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Dario I



(Circa 550 a.C. - 486 a.C.)
Re persiano della dinastia Achemenide dal 522 a.C., prese il potere dopo aver ucciso Gaumata, un sacerdote che aveva usurpato il trono affermando di essere il fratellastro di Cambise II, secondo alcuni storici però fu lo stesso Dario a sopprimere Cambise II e la vicenda di Gaumata fu una sua invenzione.
Dario, che era figlio di Istaspe, principe di un ramo collaterale della famiglia degli Achemenidi, dovette sedare numerose ribellioni, come attesta un resoconto scolpito in tre lingue diverse sulla lapide di Buehistun che fu ordinato dallo stesso Dario e che, giunto fino a noi, costituisce un importantissimo documento storico e linguistico.
Fu autore di grandi innovazioni, organizzò l'impero dividendolo in Satrapie e creò varie istituzioni burocratiche. Nel periodo del suo regno prese a funzionare il famoso servizio postale persiano che, avvalendosi della grande rete di strade, raggiunse sorprendenti livelli di funzionalità . Stabilita la propria capitale a Persepoli la arricchì di grandi edifici.
Nel 514 a.C. svolse una spedizione contro gli Sciti, nei Balcani e nella Russia meridionale.

Nel 494 a.C. Dario ordinò la distruzione della città di Mileto. Mileto era sotto l'influenza persiana dal 548 a.C. quando aveva accolto il potere del Grande Re per sottrarsi alla dominazione dei Lidii. Quando, alla fine del sesto secolo, al tiranno di Mileto Aristagora era stato richiesto aiuto da parte degli aristocratici di Nasso che erano stati espulsi, egli aveva coinvolto il satrapo di Sardi Artaferne. L'intervento a Nasso era fallito ed Aristagora, temendo la punizione di Dario, aveva agito in modo da sollevare la popolazione di Mileto ed era riuscito a trovare aiuti presso Atene ed Eretria.
I Milesii ed i loro alleati, nel 499, attaccarono ed assediarono Sardi, ma quando giunse la flotta persiana gli insorti non ebbero capacità di resistere. I più tenaci raccolsero le proprie navi a Lade, isoletta davanti a Mileto, e ne affidarono il comando a Dioniso di Focea, ma la flotta greca si disgregò davanti a quella persiana e Mileto, persa ogni difesa costiera, si ritrovò rapidamente assediata. Al brevissimo assedio seguì la distruzione della città .

Successivamente Dario decise di attaccare la Grecia per punire le città che avevano aiutato gli insorti di Mileto, in effetti aveva intenzione di estendere il proprio impero assoggettando tutta l'Ellade. Il suo esercito varcò l'Ellesponto ma fu sconfitto nel 490 a.C. nella battaglia di Maratona dall'esercito delle città greche comandato da Milziade.
Dario morì verso il 485 a.C. e suo figlio Serse I, che prese il suo posto, cercò di realizzare a sua volta il progetto di conquista della Grecia.
(Circa 550 a.C. - 485 a.C.)




Erodoto, poi ripreso da Pompeo Trogo e da Giustino, racconta un episodio tradizionale a proposito dell'incoronazione di Dario: i congiurati che avevano eliminato l'usurpatore decisero si affidare al fato la scelta del nuovo re. Si sarebbero recati all'alba in un luogo stabiliti e sarebbe divenuto re quello il cui cavallo avrebbe nitrito per primo al sorgere del sole.
Dario fu favorito dall'astuzia di un suo stalliere di nome Ebare. Ebare infatti durante la notte portò il cavallo di Dario in città e gli fece montare la sua cavalla preferita. Al mattino, mentre i congiurati cavalcavano insieme, il cavallo di Dario, riconosciuto il sito del suo incontro amoroso, lo raggiunse galoppando e nitrendo.



Riferimenti letteratura:
  • Bibbia - Libro di Esdra
  • Erodoto - Storie
  • Eschilo - Persiani
  • Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche
  • Bibbia - Primo libro dei Maccabei
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Giustino - Epitome delle Storie Filippiche Di Pompeo Trogo
  • Giovanni Zonara - Storia del mondo


    Vedi anche:
  • Dinastia degli Achemenidi
  • Guerre Persiane

  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Istaspe
    Famiglia: Achemenidi
    Figli:
  • Serse I
  • Achemene
  • Masiste


  • Indice sezione