Leggendario re di
Albalonga, padre di
Rea Silvia, madre di
Romolo e
Remo.
Il suo trono era stato usurpato dal fratello
Amulio e venne restaurato dai gemelli prima della fondazione di
Roma.
In
Ovidio (
Fasti, 4), Numitore ha anche un figlio maschio, di nome
Lauso, che viene ucciso da
Amulio, timoroso della vendetta della prole del fratello spodestato.
Nella leggenda il personaggio di Numitore è presentato più da vicino solo quando, molti anni dopo la scomparsa dei neonati, riconosce i propri nipoti in
Romolo e
Remo che sono ormai diventati due giovani audaci e robusti. Nella versione razionalistica di
Dionigi di Alicarnasso, invece, è Numitore a salvare i bambini sostituendoli con altri neonati e ad affidarli in adozione a
Faustolo. Una volta svezzati dalla moglie del pastore i bambini sarebbero cresciuti a Gabii, ricevendo un'educazione di tipo greco, in casa di persone legate a
Faustolo.
Dopo la morte di
Amulio, Numitore riprese il potere e riordinò la vita cittadina di
Albalonga, quindi decise di fondare una nuova città per dotare i nipoti di un potere indipendente (stiamo citando la versione di
Dionigi di Alicarnasso). Affidò dunque ai due giovani le terre nelle quali erano stati allevati e li mise alla guida di una parte della popolazione costituita da tutti coloro che gradivano seguirli. Fra questi erano molti uomini di condizione popolare, ma anche famiglie nobili, in particolare quelle risalenti all'elemento troiano.
Riferimenti letterari:
Virgilio - Eneide
Tito Livio - Storia di Roma
Ovidio - Fasti
Ovidio - Metamorfosi
Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
Lucio Anneo Floro - Compendio di Storia Romana
Plutarco - Vite di Teseo e Romolo
Diodoro Siculo - Biblioteca storica
Giovanni Zonara - Storia del mondo