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Triumvirato - Secondo
Alla morte di
Cesare
,
Ottaviano
si trova in
Apollonia
(
Albania
) dove si stanno preparando le truppe per una spedizione cesariana contro i
Parti
.
Informato dell'accaduto parte per l'
Italia
, facendo sosta a
Brindisi
. Qui gli viene comunicato il testamento di
Cesare
che lo nomina suo erede. Di fatto la morte di
Cesare
apre una sorta di guerra di successione, prima di impadronirsi del potere
Ottaviano
dovrà superare l'ostilità dei suoi avversari, soprattutto di
Marco Antonio
, generale di
Cesare
e
console
in quell'anno.
La rivalità fra
Ottaviano
ed
Antonio
durerà con alterne vicende per tredici anni, fino alla rovina definitiva di
Antonio
nella battaglia di
Azio
(
31 a.C.
).
Giovanissimo ed inizialmente debole al confronto del famoso
Marco Antonio
,
Ottaviano
apre la sua vita politica con un atteggiamento moderato e con munifiche donazioni per ingraziarsi il favore popolare.
Scaduto il suo mandato consolare
Antonio
cerca di insediarsi in
Gallia
(della quale, con procedura poco ortodossa, avrebbe ottenuto il governatorato dal fratello
Gaio
in cambio di quello della
Macedonia
toccatogli in sorteggio).
Ottaviano
cerca l'alleanza di
Decimo Bruto
, governatore uscente della
Gallia
ed intanto conquista con premi e donativi la fiducia delle legioni: molti soldati di
Antonio
, delusi dall'avarizia (o dagli scarsi mezzi) di questi lo abbandonano e passano a
Ottaviano
. Nell'atmosfera tesa della guerra imminente le sedute del
Senato
sono presidiate da una squadra di soldati.
Dione Cassio
racconta che
Cicerone
, fortemente ostile a
Marco Antonio
, si schierò in favore di
Ottaviano
proununciando un'accesa orazione nella quale
Antonio
è visto come un nemico di
Roma
con pretese di dittatura.
A
Cicerone
si oppose
Caleno
, del partito antoniano, con parole altrettanto veementi ma alla fine del dibattito sono i sostenitori di
Ottaviano
ad avere la meglio ed il
Senato
tributa ad
Ottaviano
alcune onorificenze, gli riconosce il rimborso delle spese sostenute per armarsi contro
Antonio
ed il diritto di accedere alle cariche pubbliche prima dell'età di legge mentre intima ad
Antonio
di rinunciare alla
Gallia
e di partire per la
Macedonia
.
Al rifiuto di
Antonio
il
Senato
proclama lo stato di pericolo ed affida ad
Ottaviano
e ai
consoli
in carica
Aulo Irzio
e
Vibio Pansa
il comando della guerra contro
Antonio
ordinando a
Lepido
e a
Munazio Planco
di schierarsi a fianco di
Ottaviano
.
Il primo scontro fra i due partiti avvenne nei pressi di
Modena
dove
Antonio
assediava
Decimo Bruto
che non voleva cedergli il comando della
Gallia Cisalpina
.
La Guerra di
Modena
vede
Antonio
ed il fratello
Lucio
in un primo tempo in vantaggio sugli avversari ma in uno scontro il
console
Aulo Irzio
ha la meglio sugli antoniani mentre
Ottaviano
difende l'accampamento a
Bologna
.
Nell'ultimo scontro, al quale partecipano anche le truppe di
Lepido
, si ha una strage da ambo le parti,
Aulo Irzio
e
Vibio Pansa
perdono la vita ed
Antonio
è costretto alla fuga.
Dopo la Guerra di
Modena
il
Senato
cerca di arginare la crescente potenza di
Ottaviano
lesinandogli cariche ed onori che invece concede abbondantemente ai suoi alleati. A questo punto
Ottaviano
stringe un accordo segreto con
Antonio
e minaccia di marciare su
Roma
.
Ottaviano
,
Antonio
e
Lepido
(anch'egli unito a loro) inviano un'ambasceria al
Senato
con la richiesta di eleggere
console
Ottaviano
. Il
Senato
rifiuta ed i tre passano alle vie di fatto muovendo verso
Roma
.
A quanto racconta
Dione Cassio
, la presa di
Roma
da parte di
Ottaviano
fu incruenta: i
senatori
che pure avevano preparato qualche difesa della città si arresero immediatamente alla vista dell'esercito di
Ottaviano
ed in breve gli conferirono la carica di
console
(con
Quinto Pedio
, nipote di
Cesare
).
In questo periodo venne ufficializzata l'adozione di
Ottaviano
da parte di
Cesare
ed egli assunse il nome di
Gaio Giulio Cesare Ottaviano
(l'appellativo di Augusto gli sarà conferito nel
27 a.C.
