Figlia di Ipseo, nipote del fiume Peneo e di Creusa, fu la terza moglie di Atamante dal quale ebbe due coppie di gemelli: Scheneo e Leucone, Porfirione e Ptoo.
Ino, seconda moglie di Atamante, punita da Era per aver allattato Dioniso neonato, era stata colpita da pazzia ed era fuggita. Soccorsa e risanata da Apollo, aveva trascorso un periodo a Delfi, quindi era tornata da Atamante che nel frattempo aveva sposato Temisto.
Temisto venne a sapere che Ino era ancora viva e decise di ucciderne i figli, tuttavia non sapeva che la sua rivale era la nuova serva e proprio a lei chiese aiuto per compiere il delitto. Ino scambiò gli abiti dei ragazzi con un inganno che salvò i suoi figli e fece si che Temisto uccidesse due dei propri. Scoperto l'errore commesso, Temisto si uccise. Il mito è narrato nella Ino di Euripide tramandata da Igino.
Nella Biblioteca di Apollodoro dopo la morte di Ino e dei suo figli, Atamante sposa Temisto e concepisce con lei quattro figli: Leucone, Eritrio, Scoineo e Ptoo.

---

Riferimenti letteratura

Apollonio Rodio - Argonautiche

Ovidio - Fasti

Igino - Fabulae

Pseudo-Apollodoro - Biblioteca

Nonno di Panopoli - Dionisiache

---