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Lucio Anneo Seneca il Giovane



Nato a Cordova forse nel 2 a.C., Seneca giunse a Roma ancora bambino. Studiò alla scuola di vari filosofi fra cui Sestio figlio e Sozione.
Seguendo teorie stoiche e neopitagoriche adottò abitudini estremamente frugali (con conseguenze per la sua incerta salute) ma in seguito le abbandonò su preghiera del padre Seneca il Retore anche a causa dei sospetti di superstizione che il regime di Tiberio nutriva verso i seguaci di dottrine orientali.
Per riacquistare la salute fece un viaggio in Egitto ed al suo ritorno intraprese la carriera politica divenendo presto un famoso oratore.
Si legò in intrighi politici con Giulia Livilla, sorella di Caligola e di Agrippina, tanto da venire accusato di essere il suo amante e patire l'esilio in Corsica, sotto l'impero di Claudio.
Durante l'esilio Seneca, che aveva già debuttato come scrittore con la Consolazione a Marcia (figlia di Cremuzio Cordo, che aveva perduto un figlio), si riavvicina alla filosofia dopo la parentesi più propriamente politica e scrive una Consolazione a Polibio (in realtà una supplica all'imperatore) ed una alla madre Elvia per alleviarle il dolore di saperlo in esilio. Nella primavera del 49, dopo la morte di Messalina ed il matrimonio di Claudio con Agrippina, Seneca viene richiamato a Roma. Qui, su insistenza di Agrippina, riprende la carriera politica, è pretore, console e viene incaricato dell'educazione di Nerone che ha tredici anni. Quando Nerone diviene imperatore Seneca ottiene grande potere. Nonostante questa intensa attività compone svariate opere di guida morale come la Costanza del saggio, Sulla tranquillità dell'anima e Sul tempo libero, dedicati al giovane amico Anneo Sereno. Nel 49 aveva esortato il suocero Pompeo Paolino ad abbandonare la vita pubblica nel De brevitate vitae. Durante gli ultimi anni della sua vita compone le Lettere a Lucilio (Epistulae morales a Lucilium) fra il 62 e il 65. Disponiamo inoltre di un altro gruppo di dialoghi De providentia, De Ira, De vita beata, e di alcuni trattati: De Beneficiis, De clementia, Questioni naturali.

Fu autore anche di un libello politico detto Ludus de morte Claudi o Apokolokynthosys (metamorfosi di una zucca) teso a mettere in ridicolo Claudio per omaggiare Nerone. Importantissima la produzione di tragedie: Le Troiane, Tieste, Edipo, Le Fenicie, Ercole furioso, Ercole sull'Eta, Medea, Agamennone, Fedra.

Fu costretto al suicidio da Nerone, benchè quando aveva chiesto il congedo Nerone gli avesse assicurato di non avere alcuna intenzione di fargli del male (Svetonio). Lo stesso destino toccò al giovane poeta Marco Anneo Lucano figlio del fratello di Seneca, Marco Anneo Mela.

Caligola diceva che le opere di Seneca erano sabbia senza malta (Svetonio).
Dante la pone fra gli Spiriti Magni nel Limbo.



Riferimenti letteratura:
  • Svetonio - Vite dei Cesari
  • Divina Commedia - Inferno
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare


    Sintesi delle opere:
  • Seneca - Consolazione a Marcia
  • Seneca - Consolazione a Elvia
  • Seneca - Consolazione a Polibio

    Opere teatrali:
  • Seneca - Edipo
  • Seneca - Medea
  • Seneca - Fedra
  • Seneca - Troiane
  • Seneca - Ercole Furioso




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