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Sesto Pompeo - figlio di Pompeo Magno



Figlio di Pompeo Magno e di Giulia (sorella di Cesare).
Combattè in Africa contro Cesare, morto questo si pose a capo di una flotta e si impadronì della Sicilia, Sardegna e Corsica. Sconfitto nella battaglia navale di Nauloco (36 d.C.) da Agrippa, ammiraglio di Ottaviano, si rifugiò in Asia dove fu ucciso.


Sesto Pompeo si dimostrò un avversario forse più temibile di quanto Ottaviano lo avesse valutato: per alcuni anni riuscì a dominare il Mediterraneo spesso provocando difficoltà di approvvigionamento e di commercio con conseguenze economiche gravi anche per la stessa città di Roma; dopo alcuni tentativi diplomatici di accomodamenteo Ottaviano si vide costretto ad affrontarlo direttamente.
Pompeo era un marinaio, addirittura si diceva figlio di Nettuno, e tutte le sue gesta erano legate alla potente flotta della quale disponeva ed alla perizia dei suoi uomini. Per affrontare un avversario di questo tipo, Ottaviano incaricò Agrippa di preparare una flotta adeguata. Agrippa che doveva essere uomo di ampie vedute oltre alle numerose navi allestì a Capo Miseno quella che rimarrà, per tutta le storia dell'impero, una delle più importanti basi navali romane.
Tutto era pronto quindi per la guerra ma gli avversari temporeggiarono a lungo prima di affrontarsi in mare aperto. Gli storici ricordano alcuni tentativi di Ottaviano di passare lo stretto di Messina per impadronirsi della Sicilia, tentativi sempre respinti da Pompeo, e altri scontri di lieve importanza finché nel 37 d.C. le due flotte si scontrarono nelle acque di Milazzo.
L'esito della battaglia fu favorevole alle navi di Ottaviano, comandate da Agrippa, ma la disfatta di Sesto Pompeo non fu gravissima, infatti questi riuscì a riorganizzarsi e ad infliggere, sul terreno, gravi perdite alle truppe di Ottaviano che erano sbarcate.
Lo scontro decisivo si svolse poco tempo dopo nelle acque di Nauloco, la flotta di Pompeo venne distrutta, quasi tutti i fuggiaschi catturati ed uccisi.
Pompeo e i superstiti trovarono scampo navigando di notte verso la Grecia e disperdendosi per non essere notati. Giunto a Lesbo, Sesto vi trovò ospitalità grazie al buon ricordo lasciato dal padre Pompeo Magno che anni prima aveva svolto numerose gesta ed espletato importanti incarichi in quelle regioni.
Sembra che la prima intenzione del fuggiasco fosse quella di raggiungere Marco Antonio e di unirsi a lui nella probabile prossima guerra contro Ottaviano tuttavia quando seppe che Marco Antonio era stato sconfitto in una campagna militare contro i Medi si armò di nuovo per tentare di prendere nelle sue mani i poteri del triumviro.
Ovviamente Antonio reagì con violenza e dopo alcuni scontri di scarsa importanza Sesto Pompeo fu catturato ed uccise dagli uomini di Antonio.
Nel quadro degli avvenimenti dell'epoca la figura di Sesto Pompeo riveste un ruolo tutto sommato secondario, è interessante tuttavia per l'ostinazione con la quale tenta a tutti i costi di guadagnarsi 'un posto al sole' in quello che sarebbe divenuto l'impero romano.


Riferimenti letteratura:
  • Velleio Patercolo - Storia romana
  • Svetonio - Vite dei dodici Cesare
  • Plutarco - Alessandro e Cesare
  • William Shakespeare - Antonio e Cleopatra


    Vedi anche:
  • Cronologia dei magistrati romani


  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Gneo Pompeo
  • Madre: Mucia Terzia
    Fratelli e sorelle:
  • Pompea Magna
  • Pompeo Gneo

    Indice sezione