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Fiume Numicio o Numico



Il piccolo fiume laziale Numicio è spesso associato alla leggenda di Enea.
Nel VII libro dell'Eneide segna il confine fra il regno di Latino e la terra dei Rutuli.
In Tibullo e Dionigi di Alicarnasso le sue rive sono il luogo della scomparsa di Enea o della sua assunzione in cielo.
Presso il fiume si trovava il sacrario di Iuppiter indiges (Giove indigete) che più tardi la tradizione identificò con Enea divinizzato.
Nelle Metamorfosi di Ovidio, Venere usa le acque del Numicio (o Numico) per liberare Enea dal suo corpo mortale. In altre tradizioni Enea muore in combattimento presso il fiume.
In una leggenda narrata nei Fasti di Ovidio moriva nelle acque del fiume Numicio anche Anna Perenna, sorella di Didone esule da Cartagine. La donna, dopo diverse avventure, era giunta nel Lazio dove aveva incontrato Enea che l'aveva accolta ma Lavinia, per gelosia, meditava di ucciderla. Anna Perenna fu avvertita del pericolo in sogno da Didone e fuggì ma cadde nel fiume e morì, il fiume la trasformò in ninfa e ne fece la sua sposa.
Si ritiene che il fiume sia identificabile con il Rio Torto che scorre fra Ostia ed Ardea.
Dal nome del fiume derivò il gentilizio romano Numicio e forse anche i nomi Numa e Numitore.


Riferimenti letteratura:
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Ovidio - Fasti
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Virgilio - Eneide


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