). Il
Senato
gli affidò infine la difesa della città .
Fra i primi atti del
consolato
di
Ottaviano
,
Dione Cassio
ricorda le sue iniziative per vendicare la morte di
Cesare
. Promuovendo decreti appositi istituì un tribunale che giudicasse i cesaricidi ed ottenne la condanna di tutti gli imputati, sia pure in contumacia.
Ottaviano
,
Lepido
e
Marco Antonio
, incontrandosi a
Bologna
, decisero di soprassedere alle reciproche ostilità per consolidare il proprio potere e prendere vendetta contro i congiurati. Si formò così il Secondo Triumvirato per il quale venne concordata una durata di cinque anni.
Nel frattempo
Decimo Bruto
, che era stato fra i cesaricidi, era caduto in disgrazia e dopo aver tentato invano di raggiungere
Bruto
in
Macedonia
, si era suicidato. Era stato scelto, con
Lucio Planco
, per il
consolato
dell'anno seguente, al suo posto fu eletto
Lepido
.
A
Lepido
fu assegnato dal Triumvirato il compito di difendere
Roma
e l'
Italia
mentre
Ottaviano
ed
Antonio
avrebbero condotto la guerra contro
Bruto
e
Cassio
. Alla fondazione del secondo triumvirato seguì un periodo di terrore, di proscrizioni, di esecuzioni capitali. Odii e vendette personali, nel racconto di
Dione
, si complicano a causa dei rancori mai estinti fra i triumviri che per mantenere fra loro un paradossale equilibrio svolgono un singolare mercato: poiché di fatto gli amici di uno di loro erano o erano stati nemici degli altri due, per ognuno di loro tre vendicarsi di un nemico significava cedere ai colleghi uno o più sostenitori.
Di questo gioco sinistro cadrà vittima anche
Cicerone
, ucciso dagli emissari di
Antonio
, mentre
Ottaviano
, che da
Cicerone
aveva avuto ampio appoggio politico, non farà nulla per salvarlo.
Dione
tuttavia tende ad addossare gran parte della responsabilità di questo periodo al solo
Antonio
che dei tre sarebbe stato il più vendicativo e crudele, per di più istigato dalla moglie
Fulvia
.
Oltre alle proscrizioni ed alle condanne il triumvirato di
Ottaviano
,
Antonio
e
Lepido
resterà tristemente famoso per le vicende delle confische operate per pagare i compensi dei veterani e dei militari in servizio. Una pressione fiscale senza precedenti ridusse sul lastrico molti degli appartenenti al ceto medio a vantaggio del triumvirato e soprattutto delle forze militari che lo sostenevano.
Durante gli anni del secondo triumvirato si avviò il processo di deificazione di
Giulio Cesare
.
Il potere di
Ottaviano
non è ancora assoluto quando il
Senato
emana decreti che negli anni dell'Impero non avrebbe più potuto formulare: ad esempio si dichiara guerra a
Dolabella
(cesariano).
Nel frattempo
Bruto
e
Cassio
, i capi della congiura cesaricida, hanno abbandonato
Roma
e si aggirano per la
Macedonia
, la
Grecia
e l'
Asia Minore
cercando alleanze e raccogliendo truppe sbandate delle recenti guerre per prepararsi allo scontro con i triumviri. Contro
Bruto
e
Cassio
,
Ottaviano
ed
Antonio
, impegnati nella guerra contro
Sesto Pompeo
, mandano prima due legati:
Decidio Saxa
e
Gaio Norbano
, ma questi appena giunti in
Macedonia
si avvedono della superiorità del nemico e chiedono rinforzi. Alla richiesta si mobilitano gli stessi
Ottaviano
e
Antonio
, il primo deve sostare qualche tempo malato a
Durazzo
ma poi raggiunge
Antonio
a
Filippi
(
42 a.C.
).
Stando a
Dione Cassio
lo scontro finale si svolse in due fasi: al termine della prima
Cassio
si suicidò per non cadere prigioniero, al termine della seconda fu
Bruto
a suicidarsi.
Vendetta era fatta dunque per
Cesare
, ma soprattutto erano stati eliminati i più strenui difensori dell'idea repubblicana.
Dopo
Filippi
,
Antonio
ed
Ottaviano
si accordarono per esautorare di fatto
Lepido
, il terzo triumviro che era rimasto a governare
Roma
e l'
Italia
.
Riferimenti letteratura:
Ottaviano Augusto - Res Gestae
Velleio Patercolo - Storia romana
Dione Cassio - Storia romana
Svetonio - Vite dei Cesari
Tacito - Annali
William Shakespeare - Antonio e Cleopatra
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