Lico era figlio di
Irieo a sua volta figlio di
Posidone e della ninfa
Clonia, fratello di
Nitteo.
I due furono esiliati dall'
Eubea per aver ucciso
Flegia, figlio di
Ares, e giunsero a
Tebe dove Lico ottenne o usurpò il trono.
La figlia di
Nitteo,
Antiope, fu sedotta da
Zeus e per sfuggire all'ira del padre fuggì a
Sicione dove sposò il re del luogo,
Epopeo.
Nitteo, per il disonore, si suicidò (in alcune versioni muore in combattimento contro
Epopeo) ed affidò a Lico il compito di vendicarlo. Lico assediò
Sicione ed uccise
Epopeo, trascinando via
Antiope gravida. Le nacquero due gemelli che furono esposti, mentre
Antiope veniva imprigionata.
Nella versione del mito ripresa da Euripide nell'
Eracle, Lico usurpa il trono di
Tebe uccidendo
Creonte, padre di
Megara, moglie di
Eracle, quindi tenta di uccidere la stessa
Megara ed i suoi figli approfittando dell'assenza dell'eroe.
Eracle fa ritorno dagli Inferi (ove ha catturato
Cerbero e liberato
Teseo) e subito uccide Lico tuttavia, indotto alla follia dal volere di
Era, uccide egli stesso la moglie ed i figli.
Riferimenti letteratura:
Euripide - Eracle
Igino - Fabulae
Seneca - Ercole Furioso
Pausania - Descrizione della Grecia
Pseudo-Apollodoro - Biblioteca