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OTTAVIANO AUGUSTO
RES GESTAE
L'opera consiste in un'iscrizione in trentacinque capitoli che fu rinvenuta nel
1961
nel
Tempio di Roma e Augusto
di
Ancira
, capitale dell'antica
Galazia
. Composta personalmente da
Augusto
, che si esprime in prima persona, l'iscrizione cita le imprese dell'imperatore dalle guerre civili seguite all'assassinio di
Giulio Cesare
, fino al consolidamento dell'impero.
Cap. 1
All'età di diciannove anni, per sua iniziativa privata,
Ottaviano
arruolò un esercito per restituire la libertà alla repubblica. Per questo motivo venne ascritto all'ordine senatorio e gli fu conferito il comando militare. Caduti in guerra i
consoli
Gaio Pansa
ed
Aulo Irzio
(
guerra di Modena
) egli svolse il suo primo consolato (
43 a.C.
), poco dopo fu nominato
triumviro
.
Cap. 2
Ottaviano
esiliò gli assassini di
Cesare
ed in seguito li sconfisse due volte in battaglia. (In effetti fu
Antonio
a comandare e vincere nelle due battaglie del
42 a.C.
alle quali si allude.
Ottaviano
, malato, non partecipò alla battaglia decisiva con
Bruto
e
Cassio
).
Cap. 3
Ottaviano
comandò in diverse guerre (civili ed esterne), trattando sempre i vinti con clemenza. Ai suoi veterani congedati furono assegnati compensi in terra o denaro.
Cap. 4
Ottaviano
ricevette due ovazioni, celebrò trionfi (
Dalmazia
,
Azio
ed
Egitto
) e fu salutato
Imperator
ventuno volte. In questo capitolo
Augusto
ricorda molti onori decretati per lui dal
Senato
e spesso rifiutati ed afferma che, al momento di comporre le sue memorie, era stato
console
tredici volte e deteneva la potestà tribunizia da trentasette anni.
Cap. 5
Ottaviano
rifiutò la dittatura ed il consolato a vita. Accettò invece la carica di prefetto dell'annona.
Cap. 6
Continuando a rifiutare cariche e poteri straordinari,
Augusto
esercitò la sua "supervisione alle leggi ed ai costumi" in virtù della potestà tribunizia.
Cap. 7
Altre cariche ricoperte: tribuno per dieci anni, principe del
Senato
per quaranta,
pontefice massimo
,
quindecemviro
,
settemviro epulone
,
fratello arvale
,
sodale tizio
,
feziale
.
Cap. 8
Durante la sua lunga vita politica
Ottaviano
si occupò di rivedere le liste dei
patrizi
(aumentandone il numero), di revisionare ed epurare per tre volte le liste dei senatori e diresse tre censimenti.
Cap. 9
Gli furono offerti molti sacrifici sia in forma pubblica che privata e furono spesso celebrati giochi in suo onore.
Cap. 10
Ottaviano
rifiutò la carica di
pontefice massimo
fino alla morte di
Lepido
(detentore della carica,
Giulio Cesare
era
pontefice massimo
quando venne ucciso e la carica era passata a
Lepido
).
Cap. 11
Augusto
tornò a
Roma
(
19 a.C.
) dopo aver trascorso tre anni in
Grecia
ed in Oriente. Il
Senato
gli consacrò l'altare della
Fortuna Redux
a
Porta Capena
e decretò sacrifici annuali per commemorare il giorno del suo ritorno.
Cap. 12
Al rientro da un viaggio in
Spagna
(
16
-
13 a.C.
) gli fu dedicata l'
Ara Pacis
presso il
Campo Marzio
(collocata nel
13 a.C.
ma inaugurata nel
9 a.C.
).
Cap. 13
Durante il principato di
Augusto
fu decretata tre volte la chiusura del tempio di
Giano
. Questo rito indicava che
Roma
non era impegnata in nessuna guerra e che tutti i suoi domini erano in pace. In precedenza il tempio era stato chiuso sotto
Numa Pompilio
e nel
235 a.C.
, dopo la prima guerra punica. Le tre occasioni sotto
Augusto
furono: nel
29 a.C.
dopo la battaglia di
Azio
, nel
25 a.C.
dopo la
guerra cantabrica
e (forse) nel
10 a.C.
dopo la campagna in Arabia.
Cap. 14
Il
Senato
concesse ai figli adottivi di
Augusto
,
Lucio Cesare
e
Gaio Cesare
, di rivestire in anticipo le magistrature e li nominò
Principi della gioventù.
Cap. 15
Augusto
elenca varie elargizioni di denaro e grano operate a sue spese nel corso del principato.
Cap. 16
Augusto
ricorda di occasioni in cui risarcì con denaro i proprietari dei terreni espropriati a favore dei veterani ed altri casi in cui distribuì premi in denaro ai soldati.
Cap. 17
In quattro occasioni
Augusto
intervenne con il patrimonio personale in aiuto dell'erario (Storicamente ci sono note solo tre di queste occasioni, la più importante si verificò nel
12 a.C.
quando
Augusto
reintegrò di tasca sua la mancata contribuzione della provincia d'
Asia
che aveva subito un terremoto).
