amichevoli con Ferora, fratello di Erode che era caduto in disgrazia presso il re a causa di comportamenti sospetti della moglie e della figlia. Quando Ferora morì si svolse un'inchiesta che mise in evidenza questi rapporti e si seppe che Antipatro aveva espresso più volte allo zio il suo odio per Erode nel corso di banchetti segreti.
Durante l'inchiesta Antipatro si trovava a Roma in missione diplomatica e quando tornò in patria ignaro degli ultimi eventi venne denunciato da Erode e processato davanti al gorvernatore romano Quintilio Varo. Varo non emise sentenze definitive ed Erode chiese il giudizio di Augusto. Intanto approfondimenti dell'inchiesta rivelavano nuovi particolari e nuovi complici di Antipatro fino a definire con chiarezza la sua cospirazione.
Antipatro fu imprigionato e dopo qualche tempo Augusto scrisse ad Erode che i complici del figlio a Roma erano stati eliminati, ora l'imperatore rimetteva al re la libertà di decidere sul destino del figlio. Erode era molto malato e prossimo alla fine, Antipatro ne fu informato e tentò di corrompere i suoi carcerieri ma Erode, ricevuta la lettera di Augusto, lo fece immediatamente uccidere (4 d.C.).


Riferimenti letteratura:
  • Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche


    Vedi anche:
  • Genealogia degli Erodi


  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Erode
  • Madre: Doride
    Fratelli e sorelle:
  • Erode Archelao
  • Aristobulo
  • Erode Filippo
  • Erode Antipa
  • Cipro
  • Salampsio
  • Alessandro
  • Filippo
  • Olimpia

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