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VITTORIO ALFIERI
FILIPPO
Ideata e stesa in prosa francese nella primavera del 1775, la tragedia conobbe più elaborazioni in versi italiani che furono distrutte dall'autore. Una versione del 1782 fu pubblicata a
Siena
nel 1783, rivista nel 1785 e pubblicata a
Parigi
nel 1787.
La prima rappresentazione del
Filippo
si svolse nel 1795 a
Firenze
in casa dell'
Alfieri
.
Argomento
Il re di
Spagna
Filippo II
ha sposato la giovane
Elisabetta di Valois
(che nella tragedia ha il nome di
Isabella
) precedentemente fidanzata con
Carlo (Don Carlos)
, figlio di
Filippo
.
Carlo
e
Isabella
si amano segretamente e
Filippo
, scoperta la loro passione, decide di far morire il figlio.
Personaggi
Filippo
Isabella
Carlo
Perez
Gomez
Leonardo
Consiglieri e guardie
Atto Primo
In una sala della reggia di
Madrid
.
Apre la tragedia un monologo di
Isabella
che rivela tormento della giovane regina, innamorata di
Carlo
, alla quale era stata promessa prima che
Filippo
decidesse di sposarla.
Quando entra in scena
Carlo
un breve scambio di frasi rivela che i sentimenti di
Isabella
sono corrisposti e
Carlo
manifesta tutto il suo rancore verso
Filippo
.
Isabella
sa che si tratta di un amore proibito che non potrà mai essere liberamente espresso; prega dunque
Carlo
di non tentare di parlarle ancora ed esce di scena lasciando il principe "felice" per avergli rivelato il suo amore e "misero" per averglielo definitivamente negato.
Un breve colloquio fra
Carlo
e
Perez
conclude il primo atto:
Perez
conferma al principe la sua amicizia e gli propone di confidarsi con lui anche se
Carlo
lo mette in guardia contro il pericolo di essere amico di un antagonista del tiranno.
Atto Secondo
Filippo
ordina al consigliere Gomez di assistere ad un suo colloquio con
Isabella
ed osservare attentamente le reazioni della donna per comprenderne i reali sentimenti ed intenzioni.
Convocata
Isabella
,
Filippo
le rivela di aver scoperto la complicità del figlio con i ribelli dei Paesi Bassi in rivolta contro il dominio spagnolo e le chiede di esprimere il suo giudizio sul principe.
Isabella
consiglia a
Filippo
di parlare con
Carlo
e di diffidare delle dicerie di corte, dicendosi certa dell'innocenza del giovane.
Filippo
fa chiamare
Carlo
e lo redarguisce duramente accusandolo di aver dato udienza al capo dei ribelli.
Carlo
non nega ma sostiene che il suo non è stato un tradimento ma soltanto un momento di pietà, ed alla pietà verso le misere condizioni degli abitanti delle
Fiandre
cerca di muovere il padre.
Filippo
dichiara di perdonarlo ma gli proibisce di intromettersi negli affari di stato. Gli ordina inoltre di essere grato alla matrigna per la sua intercessione e dispone che
Isabella
incontri spesso
Carlo
"perchè più ognor di bene in meglio ei vada".
Gomez ha assistito non visto al colloquio e conferma al re di condividerne i sospetti.
Atto Terzo
Carlo
incontra
Isabella
e la prega di non parlare più di lui al padre: diffida della pietà e del perdono del tiranno.
Isabella
si dice certa che
Carlo
stia sbagliando, non può non credere alla sincerità dell'amore paterno di
Filippo
.
Filippo
convoca i suoi consiglieri e racconta loro di aver subito un attentato da parte di
Carlo
mentre dormiva e di essersi salvato per il casuale intervento di un cortigiano.
Ne approfittano Gomez e Leonardo per accusare
Carlo
di tradimento, sacrilegio ed altri crimini e per richiedere la sua condanna a morte. Solo
Perez
rifiuta di partecipare al consiglio e di rendersi corrensponsabile della condanna.
Filippo
ordina che si svolga un processo.
Atto Quarto
In base alle accuse di
Filippo
,
Carlo
viene arrestato e rinchiuso nelle segrete della reggia. Il consiglio delibera la sua morte.
Gomez parla con
Isabella
, fingendosi addolorato per la condanna e pieno di rimorsi per la sua complicità, motivata dalla paura, nell'ingiustizia di
Filippo
.
Isabella
, credendolo sincero, lo prega di aiutare
Carlo
a fuggire e di accompagnarla a far visita al prigioniero.
Atto Quinto
Isabella
è nella cella di
Carlo
, vuole convincerlo a fuggire lasciandosi aiutare da Gomez, ma quando
Carlo
la sente pronunciare il nome del perfido consigliere comprende l'inganno e la prega di andar via e nascondere sempre i suoi veri sentimenti.
Ma è troppo tardi.
Filippo
irrompe nella cella ed accusa moglie e figlio di averlo tradito. I due ammettono il proprio amore ma negano di averlo consumato.
Filippo
ne è consapevole ma ciò non serve a lenire la sua smania di vendetta. Anche
Perez
è stato ucciso ed il re ora lascia al figlio la scelta: morire di pugnale o di veleno.
Carlo
sceglie il ferro e si uccide. A
Isabella
rimane il veleno ma
Filippo
, all'ultimo momento, decide che viva.
Isabella
non vuole sopravvivere a
Carlo
e, gettandosi sul pugnale del re, si uccide a sua volta.