Figlio di Celeo, re di Eleusi, e di Metanira, inventore dell'agricoltura e giudice dell'inferno.
Ovidio racconta la favola di Trittolemo nel quarto libro dei Fasti. Cerere, disperata per il rapimento della figlia Proserpina, dopo averla cercata in tutta la Sicilia, sosta ad Eleusi, con sembianze di vecchia. Qui incontra Celeo che la vuole ospitare nella sua casa. Trittolemo, bambino, è malato e moribondo, ma basta un bacio di Cerere per salvarlo. Durante la notte Cerere, grata per l'ospitalità, decide di far dono al bambino dell'immortalità ed inizia uno strano rito, alla fine del quale pone il bimbo sul fuoco, ma Metanira, madre di Trittolemo, spaventata interrompe il rito, privando involontariamente il figlio del dono divino. Cerere allora commuta il dono e dispone che Trittolemo sia il primo uomo ad arare e a seminare la terra.
Lo stesso mito, con scarse varianti, è raccontato nell'Inno Omerico II (a Demetra), qui però il bambino di cui si prende cura la dea si chiama Demofonte.
Nella Biblioteca di Apollodoro il bambino sottoposto al rito magico si chiama Demofonte e viene divorato dalle fiamme quando Metanira rompe l'incantesimo mentre Trittolemo è il fratello maggiore e riceve da Demetra un carro trainato da serpenti alati con il quale seminare il grano su tutta la terra.
Pausania racconta anche la versione argiva del mito, differente da quella attica riguardo ai genitori di Trittolemo che in quel caso erano lo ierofante Trochilo e una donna di Eleusi. Il tragediografo ateniese Cherilo (anche in questo caso la citazione è di Pausania) conosceva una versione in cui Trittolemo era figlio di un certo Raro e di una figlia di Anfizione e fratello di Cercione.
Diodoro Siculo racconta un mito di origine egiziana nel quale Trittolemo era compagno di Osiride che gli affidò l'incarico di diffondere l'agricoltura in Attica.

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Riferimenti letteratura:

Inni Omerici

Ovidio - Fasti

Ovidio - Metamorfosi

Igino - Fabulae

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Pausania - Descrizione della Grecia

Pseudo-Apollodoro - Biblioteca

Nonno di Panopoli - Dionisiache

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