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Alcmena
Madre di
Eracle
, figlia di
Lisidace
, figlio di
Pelope
ed
Ippodamia
.
Poichè
Lisidace
e
Pitteo
, nonno di
Teseo
, erano fratelli ne risulta una parentela fra i due eroi
Eracle
e
Teseo
.
In
Apollodoro
il padre è
Elettrione
e la madre è
Anasso
, discendente di
Perseo
ed
Andromeda
.
Moglie di
Anfitrione
, Alcmena fu amata da
Zeus
, concependo
Eracle
.
I figli del re
Pterelao
arrivarono a
Micene
e derubarono il re
Elettrione
, padre di Alcmena, di una mandria di vacche.
Negli scontri che seguirono molti figli di
Pterelao
e di
Elettrione
rimasero uccisi.
Elettrione
organizzò contro
Pterelao
una spedizione comandata dall'eroe
Anfitrione
al quale concesse Alcmena a patto che
Anfitrione
non si unisse a lei prima di aver compiuto la missione.
Prima di partire
Anfitrione
uccise involontariamente
Elettrione
.
Pterelao
aveva un capello d'oro che lo rendeva immortale, ma sua figlia
Cometo
, innamoratasi di
Anfitrione
, lo recise, permettendo all'eroe di uccidere
Pterelao
e di vincere la guerra.
Anfitrione
uccise anche
Cometo
per punire il tradimento, quindi tornò a casa. Nel frattempo
Zeus
, invaghitosi di Alcmena, aveva assunto l'aspetto di
Anfitrione
e si era introdotto nel suo letto.
Anfitrione
tornato a casa comprese che il suo rivale era un dio (o ne fu informato dall'indovino Tiresia) e si astenne dal giacere con la moglie.
In un'altra versione
Anfitrione
si unisce ad Alcmena nella stessa notte, così Alcmena partorisce due gemelli:
Eracle
(immortale) ed
Ificle
(mortale).
Quando Alcmena fu prossima al parto,
Zeus
giurò che il mortale nato quel giorno avrebbe regnato ma
Era
, per gelosia, anticipò la nascita di
Euristeo
, figlio del re di
Argo
Stenelo
, che beneficiò così della decisione di
Zeus
.
Nelle
Metamorfosi
di
Ovidio
si legge che per ritardare il parto di Alcmena,
Era
sedette alla sua porta in aspetto umano incrociando gambe e dita in un gesto magico ma fu ingannata dall'astuta ancella
Galantide
che la indusse ad alzarsi in piedi, inutilmente tuttavia perché
Euristeo
era già nato.
In una versione ripresa da
Pausania
e da
Antonino Liberale
dopo la morte di Alcmena
Zeus
ordinò ad
Ermes
di rianimare il suo cadavere per farle sposare il defunto
Radamanto
nell'Isola dei Beati.
Ermes
sostituì il corpo con una pietra il cui peso fece aprire il feretro. La pietra fu posta in un bosco sacro e fu costruita una cappella dove venerare Alcmena. Lo stesso
Pausania
parla del sepolcro di Alcmena (I.XLI,1) eretto nei pressi di
Megara
nel luogo dove la donna sarebbe morta mentre viaggiava da
Argo
a
Tebe
. I figli di
Eracle
ebbero una contesa per decidere dove dare sepoltura alla donna, alla fine fu l'oracolo di
Delfi
a stabilire che fosse sepolta dove era morta.
Nell'XI canto dell'
Odissea
l'ombra di Alcmena compare fra quelle delle donne famose che
Persefone
mostra a
Ulisse
sceso nell'Oltretomba per consultare l'indovino
Tiresia
sul proprio destino.
Riferimenti letteratura:
Odissea
Inni Omerici
Esiodo - Teogonia
Pindaro - Olimpiche
Pindaro - Pitiche
Pseudo Esiodo - Lo scudo di Eracle
Euripide - Eraclidi
Plauto - Anfitrione
Ovidio - Metamorfosi
Igino - Fabulae
Diodoro Siculo - Biblioteca storica
Luciano di Samosata - Dialoghi marini, degli dei e delle cortigiane
Antonino Liberale - Metamorfosi
Seneca - Ercole Furioso
Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
Pausania - Descrizione della Grecia
Matrimoni - Unioni:
Zeus
Figli:
Eracle
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