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Annone



Figlio di Bomilcare, ufficiale di Annibale durante la spedizione in Italia.
Secondo Appiano era nipote di Annibale ma le altre fonti non confermano la notizia, fu comunque uomo di alto rango, membro di un'importante famiglia.
Polibio e Livio descrivono un'azione compiuta da Annone contro i Galli che ostacolavano l'esercito cartaginese nell'attraversamento del Reno.
Nella battaglia di Canne comandò l'ala destra cartaginese, fu quindi inviato in Lucania a sostenere una rivolta antiromana.
Nel 215 a.C. fu sconfitto a Grumento da Tiberio Sempronio Longo e costretto a ritirarsi nel Bruzio.
Nei mesi successivi dedicandosi alla propaganda nell'Italia meridionale raccolse un esercito di diciottomila uomini, prevalentemente Bruzi e Lucani, per supportare Annibale in Campania ma nel 214 a.C. venne duramente sconfitto presso Benevento dal pretore Tiberio Gracco.
Nel 213, in Campania, vinse e disperse le truppe del prefetto Tito Pomponio Veientano. L'anno successivo fu incaricato da Annibale di scortare un convoglio di provviste per gli abitanti di Capua, città che i Romani stavano per assediare.
Mentre i viveri venivano distribuiti, il console Cneo Fulvio Flacco attaccò ed in una dura battaglia fece strage di Cartaginesi e di Capuani requisendo gli approvvigionamenti. Poco tempo dopo Annone prese una rivincita conquistando la città di Turi.
Non è certo se si tratti dello stesso Annone che combattè nel 207 a.C. a Metaponto. Stando ad Appiano nel 203 a.C. era in Africa dove svolse un infruttuoso tentativo di incendiare il campo romano e, al rientro di Annibale dall'Italia, venne deposto dal comando a causa dei suoi insuccessi.


Riferimenti letteratura:
  • Polibio di Megalopoli - Storie
  • Livio - Storia di Roma
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica




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