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SOFOCLE
TRACHINIE
Personaggi:
Deianira
Nutrice
Illo
Coro di Donne Trachinie
Nunzio
Lica
Eracle
Vecchio
Scena: A Tachis, in Tessaglia, davanti alla reggia di
Ceice
che ospita la famiglia di
Eracle
.
Deianira
entra in scena e racconta di come, già promesa ad
Acheloo
, avesse poi sposato
Eracle
che aveva battuto il dio fiume.
Deianira
lamenta le sue preoccupazioni per le pericolose imprese di
Eracle
ed accenna all'uccisione di
Ifito
che ha costretto la famiglia a trasferirsi a
Trachis
.
Deianira
teme per la sorte di
Eracle
, assente ormai da quindici mesi (si trova in Lidia al servizio della regina
Onfale
).
La nutrice consiglia a
Deianira
di mandare
Illo
alla ricerca del padre.
Sopraggiunge
Illo
e dice di aver saputo che
Eracle
si è liberato della schiavitù in Lidia ed ora si accinge a combattere contro Ecalia, città di
Eurito
.
Deianira
svela che
Eracle
, prima di partire, la ha informata di un oracolo secondo il quale in tale impresa perirà o avrà finalmente vita serena.
Illo
decide dunque di raggiungerlo per portargli il suo aiuto.
Nella parodo il coro incita
Deianira
a non perdere la speranza.
Deianira
risponde rimpiangendo il tempo spensierato dell'età giovanile, confrontandolo mestamente con le sue preoccupazioni di moglie e di madre. Racconta che prima di partire
Eracle
le aveva comunicato le sue ultime volontà e le aveva mostrato e spiegato un antico scritto oracolare che, come si è già visto, indicava quella attuale come la sua ultima e fatale impresa.
Giunge un nunzio portando la notizia della vittoria di
Eracle
e del suo imminente ritorno. Spronato da
Deianira
il coro leva un canto di gioia. Entra
Lica
, araldo di
Eracle
, che sospinge una schiera di prigioniere fra le quali è
Iole
.
Lica
racconta a
Deianira
di aver lascito
Eracle
in Eubea, intento ad innalzare altari a
Zeus
per sciogliere un voto fatto prima di iniziare la guerra.
Lica
racconta anche che per i primi dodici mesi dalla sua assenza
Eracle
è stato in Lidia, schiavo di
Onfale
. Ciò era avvenuto per volere di
Zeus
, come punizione per l'uccisione di
Ifito
, figlio di
Eurito
.
Eurito
, molto tempo prima, durante un soggiorno di
Eracle
in Ecalia, lo aveva più volte provocato ed offeso, per reazione l'eroa aveva ucciso il figlio
Ifito
macchiandosi della colpa che aveva dovuto scontare con la schiavitù. Una volta libero aveva attaccato Ecalia per vendicarsi dell'uomo che considerava responsabile di queste sue sventure. Aveva preso alcune schiave fra le quali
Iole
, figlia di
Eurito
. Pur felice per le notizie ricevute,
Deianira
si mostra rattristata dalla vista delle prigioniere, in particolare è impietosita da
Iole
, della quale ha notato il nobile aspetto.
Lica
esce ed il nunzio lo smentisce svelando a
Deianira
di aver sentito dallo stesso
Lica
che il vero motivo per cui
Eracle
ha fatto guerra ad
Eurito
è stato il suo amore per
Iole
.
Tornato
Lica
si svolge un lungo contenzioso alla fine del quale l'araldo è costretto ad ammettere la verità ed a confermare che
Eracle
è perdutamente innamorato di
Iole
. In un intervento del coro si inneggia alla potenza di
Afrodite
e si riprende, in tono epico, il tema della lotta che
Eracle
ha sostenuto con
Acheloo
per impalmare
Deianira
.
Deianira
confida alle ragazze del coro la propria gelosia nei confronti di
Iole
ed il progetto di inviare ad
Eracle
, tramite
Lica
, il chitone tinto con il sangue del centauro
Nesso
.
Nesso
aveva tentato di usarle violenza ed era stato ucciso da
Eracle
con una freccia intrisa del sangue dell'
Idra di Lerna
. Morendo aveva suggerito a
Deianira
di usare il suo sangue come filtro d'amore nei confronti di
Eracle
.
Deianira
consegna il chitone a
Lica
ma, poco dopo, torna in scena sconvolta per aver visto incenerirsi il fiocco di lana usato per tingere l'indumento. Ha compreso l'inganno di
Nesso
e teme di aver provocato la morte di
Eracle
.
Sopraggiunge
Illo
ed accusa
Deianira
di avergli ucciso il padre.
Illo
racconta come la tunica recata da
Lica
avesse straziato il corpo di
Eracle
e come l'eroe, negli spasimi, avesse ucciso l'araldo che gli aveva recato il dono mortale. Agonizzando
Eracle
aveva ordinato ad
Illo
di portarlo via ed era stato sistemato in una barca che a momenti sarebbe giunta a
Trachis
,
Deianira
fugge inorridita mentre
Illo
la accusa e la maledice.
Il coro interviene parlando del destino dell'eroe e dei disegni degli dei. Al termine entra in scena la nutrice per annunciare il suicidio di
Deianira
. Tormentata dal senso di colpa, umiliata dalle accuse di
Illo
,
Deianira
ha vagato lamentandosi per la casa finché, distesa sul letto nuziale, non si è tolta la vita con un colpo di pugnale.
Illo
, che intanto è stato informato dai servi di come sono andate realmente lo cose, ora piange accanto al corpo della madre.
Giunge il corteo che trasporta
Eracle
, ancora vivo ma privo di sensi. Udendo la voce di
Illo
,
Eracle
si sveglia ed inizia un lungo lamento nel corso del quale rievoca le sue imprese e chiede vendetta.
Illo
racconta ad
Eracle
che
Deianira
intendeva inviargli un filtro d'amore, gli spiega che si trattava del sangue di
Nesso
e gli svela il suicidio della madre.
Eracle
chiede che vengano convocati tutti i suoi figli e la madre
Alcmena
ad ascoltare le sue ultime parole, ma
Illo
spiega che si trovano tutti a Tebe o a Tirinto, quindi solo lui, fra i molti figli di
Eracle
, potrà ascoltarlo.
Eracle
fa giurare obbedienza ad
Illo
e quindi gli ordina di costruire per lui un rogo sul monte Eta, nel quale disporlo ancora vivo.
Illo
inorridisce ma
Eracle
sa che in nessun altro modo potrà porre fine alle proprie sofferenze. Inoltre
Eracle
ordina ad
Illo
di sposare
Iole
. Il giovane vorrebbe rifiutare perché considera
Iole
la causa prima della disgrazia della sua famiglia, ma la volontà di
Eracle
si impone ed il giuramento che egli ha appena pronunciato lo costringe ad obbedire.
La tragedia si conclude con
Illo
che, accingendosi a trasportare
Eracle
sul rogo fatale, impreca contro l'insensibilità degli dei.