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Sentino - Sassoferrato
Sassoferrato è un comune in provincia di
Ancona
, dalla quale dista circa settanta chilometri, situato sulla strada che collega
Perugia
alla costa adriatica, alla confluenza dei torrenti Sanguirono e Marena nel fiume
Sentino
.
L'abitato si divide in
Borgo
e
Castello
, rispettivamente la parte bassa ed alta della cittadina, dominata dalla rocca medievale.
Nella zona sorgeva l'antica
Sentino
(Sentinum) dove nel
295 a.C.
i
Romani
vinsero una famosa battaglia contro la coalizione di
Sanniti
,
Etruschi
e
Galli Senoni
, battaglia decisiva per l'unificazione dell'
Italia
Centrale sotto il dominio
romano
.
Nel
41 a.C.
, nel corso della guerra di
Perugia
, fu assediata e distrutta da
Salvidieno Rufo
, luogotenente di
Ottaviano
e successivamente ricostruita.
STORIA
Età Romana
Agli inizi del
IV secolo
l'
Italia
centrale ospitava diverse popolazioni che vivevano in modo indipendente e talvolta guerreggiavano fra loro.
Riferendoci agli attuali confini regionali questa situazione, con qualche approssimazione,era così riepilogabile: la
Toscana
, parte dell'
Umbria
e parte del
Lazio
settentrionale erano abitate dagli
Etruschi
. Gli
Umbri
, il cui territorio si era notevolmente ridotto nel secolo precedente, occupavano un'area che comprendeva l'attuale
Umbria
e parte delle
Marche
. Il restante territorio marchigiano ospitava i
Galli Senoni
(lungo costa adriatica), i
Piceni
(all'interno) ed alcune colonie
siracusane
.
I
Sanniti
erano in quel periodo i più accaniti avversari di
Roma
e vivevano in
Abruzzo
e
Campania
, quanto al
Lazio
era ormai completamente sottoposto al dominio
romano
.
In questo contesto il capo sannita
Gellio Egnazio
intuì con lungimiranza il potenziale di un azione congiunta contro i
Romani
e riuscì a coinvolgere tutte le popolazioni interessate tranne i
Piceni
che si allearono con
Roma
.
La tensione politica, del resto, negli anni che seguirono la fine della
seconda guerra sannitica
si manifestava con episodi più o meno gravi, ma nel
295 a.C.
, racconta
Livio
, una legione romana stanziata presso
Chiusi
venne distrutta dai
Galli Senoni
.
I
Romani
, che già si consideravano in guerra, inviarono in
Umbria
un esercito comandato dai
consoli
Quinto Fabio Rulliano
e
Publio Decio Mure
che rapidamente raggiunsero
Sentino
.
Umbri
ed
Etruschi
avevano disposto il proprio esercito nei pressi del
Lago Trasimeno
mentre sul
Sentino
si trovavano le basi dei
Sanniti
e dei
Galli Senoni
.
Il
console
Fabio, per prendere tempo, inviò truppe a compiere devastazioni in
Etruria
per far allontanare una parte delle forze nemiche. Dopo due giorni si svolse il primo scontro fra i due eserciti in una condizione di parità di forze.
L'ala dell'esercito
romano
comandata da Fabio combattè sulla difensiva per stancare il nemico mentre l'ala di Decio attaccò con grande irruenza ma venne sopraffatta.
Decio Mure, come un tempo aveva fatto
suo padre
combattendo contro i
Latini
, decise di sacrificarsi per propiziare gli dei con una
devotio
e si lanciò da solo contro le file dei nemici. Incitati da questo esempio e soccorsi da Fabio i soldati di Decio ripresero il controllo della situazione.
Infine i
Romani
vinsero una sanguinosa battaglia subendo non lievi perdite. I nemici contarono venticinquemila caduti fra i quali il capo sannita
Gellio Egnazio
.
La coalizione antiromana dopo
Sentino
si sciolse per non più ricostituirsi,
Umbri
ed
Etruschi
concluserono trattati di pace separata con i
Romani
mentre
Galli
e
Sanniti
continuarono a combattere.
Medioevo
Nel
553
il territorio di
Sentino
fu teatro della battaglia finale della guerra gotica e della morte di
Totila
.
Nel
773
venne distrutta da
Desiderio
.
Intorno all'anno
1000
sorsero il Castello e il Borgo che appartennero dal
1208
ad Azzo VI d'Este come parte della Marca Anconetana.
Dal
1349
il feudo passò ai
Malatesta
che lo tennero fino al
1391
, quindi ai Feltreschi fino al
1394
poi agli Atti, una famiglia della nobiltà locale.
Nel
1460
, dopo una ribellione, Sassoferrato si proclamò libero comune alle dipendenze della Chiesa.
Personalità del luogo
- Bartolo -
1315
-
1357
- giureconsulto
- Antonio Oliva -
1463
-
1463
- cardinale
- Niccolò Perotti -
1430
-
1480
- umanista
- Pietro Paolo Agabiti -
1470
-
1540
- pittore e architetto
- Giovan Battista Saldi detto il Sassoferrato -
1609
-
1695
- pittore
- Guido Viteletti -
1866
-
1936
- letterato
LUOGHI DI INTERESSE
Chiese
La chiesa di San Facondino si trova in piazza Bartolo, custodisce una statua lignea di
Cristo Risorto
, opera di Giovanni Stugnillo (
1630
) ed una
Deposizione
in terrecotta di Pietro Paolo Agabiti.
Riferimenti letteratura:
Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica
Indice sezione