Cap. 18
Ancora sulle assegnazioni di frumento e denaro prelevati dal patrimonio personale di
Augusto
.
Cap. 19
Sulle costruzioni e restauri di edifici pubblici e di templi a
Roma
: fra le varie opere sono citati il tempio di
Apollo
sul
Palatino
ed il restauro del
Lupercale
.
Cap. 20
Ancora sugli interventi edilizi: il restauro del teatro di
Pompeo
, il raddoppio dell'acquedotto dell'
Acqua Marcia
, completamento di varie opere iniziate da
Cesare
e restauro della
Via Flaminia
.
Cap. 21
Costruzione del tempio di
Marte Ultore
e del
Foro di Augusto
. Costruzione del
Teatro Marcello
.
Cap. 22
Augusto
ricorda i molti giochi e spettacoli da lui offerti al popolo, la celebrazione dei
Ludi secolari
del
17 a.C.
e l'istituzione dei "
Ludi Marziali
" (
2 a.C.
).
Cap. 23
Nel
2 a.C.
, in occasione dell'inaugurazione del tempio di
Marte Ultore
,
Augusto
offrì lo spettacolo di una battaglia navale. Per l'allestimento fu scavata un'enorme vasca nel "Bosco dei Cesari" sulla riva destra del
Tevere
(l'opera fu poi riutilizzata da
Nerone
per uno spettacolo analogo).
Cap. 24
Dopo aver sconfitto
Antonio
(del quale
Augusto
non fa mai esplicitamente il nome) ricollocò nei templi della provincia d'
Asia
tutti gli ornamenti dei quali il rivale si era impadronito. In varie città dell'impero furono fuse in argento circa ottanta statue di
Augusto
che egli fece rimuovere destinando il ricavato al tempio di
Apollo
.
Cap. 25
Inizia l'elencazione dei successi militari e politici di
Augusto
: la vittoria su
Sesto Pompeo
con la quale egli "liberò il mare dai pirati"; il conferimento ad
Ottaviano
, da parte dell'
Italia
e delle province occidentali, dai pieni poteri nella guerra contro
Cleopatra
.
Cap. 26
Pacificazione delle province in
Gallia
,
Spagna
,
Germania
ed
Italia
Settentrionale.
Esplorazioni della flotta imperiale nell'Oceano dalla foce del
Reno
fino al territorio dei
Cimbri
(penisola dello Jutland), trattati di amicizia con i
Cimbri
, i
Caridi
e i
Sennoni
.
Campagne in
Etiopia
ed in Arabia.
Cap. 27
Conquistato l'
Egitto
,
Augusto
ne fece una provincia romana. Lasciò l'
Armenia
al re
Tigrane
e ai suoi parenti esercitando la propria influenza sul partito filoromano.
Cap. 28
Augusto
stanziò colonie in
Africa
,
Sicilia
,
Macedonia
,
Spagna
,
Acaia
,
Asia
,
Siria
,
Gallia
,
Pisidia
. Creò inoltre ventotto colonie in
Italia
.
Cap. 29
Recuperò molte insegne militari perdute da precedenti comandanti in
Spagna
,
Germania
e
Dalmazia
. Costrinse anche i
Parti
a restituire insegne e prigionieri e a firmare un trattato di amicizia.
Cap. 30
Per mezzo di
Tiberio
sottomise i
Pannoni
. Un altro esercito di
Augusto
respinse un tentativo di invasione da parte dei
Daci
e, oltrepassato il
Danubio
, li sottomise (
Gneo Cornelio Lentulo l'Augure
,
6 d.C.
)
Cap. 31
Popolazioni straniere anche molto remote (fino all'
India
) offrirono la loro amicizia ai
Romani
tramite ambascerie ricevute da
Augusto
.
Cap. 32
Augusto
concesse amicizia e protezione ai capi di molti popoli stranieri fra cui i re dei
Parti
Tiridate
e
Fraate
, il re dei
Medi
Artavasde
ed altri.
Cap. 33
Collocò sul trono dei
Parti
Vonone
, figlio di
Fraate IV
, e sul trono dei
Medi
Ariobarzane
, figlio di
Artavasde
.
Cap. 34
In conclusione delle sue memorie
Augusto
ricorda che durante il suo sesto consolato (
27 a.C.
) egli restituì al
Senato
ed al popolo il controllo di tutti gli affari dello stato. Per questo suo gesto egli ricevette, insieme a molte onorificenze, l'appellativo di
Augusto
e da allora in poi gli fu sempre riconosciuta la massima autorità, sebbene rivestisse cariche ordinarie senza poteri eccezionali.
(Si tratta della spiegazione legittimista del potere esercitato da
Augusto
, potere per molti aspetti privo di fondamenti di diritto e basato su una
auctoritas
personale universalmente riconosciuta nella prassi).
Cap. 35
Durante il suo tredicesimo consolato (
2 a.C.
),
Augusto
ricevette l'appellativo di Padre della Patria.
L'età di
Augusto
, al momento della redazione delle sue memorie, era di settantasei anni.
Appendice
La breve appendice, probabilmente non di mano di
Augusto
ed aggiunta ad uso degli amministratori provinciali, riepiloga le elargizioni di
Augusto
e le sue opere edilizie.